La Rai sotto accusa per ''colpa'' di Sanremo 2024, due gravi errori imperdonabili: multa da 200mila euro e problemi con il televoto
La Rai è al centro di una tempesta mediatica e istituzionale a distanza di mesi dopo la conclusione del Festival di Sanremo 2024. Due gravi problemi emersi durante l’evento hanno messo l’emittente sotto la lente di ingrandimento dell’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni): una multa per pubblicità occulta e un televoto in tilt che ha visto la perdita di milioni di voti. L’episodio solleva interrogativi non solo sulla trasparenza del concorso musicale più seguito in Italia, ma anche sulla gestione tecnica e commerciale dell’evento.
La Rai nei guai per colpa di Sanremo: 200mila euro di multa
La presenza di John Travolta al Festival di Sanremo ha suscitato grande entusiasmo tra il pubblico, ma ha anche causato un problema imprevisto per la Rai. Durante la sua ospitata, l’attore ha indossato un paio di scarpe di cui è testimonial, generando accuse di pubblicità occulta. L’Agcom, intervenuta con verifiche dettagliate, ha multato l’emittente per 206.000 euro, sostenendo che la visibilità concessa al marchio non rispettava le normative vigenti sulla trasparenza pubblicitaria.
Questo episodio ha gettato un’ombra sul Festival, mettendo in evidenza come anche dettagli apparentemente minori possano avere conseguenze significative. La multa è stata vista non solo come una sanzione economica, ma anche come un monito per la Rai a rispettare rigorosamente le norme che regolano la pubblicità durante eventi di grande visibilità. La gestione della presenza di sponsor e testimonial è ora sotto stretta sorveglianza, con l’obiettivo di evitare futuri incidenti simili.
Televoto in tilt a Sanremo 2024: ecco cosa è successo
Il problema più grave emerso durante il Festival di Sanremo 2024 riguarda il televoto. L’Agcom ha riscontrato gravi anomalie nel sistema di votazione tramite SMS. Durante la finale, sono stati inviati ben 9,5 milioni di voti, ma solo 3 milioni sono stati convalidati. Di questi, 6,5 milioni di voti sono andati persi, di cui 4,3 milioni provenivano da utenti che avevano superato il limite massimo di 5 voti. Ciò significa che 2,2 milioni di voti validi non sono stati contabilizzati.
L’Agcom ha specificato che la saturazione della capacità di elaborazione della piattaforma di televoto è stata la causa principale del problema. La piattaforma non è stata in grado di gestire l’elevato numero di SMS ricevuti, provocando un’enorme discrepanza tra i voti effettivamente pervenuti e quelli conteggiati. Questo malfunzionamento ha sollevato dubbi sulla correttezza del risultato finale del Festival, poiché i voti persi avrebbero potuto influenzare la classifica.
Secondo quanto comunicato da TIM, il numero effettivo di SMS ricevuti è stato analizzato solo dopo la conclusione del Festival, su richiesta dell’Agcom. Le verifiche hanno confermato che circa 2,2 milioni di voti validi non sono stati elaborati. L’Autorità ha quindi richiesto alla Rai di rivedere il Capitolato tecnico della piattaforma di televoto, migliorando la capacità di gestione dei flussi di voti per evitare futuri disservizi.
La vicenda ha scatenato un acceso dibattito sulla gestione tecnica del Festival e sulla trasparenza del televoto. Il pubblico e gli artisti chiedono chiarezza e garanzie per il futuro, mentre la Rai deve affrontare le conseguenze di questi gravi disservizi. La necessità di aggiornare le infrastrutture tecnologiche e di garantire una corretta gestione della pubblicità durante eventi di grande importanza è ora più evidente che mai.