Cosa è il Ghosting? Che rapporto ha con la fine di una relazione sentimentale o di amicizia? Scopriamo tutto!
Ghosting è un termine entrato nel linguaggio comune ed è riferito alla fine di un amore o di un’amicizia. Sapete qual è il suo vero significato? In molti si chiedono se sia un reato. Scopriamo di seguito tutto ciò che c’è da sapere sull’argomento!
Leggi anche: E se Angelica Schiatti, aspettando che venisse fatta giustizia, fosse morta ammazzata?
Negli ultimi tempi il Ghosting sembra essere un termine molto utiizzato, non soltanto nella vita delle persone comuni. Alcuni VIP, infatti, svelano di essere inciampati, se così vogliamo dire, in questa modalità di prendere le distanze da un’altra persona. Ma in cosa consiste esattamente il Ghosting? Spiegato con parole molto semplici, fa ghosting chi chiude relazione amorosa o di amicizia, senza fornire alcuna spiegazione all’altra persona e sparendo dalla circolazione.
Scopriamo di seguito tutto sull’argomento, chiarendo anche se siamo davanti a un reato!
Qual è significato di Ghosting?
Ghosting è un termine anglosassone che, tradotto in lingua italiana, letteralmente, vuol dire sparire come un fantasma. Comparsa intorno al 2015, questa modalità di mettere fine a una relazione d’amore o di amicizia, è frutto del mondo dei social. Poiché molte relazioni nel mondo contemporaneo nascono online, tramite app di incontri, chat e messaggi, è molto facile sparire nel nulla in rete.
Comunque, nella vita reale, sono tante le relazioni che finiscono in tal modo, quali che siano le diverse motivazioni.
Si tratta di un reato?
Mettere fine a una relazione d’amore o di amicizia non è reato. Tutti viviamo nella libertà di interrompere un rapporto, per qualsiasi motivo. Nella condizione di essere libero, l’essere umano non ha alcun obbligo di dare preavvisi o giustificare le ragioni dell’abbandono.
Fare ghosting, quindi, non è reato. L’amicizia o il rapporto sentimentale non sono contratti di lavoro o altro le parti hanno degli obblighi, uno verso l’altro. La legge, invece, tutela chi mette fine alla relazione, proprio perché è una sua libertà. Non sono previste neanche forme di risarcimento per conseguenze psicologiche, stress, depressione.
Chi è stato lasciato, anche se non ha ricevuto spiegazioni, in altre parole, deve rassegnarsi all’evidenza. Se, invece, cerca di recuperare il rapporto può incorrere nel reato di “atti persecutori previsto dall’articolo 612-bis del Codice penale”. Stiamo parlando dello stalking, reato per il quale si rischia la reclusione da un anno a sei anni e sei mesi.