Cosa è successo a Luca Barbareschi? Il racconto del regista lascia tutti senza parole: ecco come ha rischiato di morire da piccolo
Luca Barbareschi è stato ospite del podcast Dicono di te, di Malcom Pagani. Durante la sua chiacchierata ha svelato un aneddoto assurdo della sua vita: la moglie di suo padre voleva ucciderlo sparandogli con una pistola. Perché?
Barbareschi è cresciuto con suo padre dopo l’abbandono di sua mamma dal tetto coniugale: la donna, innamoratasi di un altro uomo, aveva abbandonato la casa in cui viveva con la sua famiglia, andando via da un giorno all’altro. Nonostante la batosta, comunque, Luca non serba alcun tipo di rancore nei suoi confronti.
Anzi, il regista dice ancora oggi grazie alla donna. Durante la sua chiacchierata con Malcom Pagani, Luca Barbareschi ha ammesso di aver avuto un’adolescenza un po’ confusa dal punto di vista sessuale: “Da bambino, verso i 12/13 anni, ero un po’ confuso sessualmente. Ero come ‘Teorema’ di Pasolini, seducevo anche un grammofono”.
E ancora: “Quando mio padre mi portò dalla nuova moglie sedussi la famiglia intera: la cameriera, il figlio, poi la figlia, infine anche la madre”. Quello che ha raccontato dopo, poi, ha dell’incredibile…
Luca Barbareschi stava per essere ucciso dalla mogie di suo padre
Luca Barbareschi e il figlio della moglie del padre, suo coetaneo, avevano un rapporto di estrema complicità. Nel podcast, infatti, l’attore e regista racconta quanto segue: “Scoprì cosa facevo col figlio. Che poi non facevamo nulla di male, guardavamo i giornaletti pornografici. Chi non si è mai masturbato l’uno con l’altro?”
E ancora: “È la scoperta, si fa la lotta, ci si tocca. Una mattina lei mi sveglia con una pistola in bocca, col colpo in canna, dicendo ‘ti uccido’. Il bambino, poverino, si ammalò di leucemia e morì, sul letto di morte disse ‘mi davo i baci con Luca’. Una cosa innocente”. Ma come reagì il padre di fronte a una scena del genere?
La reazione del padre
Nonostante la terribile scena, il padre di Luca Barbareschi rimase inerme: “Io con la pistola in bocca guardai mio padre. Lui non reagì e siccome era molto bacchettone disse ‘hai ucciso la dignità di tuo padre’. Mi ricordo questa frase. Diedi un colpo alla pistola e scappai, con la Vespa arrivai ad Ardena, a 70 chilometri da Milano, terrorizzato. Mia madre è stata la prima a venirmi a prendere, a proteggermi”.
La madre di Luca, corsa in suo soccorso, fece così una proposta a suo figlio: “Mi ha detto di andare a casa sua per un mesetto, poi è andata da questa e credo gliel’abbiano tolta dalle mani perché l’ha ammazzata di botte. L’ha denunciata alla Procura della Repubblica, era una donna libera”.
Suo padre, invece, ebbe una reazione del tutto diversa: “Per un anno mi ha fatto fare il giro del Vigorelli dicendo ‘sei omosessuale, hai ucciso la dignità di tuo padre’. Per un anno eh, il Vigorelli lo conosco a memoria. Questo era mio padre. Comunque è formazione, perché capisci le cose. Lì ho capito che mia madre, nella sua follia, era una donna libera e mi ha salvato da snobberie”.