La lotta di Morata contro depressione e attacchi di panico «Non riuscivo ad allacciarmi gli scarpini»

Alvaro Morata e la depressione «Non so cosa avevo che non va, ma non riuscivo neanche ad allacciarmi le scarpe»

Álvaro Morata, capitano della Selección spagnola e nuovo attaccante del Milan, ha deciso di condividere pubblicamente uno dei momenti più difficili della sua vita, segnato da depressione e attacchi di panico. Lo ha fatto in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, in un’intervista alla trasmissione radiofonica spagnola Herrera en Cope. Le parole di Morata rivelano una profondità emotiva insolita per un calciatore del suo calibro, abituato a mantenere un’immagine pubblica forte e vincente. Ma dietro questa facciata, si nasconde una battaglia interiore che ha messo a dura prova non solo la sua carriera, ma anche la sua vita privata.

Morata ha descritto con sincerità la sua lotta quotidiana contro questi disturbi psicologici, dimostrando quanto siano difficili da affrontare, indipendentemente dal successo o dalla visibilità. Il suo racconto ha colpito l’opinione pubblica non solo per la vulnerabilità espressa, ma anche per la forza con cui ha cercato di superare il periodo più buio della sua vita. E mentre si apre su questo fronte delicato, il calciatore ha anche affrontato la separazione recente dalla moglie Alice Campello, con cui ha condiviso tanti anni di vita e quattro figli.

Morata rivela il dramma della depressione

Durante l’intervista con Carlos Herrera, Morata ha parlato per la prima volta pubblicamente del suo rapporto con la depressione e degli attacchi di panico che lo hanno colpito, in particolare durante il periodo precedente agli Europei di calcio. Il calciatore ha ammesso: «Non so cosa mi sia preso. Non so cosa non andasse in me». Un’affermazione che evidenzia il senso di smarrimento che spesso accompagna questi disturbi mentali, rendendo difficile individuare una causa chiara.

Morata ha spiegato come la depressione lo abbia portato ad odiare il calcio, lo sport che per anni è stato la sua più grande passione. «Ciò che ami di più al mondo diventa ciò che odi di più», ha confessato, ricordando i mesi precedenti agli Europei, quando non sapeva nemmeno se sarebbe riuscito a tornare in campo. La pressione delle aspettative, unite alle critiche ricevute come capitano della Nazionale spagnola, ha peggiorato la sua situazione, rendendolo vulnerabile non solo mentalmente, ma anche fisicamente. «Non riuscivo ad allacciarmi gli scarpini e, quando ci provavo, mi si chiudeva la gola e la vista cominciava ad annebbiarsi», ha raccontato.

In quel periodo, Morata si è affidato a un supporto psicologico, ringraziando il suo psichiatra, l’allenatore Diego Simeone, il capitano dell’Atletico Koke e il CEO del club Miguel Ángel Gil per il sostegno ricevuto. Tuttavia, nonostante l’aiuto professionale, Morata ha dovuto combattere contro se stesso, contro quella parte di sé che lo stava isolando dal mondo esterno e dai suoi affetti più cari. «Devi dare un’immagine perché è il tuo lavoro», ha aggiunto, evidenziando la difficoltà di mostrarsi forte e in controllo, mentre dentro di sé tutto stava crollando.

Le critiche dei tifosi hanno ulteriormente aggravato la sua situazione, in particolare quando coinvolgevano i suoi figli. Morata ha raccontato che, ogni volta che usciva con loro, veniva spesso attaccato per le sue prestazioni in campo. «Mi vergognavo di stare con loro», ha ammesso, rivelando quanto fosse difficile per lui gestire queste situazioni pubbliche.

La fine della storia con Alice Campello

Parallelamente alla sua battaglia contro la depressione, Morata ha dovuto affrontare un’altra sfida personale: la fine del suo matrimonio con Alice Campello, modella e influencer italiana. Nonostante il trasferimento della famiglia in Italia, al seguito del passaggio di Morata al Milan, il calciatore ha recentemente annunciato la separazione dalla moglie, dopo anni di matrimonio e quattro figli.

Morata ha cercato di mantenere un tono rispettoso e distaccato nel parlare della separazione, sottolineando che lui e Alice hanno «opinioni diverse nella vita», ma che questo non cancella l’amore e il rispetto che continua a nutrire per lei. «La amo tantissimo, la rispetto tantissimo, ma abbiamo opinioni diverse», ha ribadito. Nonostante la fine del loro rapporto, Morata ha riconosciuto l’importante ruolo che Alice ha avuto nella sua vita, specialmente durante i periodi più difficili.

La loro separazione, purtroppo, è stata al centro dell’attenzione dei media e del gossip, qualcosa che Morata ha trovato particolarmente doloroso. «È finita», ha dichiarato, aggiungendo che ha dovuto leggere e sentire molte cose non vere sulla fine della loro storia. «Alla fine, è complicato», ha ammesso, facendo riferimento alla morbosità che spesso circonda la vita privata delle celebrità.

Morata, ora concentrato sulla sua nuova avventura con il Milan, sembra determinato a lasciarsi alle spalle i momenti bui, sia sul piano personale che professionale. Tuttavia, la sua testimonianza sulla depressione e sugli attacchi di panico rimane un esempio significativo di come anche i personaggi pubblici, apparentemente invincibili, possano attraversare periodi di profonda vulnerabilità. Il suo coraggio nel condividere queste difficoltà offre un messaggio importante: la salute mentale è un aspetto cruciale della vita di ognuno, indipendentemente dal successo o dallo status sociale.

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