Antonello Venditti nella bufera per le parole alla ragazza con disabilità, ricordate cosa aveva detto sulla Calabria? Ecco cosa era successo
Antonello Venditti, uno dei cantautori italiani più amati e conosciuti, è finito nuovamente sotto i riflettori per un episodio controverso avvenuto durante un concerto a Barletta. Quella che doveva essere una serata dedicata alla musica si è trasformata in un momento di imbarazzo e polemica per il cantante romano, che si è trovato a gestire in maniera inappropriata una situazione delicata.
Questo episodio ha suscitato un’ampia indignazione pubblica, riportando alla memoria un’altra controversia che lo coinvolse nel 2009, quando alcune sue dichiarazioni sulla Calabria generarono un acceso dibattito.
Antonello Venditti e la vicenda della ragazza con disabilità
Durante un recente concerto tenuto a Barletta, nel suggestivo scenario del Fossato del Castello, Antonello Venditti ha avuto un confronto sfortunato con un membro del pubblico, un episodio che ha rapidamente fatto il giro dei social e delle cronache. Mentre il cantautore si esibiva, veniva disturbato da alcuni suoni che provenivano dal pubblico. Infastidito dai mugolii che arrivavano da un punto della platea, Venditti ha reagito in modo brusco, iniziando a imitare quei versi e lanciando insulti pesanti: «Vieni qua se c’hai il coraggio, strono di mera».
Quello che Venditti non sapeva, però, era che quei suoni provenivano da una giovane ragazza in carrozzina, che a causa di un problema di salute emetteva riflessi involontari. Nonostante i tentativi da parte del pubblico di segnalare la situazione, Venditti ha continuato con la sua invettiva, finché uno steward non è salito sul palco per informarlo della reale situazione. Di fronte a questa rivelazione, il cantante ha risposto in maniera perentoria: «E ho capito. È un ‘ragazzo speciale’ che però deve imparare l’educazione. Non esistono ‘ragazzi speciali’, l’educazione è una cosa…».
Questo commento ha ulteriormente aggravato la situazione, suscitando l’indignazione tra i presenti. Tuttavia, i genitori della giovane hanno deciso di mantenere la calma, evitando di replicare alle offese. Dopo l’episodio, uno steward ha cercato di spiegare al pubblico la difficoltà di un artista nel distinguere l’origine precisa dei suoni durante un’esibizione, a causa delle intense luci sul palco e del rumore di fondo. Ma il video dell’accaduto, pubblicato sui social, ha scatenato una valanga di reazioni negative: «Io sono mamma di un bambino speciale, quest’uomo mi fa schifo. Al posto del pubblico, io mi sarei alzata e me ne sarei andata», ha commentato una spettatrice su Facebook.
Ecco cosa era successo in Calabria
Questo episodio non è il primo in cui Antonello Venditti si trova coinvolto in una controversia pubblica. Nel 2009, il cantautore romano aveva già fatto parlare di sé per alcune dichiarazioni rilasciate durante un concerto in Sicilia, che furono interpretate come un’offesa alla regione Calabria e ai suoi abitanti. Durante l’esibizione, Venditti si era lasciato andare a un commento che fu percepito come altamente denigratorio: «Perché Dio ha creato la Calabria?» e ancora «speriamo che facciano il ponte sullo stretto così la Calabria ha una ragione di esistere». Queste parole provocarono una forte reazione da parte del pubblico calabrese, dando vita a una vera e propria polemica.
La risposta di Venditti non si fece attendere. Il cantautore cercò di chiarire la sua posizione, affermando che le sue parole erano state fraintese e decontestualizzate dai media. «Ho dedicato ‘Stella’, una canzone-preghiera, alla Calabria, una terra che amo moltissimo ma che è, sotto molti profili, disagiata per notissimi problemi che ne pregiudicano il futuro sereno che invece meritano tutti i calabresi, soprattutto i giovani», dichiarò Venditti in seguito alle accuse.
Il cantante spiegò che la sua era una denuncia nata dall’amore per la Calabria e per le persone oneste che vi abitano, ma che il senso delle sue parole era stato distorto. «La mia denuncia ha mutato il proprio significato attraverso il gioco di omissioni e tagli giornalistici alle dichiarazioni rese», aggiunse, sottolineando come il vero significato del suo discorso fosse stato travisato. Nonostante le pseudo-spiegazioni, la vicenda rimase un segno indelebile nella sua carriera.