DSA significato: di che disturbi si tratta? Quali sono i sintomi e le cause neurologiche? Quali sono i 5 DSA?

I DSA interessano alcune abilità specifiche che devono essere acquisite da bambini e ragazzi in età scolare.

I DSA sono dei disturbi che si manifestano nelle modalità di apprendimento, durante la frequenza della scuola del primo ciclo. Come si fa a capire se si è DSA? Di seguito tutti i dettagli

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Con l’ingresso dei propri figli nella Scuola Primaria, alcuni genitori ricevono dai docenti la comunicazione di un sospetto caso di DSA. Ecco che iniziano le crisi e le preoccupazioni, pensando che si tratti di qualcosa di patologico e di difficile soluzione. Nulla di tutto questo.

Oggi la scuola e i professionisti che vi operano, presentano una forte sensibilità verso i DSA, aiutando e sostenendo gli alunni con percorsi specifici, dai piani di studio individualizzati a libri ad alta leggibilità, a strumenti compensativi oppure dispensativi. Scopriamo di seguito tutto ciò che c’è da sapere su questo “falso spauracchio”.

DSA significato: di che disturbi si tratta?

Una volta per tutte chiariamo che i DSA non rientrano nel campo delle patologie. Non sono una malattia e non sono assolutamente dovuti a un danno organico. Sono riferiti esclusivamente a un diverso neuro funzionamento del cervello: chi ne è affetto necessita di tempi più lunghi di esecuzione della specifica abilità.

In altre parole, la persona con DSA non avrà mai impedimenti a leggere, scrivere, mumerare, ordinare, ma ha ha bisogno di essere attenzionato e seguito con un piano di studi personalizzato.

Nome completo

DSA è l’acronimo di Disturbi Specifici di Apprendimento.

Sintomi

I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) appaiono con l’inizio della scolarizzazione, generalmente nei primi anni della Scuola Primaria e, comunque, nel primo ciclo scolastico. Si manifestano nelle modalità di apprendimento che interessano alcune abilità specifiche che devono essere acquisite da bambini e ragazzi in età scolare.

Cause neurologiche

I DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) sono disturbi del neuro-sviluppo, riferiti alla capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente.

Quali sono i 5 DSA?

I Disturbi Specifici di Apprendimento comprendono cinque categorie diagnostiche: dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia, disprassia. Possono comportare difficoltà durante il percorso scolastico poichè nella maggior parte dei casi, interessano le attività di lettura, scrittura e calcolo.

La dislessia è il disturbo specifico della lettura: si manifesta con una difficoltà nella lettura accurata e fluente di un testo in termini di velocità e correttezza. Tale difficoltà, a causa della fatica nella lettura, si riflette spesso nella comprensione del testo.

Legata ad aspetti linguistici, la disortografia è il disturbo specifico della scrittura: consiste nella difficoltà di scrivere in modo corretto. Riguardante la componente motoria della scrittura, la disgrafia è il disturbo specifico della grafia, per cui scrivere risulta difficoltoso e poco veloce.  La discalculia è il disturbo specifico che riguarda una difficoltà nella manipolazione dei numeri, i calcoli veloci a mente e il recupero dei risultati nelle diverse operazioni aritmetiche.

Infine, la disprassia: è una condizione cronica che causa difficoltà nelle capacità motorie e nella coordinazione.

Come si fa a capire se si è DSA?

Prima ancora di avere una diagnosi DSA, ci sono alcuni inidicatori precoci che possono essere individuati anticipatamente nel corso della frequenza della Scuola dell’Infanzia. Uno sviluppo atipico del linguaggio potrebbe essere un campanello d’allarme.

Nel momento in cui i bambini iniziano la prima classe di Scuola Primaria, già nei primi mesi, osservando l’apprendimento delle vocali e delle lettere dei propri alunni, i docenti riescono a evidenziare alcuni inidcatori di DSA.

Nell’ambito della scrittura, le avvisaglie più comuni sono riferite a scarsa autonomia nella scrittura delle parole, sostituzioni o elisioni di lettere, difficoltà nell’atto della scrittura. Per quanto riguarda la lettura, il bambino evidenzia lenta decifrazione delle singole lettere, incertezza nell’utilizzo delle sillabe e scarso controllo del significato delle parole. In riferimento al mondo dei numeri, risultano evidenti errori nel conteggio da 0 a 20, errori nel passaggio dalla pronuncia alla scrittura dei numeri da 0 a 20, difficoltà nel calcolo a mente entro il 10.

Inoltre, i bambini potrebbero mostrare difficoltà di coordinazione, di motricità fine, di organizzazione delle attività e delle sequenze temporali.  A volte può anche risaltare la compresenza di più di un disturbo specifico dell’apprendimento.

Come avviene la diagnosi di DSA?

Generalmente sono i docenti della Scuola Primaria a notare le prime avvisaglie di DSA. Nei primi mesi della frequenza scolastica, infatti, le maestre e i maestri, nel presentare le attività di letto-scrittura, osservano in maniera minuziosa ogni esercizio dei loro alunni. Nel mostrare le vocali e le consonanti, si soffermano parecchio sulla parte fonematica e sui suoni. In tal modo le bambine e le bambine hanno modo di apprendere in maniera graduale sia la scrittura sia la lettura.

In molte scuole, tra il primo e il secondo anno della frequenza scolastica sono previsti degli screening, da somministrare agli alunni in due o tre diversi momenti. Si tratta di test che hanno l’obiettivo di individuare in un bambino una situazione a rischio DSA: si svolgono mediante prove standardizzate. Una volta corrette le prove da personale appositamente formato, vengono avvisati i genitori. Siamo in un momento particolarmente difficile da affrontare, anche perchè mamma e papà potrebbero essere scarsamente informati sull’argomento.

Gli esperti del settore consigliano di mettere da parte i pregiudizi, affidandosi alla professionalità e all’esperienza dei docenti, che hanno a cuore gli apprendimenti degli alunni e operano in classe con la massima cura.

A questo punto i genitori dovranno mettersi in contatto con le UPI territoriali (Unità di Prima Infanzia), dove gli specialisti potranno diagnosticare il disturbo specifico di apprendimento. Dopo una serie di incontri con il bambino, sarà fatta una diagnosi DSA precisa che dovrà essere condivisa con gli insegnanti.

Il team dei docenti della classe predisporrà, quindi, un Piano Didattico Personalizzato (PDP) per l’alunno, dove saranno concordati con i genitori misure dispensative o compensative precise. In tal modo si garantisce un percorso che terrà conto del disturbo dell’allievo che potrà proseguire il suo percorso di studio in maniera del tutto serena.

E se qualcuno di voi, ancora, ha dubbi sull’argomento DSA, ricordiamo che diversi personaggi importanti, della storia, della scienza, della culura e del mondo dello spettacolo (del passato e del presente) hanno confessato di aver avuto una diagnosi di DSA. Alcuni nomi? La popstar Mika, l’ideatore di Apple Steve Jobs, il regista Steven Spielberg, la cantante Cher, l’attore Keanu Reeves. Per finire – udite, udite – persino il più grande fisico di tutti i tempi Albert Einstein e l’inventore che il mondo ci invidia: Leonardo Da Vinci.

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