Tra le relazioni tossiche il benching è quella che lascia una flebile speranza di poter riprendere una relazione sentimentale!
Avete mai sentito parlare di benching? Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.
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Entrato nel linguaggio comune, il Benching fa parte della tipologia di amore tossico. Può creare un costante stato di incertezza e di dubbio, lasciandola in bilico chi ne è vittima. Ma quale è il vero significato di benching e come possiamo uscirne da una relazione? Scopriamo di seguito tutti i dettagli!
Qual è il suo significato?
Il termine Benching deriva dall’inglese bench, la cui traduzione letterale è panchina. Il significato in lingua italiana è quindi “tenere in panchina”.
Parliamo di Benching quando in una relazione sentimentale uno dei partner decide di volersi prendere del tempo. In tal modo l’altra persona rimane in attesa e con il fiato sospeso, in uno stato di limbo e nella speranza che il rapporto possa riprendere.
Come uscirne in una relazione?
Si può uscire dal Banching? Come abbiamo detto all’inizio, si tratta di una tipologia di relazione tossica, per cui è anche difficile definirne i confini. Il bencher è molto abile nel suo intento. Le sue rare telefonate, i messaggi inviati di tanto in tanto, i like sparpagliati a ogni morte di papa, lasciano quella flebile scintilla di speranza che sia possibile riallacciare un rapporto sentimentale.
In effetti non è proprio così. Il Bencher non rimane in attesa. Continua a guardarsi intorno, conoscendo altre persone e persino flirtando. Chi mette in panchina si allontana oppure si fa vivo a suo piacimento. Generalmente non risponde alle telefonate oppure ai messaggi. Ha un comportamento ambiguo, è evasivo e vago. Appare per niente sincero e poco onesto.
Non è facile riconoscerlo, soprattutto perché chi è innamorato, oppure spera in un rapporto affettivo, a volte pare abbia le “fette di prosciutto sugli occhi”.
Eppure si rimane vittima, una vittima di benching che potrebbe sperimentare vissuti di ansia e frustrazione. Può percepire sé stessa solo come un ripiego, come una sorta di “ruota di scorta”, quasi come una persona costretta a elemosinare amore, attenzione e interesse.
Pare difficile, ma dal benching e ne può uscire. Con una grossa forza di volontà e anche con l’aiuto di professionisti del settore, rivolgendosi anche al valido sostegno di una psicoterapia.