Strage Paderno Dugnano, figlio 17enne stermina l’intera famiglia: movente e notizie dell’ultima ora

Cosa è successo a Paderno Dugnano? La terribile strage fa discutere l'opinione pubblica: i dettagli a seguire nell'articolo

La strage di Paderno Dugnano sta facendo molto discutere l’opinione pubblica: un ragazzo, di soli 17 anni, ha sterminato la sua famiglia.

Madre, padre e figlio minore sono morti sotto i fendenti del primogenito, Riccardo C. L’interessato ha confessato praticamente subito di essere il responsabile della strage familiare, consumatasi a Paderno Dugnano dove hanno trovato la morte Lorenzo, il secondogenito, Daniela Albano, la mamma, e Fabio C. il papà dell’assassino.

Ecco le parole del 17enne una volta messo in stato di fermo: «Mi sentivo un corpo estraneo nella mia famiglia. Ho pensato che uccidendoli tutti mi sarei liberato da questo disagio». A chiamare il 112 è stato proprio lui, Riccardo. Nella telefonata ha dichiarato che suo padre aveva dapprima ucciso sua madre e poi suo fratello minore.

Per salvarsi, poi, il 17enne aveva a sua volte ucciso il padre. Quando gli inquirenti sono arrivati a Paderno Dugnano, in via Anzio, dove si è consumato il delitto, si sono trovati di fronte una scena raccapricciante: persino il civico dell’abitazione era impregnato di sangue e il primo figlio della coppia di defunti teneva ancora in mano l’arma.

Cosa è successo a Paderno Dugnano?

La sera prima della strage, sempre a Paderno Dugnano, tutta la famiglia si era riunita a cena per festeggiare il compleanno di papà Fabio, che compiva 51 anni. Il figlio 17enne della coppia, immediatamente pentito del suo gesto, ha poi confessato quanto segue: «Me ne sono accorto un minuto dopo. Ho capito che non era uccidendoli che mi sarei liberato».

Chi è il figlio 17enne della coppia uccisa?

Riccardo ha 17 anni e frequenta il quinto anno de Liceo Scientifico Gadda, proprio a Paderno Dugnano. Verso le 02:00 di notte è sceso al primo piano della sua abitazione, ha preso un coltello da cucina ed è entrato nella stanza di suo fratello Lorenzo, uccidendolo nel sonno. Svegliata dai rumori, sua madre Daniela è corsa per vedere cosa stesse succedendo ed è stata accoltellata proprio di fronte la stanza del figlio minore.

Ancora, poi, è toccato al padre, colpito anche lui nella stanza del secondogenito. Il suo corpo è stato ritrovato fra il letto e il pavimento. Infine, poi, il figlio 17enne della coppia ha chiamato il 112 denunciando la strage avvenuta in famiglia e incolpando il papà di questo terribile evento. Alle 02:20, i soccorritori arrivati sul posto hanno trovato Riccardo nel vialetto di casa, completamente ricoperto di sangue e in mutande. Da quel momento è iniziata l’indagine.

La confessione

La confessione della strage di Paderno Dugnano è arrivata intorno alle 14:00 di ieri – 1 settembre 2024 – di fronte alla PM Sabrina Di Taranto e al procuratore Claudio Gittardi. Ma qual è il movente?

Il movente

Nessun dettaglio in particolare ha fatto scattare il 17enne di Paderno Dugnano, ma a quello che è successo, lui, ci pensava da un po’, come ha confessato nelle scorse ore: «Non è successo niente di particolare sabato sera. Ma ci pensavo da un po’, era una cosa che covavo. Non so davvero come spiegarlo. Mi sento solo anche in mezzo agli altri».

E ancora: «Non avevo un vero dialogo con nessuno. Era come se nessuno mi comprendesse». Fabio C, il padre del ragazzo, portava avanti insieme a suo fratello un’impresa di costruzioni, la Vmf Costruzioni Edilizia. La madre, invece, aveva un negozio di abbigliamento a Cinisello Balsamo.

Non appena ha visto arrivare i Carabinieri, Riccardo C. ha consegnato il coltello alle FFOO e ha aperto loro la porta del villino. Ecco cosa ha raccontato all’inizio: «Mi sono svegliato e Lorenzo e la mamma erano lì, dove sono morti. Papà era seduto, in silenzio. Il coltello era per terra. Ho avuto paura, l’ho preso e l’ho ucciso».

L’incontro con l’avvocato

Successivamente, dopo il colloquio con l’avvocato d’ufficio Giorgio Conti, il 17enne ha confessato la verità: dalle 06:00 del mattino alle 14:00 ha invece negato la sua responsabilità dei fatti, chiudendosi in un inquietante silenzio catatonico. Poi, finalmente, la confessione: «Sì, li ho ammazzati io. Mi sentivo un estraneo in questa famiglia. Dovevo liberarmi. Dovevo risolvere il problema».

Al momento, il responsabile della strage di Paderno Dugnano è detenuto al carcere Beccaria e su di lui pendono le accuse di triplice omicidio aggravato dalla premeditazione. Il ragazzo non fa uso di droghe, non è oggetto di bullismo. Sua nonna e suo zio, presentatisi in caserma per gli interrogatori, hanno raccontato che fossero una famiglia armoniosa, dove non si litigava e non si urlava mai.

(Clicca su una delle 2 foto)
Seguici su Instagram