Per uscire una volta per tutte dalla cultura dello stupro è fortemente necessario partire dall'educaizone scolastica!
La cultura dello stupro vede le vittime di violenza come provocatrici e, quindi, i molestatori sono senza colpa reale. Di seguito tutto ciò che c’è da sapere sull’argomento!
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Quando si parla di uno stupro il primo mastodontico errore è trattarlo come un caso isolato, unico e decontestualizzato. In verità, il grave, drammatico e raccapricciante episodio ha radici molto profonde con un quadro socio-culturale di riferimento ben preciso: la cultura dello stupro.
Perché nella cultura dello stupro emerge il ritratto di una società in cui le donne sono vittime di una minaccia costante? Perché in questo tipo di mala-educazione alle donne vengono rivolti beceri commenti a sfondo sessuale, vengono molestate e, nelle peggiori delle situazioni, persino abusate? Perché le donne sono soggiogate a un terrorismo psicologico e fisico in cui la violenza sessuale è percepita come “un fatto della vita”, già scritto e stabilito?
Nel report che segue rispondiamo a tutte queste domande, chiarendo anche cos’è la cultura dello stupro.
Cos’è la cultura dello stupro?
La cultura dello stupro coincide con il portare avanti una società di tipo patriarcale, dove viene utilizzato principalmente un linguaggio misogino e vengono messi in atto comportamenti maschilisti. Si tratta di una cultura in cui viene data alla vittima, la donna, tutta la responsabilità della violenza che ha subito.
Quello che spesso non ci rendiamo conto è che il colpevole non soltanto la persona che vogliamo vedere. In effetti è tutta la società che lo circonda e, forse, anche noi stessi.
Siamo noi stessi colpevoli nel momento in cui diciamo alcune formule ormai consuete tipo: “se l’è cercata”, “portava la minigonna”, “usciva sempre da sola la sera”, “ha avuto tanti uomini”, “poteva stare alla larga da quel giro”, “sicuramente aveva bevuto ed era ubriaca”.
Ecco, quando soltanto osiamo pensare anche una soltanto delle espressioni riportare sopra, siamo complici della cultura dello stupro.
Significato e definizione
Nella cultura dello stupro siamo in un contesto dove emergono implicazioni profonde di un sistema di comportamento di tipo patriarcale. Per spiegare pienamente il significato dell’espressione “cultura dello stupro” dobbiamo per forza di cose riferirci a una “cultura” dove è diffusa la violenza di genere. Violenza che, oltre a essere minimizzata, è ritenuta del tutto normale.
Come se non bastasse, sono visti nella norma anche una serie di atteggiamenti propri di una società maschilista. In altre parole, viene colpevolizzata la vittima quando subisce un abuso, piuttosto che il carnefice (o i carnefici). Usare il termine “carnefice” è del tutto voluto, quando il corpo della donna viene paragonato a un mero oggetto.
Ecco cosa c’è da sapere
Come poter superare e contrastare la cultura dello stupro? C’è una intera società da educare, fin dalle radici. Per evitare altre violenze non serve dare del mostro a chi già una violenza l’ha fatta. Non serve castrarlo e mandarlo alla gogna. Il problema in questo modo non si risolverà mai.
Serve una vera e reale educazione. È necessaria una formazione delle coscienze, fin da piccoli. È essenziale partire dalle basi della società, rivolgendosi ai più piccoli, ai bambini, fin dalla Scuola Primaria, quando le menti sono in grado di comprendere bene e formarsi in maniera pulita e senza preconcetti
Come le donne, quindi, possono liberarsi dal ruolo di vittime e gli uomini da quello di predatori? Oggi le bambine e i bambini nascono e crescono in questa cultura, dove le prime vengono istruite a seguire comportamenti prudenti, pur di non provocare. Invece occorre insegnare agli uomini a non commettere stupri, piuttosto che insegnare alle donne che è loro responsabilità evitarli.
Solo così la cultura dello stupro, patriarcale e sessista, che vede la donna come un oggetto esclusivo del maschio, potrà essere smantellata.