Eros Luxor, il tiktoker che ha finto di essere soccorso da un’ambulanza: il video è virale e la polemica si è accesa

Eros Luxor e il video virale in cui finge di essere portato via in ambulanza: ecco cosa è successo e la polemica sul tiktoker

Il mondo dei social media, con la sua capacità di diffondere contenuti virali in pochi istanti, si è recentemente infiammato attorno a un video pubblicato da Eros Luxor, un tiktoker siciliano seguito da oltre 81 mila persone.

Il video in questione, che ha raccolto più di 1,3 milioni di visualizzazioni, mostra Luxor fingere di essere soccorso da un’ambulanza, in una scena che ha rapidamente scatenato una valanga di polemiche. Se da un lato il video è riuscito a catturare l’attenzione di un vasto pubblico, dall’altro ha sollevato un acceso dibattito sulla sua adeguatezza e sul rispetto dovuto agli operatori sanitari.

Il video del tiktoker su un’ambulanza

Il video, diventato rapidamente virale, ritrae Eros Luxor all’interno di una palestra, dove finge di essere vittima di un’emergenza medica a causa di un “eccesso di muscoli”. La scena si sviluppa con l’arrivo di un’ambulanza, che, con tanto di sirene spiegate e lampeggianti accesi, interviene per “soccorre” il tiktoker.

Gli operatori, che sembrano essere attori, chiedono: «Dove si trova?», per poi entrare nella palestra e caricare Luxor sulla barella. Durante l’operazione, una voce fuori campo ironizza: «Ti fai troppe bombe, ti devono portare via!», a cui Luxor risponde, sempre recitando: «Io sono natural. Ma stai scherzando?», tra urla e grida esagerate mentre viene trasportato fuori.

La messa in scena, pensata probabilmente come un momento di intrattenimento, ha invece suscitato un’ondata di indignazione, soprattutto tra i professionisti del settore sanitario. Il post su Facebook di Nessuno tocchi Ippocrate (NtI), un’associazione che monitora e difende i diritti degli operatori sanitari, ha duramente criticato il video. «Stavolta sotto la nostra lente d’ingrandimento è capitato il tiktoker Eros Luxor, un mix tra Trenbolone ed Ignoranza, in questa scena ha “assoldato” la Delta Soccorso Ets-odv che ha addirittura acceso i lampeggianti e le sirene per rendere più realistica questa squallida pantomima!», si legge nel post. Parole forti che riflettono il profondo sdegno suscitato dal filmato.

Ecco chi è Eros Luxor e cosa è successo

Eros Luxor è un tiktoker di origini siciliane che, con la sua presenza sui social, è riuscito a costruire una comunità di oltre 81 mila follower. Conosciuto per i suoi video provocatori e spesso ironici, Luxor ha voluto creare un contenuto che evidentemente mirava a far sorridere il suo pubblico, ma che ha finito per offendere una categoria professionale in prima linea nelle emergenze quotidiane.

Il segretario nazionale della UGL Salute, Gianluca Giuliano, non ha esitato a condannare il video, definendolo uno «scandalo assoluto» e un «insulto al lavoro che quotidianamente gli operatori in servizio sulle autoambulanze svolgono». La critica si è concentrata soprattutto sul fatto che un mezzo di soccorso, che dovrebbe essere destinato esclusivamente a emergenze reali, sia stato utilizzato come palco per una “scena teatrale” di cattivo gusto. Giuliano ha continuato sottolineando la necessità di una campagna di sensibilizzazione che possa educare i cittadini, sin dalle scuole elementari, al rispetto per il lavoro svolto dai professionisti della salute.

Il video ha inoltre evidenziato una problematica più ampia legata all’uso dei social media, dove i confini tra intrattenimento e rispetto per i ruoli professionali e sociali sembrano sempre più labili. Luxor non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito alla polemica, e il video è ancora presente sul suo profilo TikTok, continuando a raccogliere visualizzazioni e commenti.

Il caso di Eros Luxor rappresenta un ulteriore esempio di come la ricerca del consenso sui social possa a volte oltrepassare limiti etici e morali, sollevando interrogativi su cosa sia realmente appropriato condividere in nome del “divertimento”. Resta da vedere se il tiktoker deciderà di scusarsi o di rimuovere il contenuto, rispondendo così alle critiche ricevute. Nel frattempo, il dibattito sull’uso responsabile dei social media continua a crescere, mettendo in luce le implicazioni che un singolo video può avere sulla percezione del lavoro e del rispetto per le professioni essenziali.

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