Romy Schneider, la vera storia dell’attrice che fa Sissi: l’amore per i figli e la tragica morte

Indimenticabile interprete della principessa Sissi, l'attrice Romy Schneider accanto alla brillante carriera ha avuto una vita privata dolente

Romy Schneider è l’attrice che ha dato vita al volto della principessa Sissi, conquistando successo e popolarità! Sapete la sua vera storia? Scopriamo di seguito tutti i dettagli!

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Ricordata come una delle più importanti attrici europee della sua generazione, Romy Schneider era celebre anche per la sua particolare espressività artistica. Icona di bellezza, ha lavorato con alcuni dei più importanti registi della sua epoca, diventando famosa soprattutto nel ruolo di Sissi, nella trilogia dedicata all’indimenticabile principessa austriaca. Nonostante i successi professionali, la vita privata di Romy Schneider è stata piuttosto travagliata, al punto da terminare prematuramente. Sicuri di conoscere tutto sull’attrice? Di seguito la vera storia dell’attrice che interpreta Sissi!

Età alla morte

Romy Schneider è morta all’età di 43 anni. Era nata a Vienna il 23 settembre 1938, mentre è scomparsa a Parigi, il 29 maggio 1982.

Causa morte di Romy Schneider

La bellissima attrice austriaca è stata trovata morta il 29 maggio 1982 nella casa parigina del produttore Laurent Petin, al quale era legata sentimentalmente da circa un anno. All’inizio si diffuse la voce di un suicidio a causa delle vicende tormentate che avevano investito la vita di Romy Schneider. Dopo l’autopsia, però, è stata stabilita come causa del decesso un fatale arresto cardiaco.

Tomba di Romy Schneider

L’attrice volto di Sissi è sepolta accanto al figlio David, a Boissy-sans-Avoir, paesino situato a poca distanza da Parigi.

Mariti e figli

Come dicevamo, la vita sentimentale di Romy Schneider è stata parecchio travagliata e dolente, soprattutto per la fine di due matrimoni. Tali separazioni hanno portato l’attrice alla depressione, in balìa dell’alcolismo. L’attrice, quindi, è stata sposata in prime nozze con il regista Harry Meyen, per poi unirsi con il giornalista italo-francese Daniel Biasini.

Dal legame con il primo marito, la Schneider divenne madre per la prima volta di David Meyen, nato il 3 dicembre 1966. Sarah Biasini, invece, nata il 21 luglio 1977, è frutto della seconda unione con Daniel Biasini.

Alain Delon

Il 1958 è stato l’anno della svolta nella vita di Romy Schneider, sia dal punto di vista professionale sia sentimentale. Interprete del film L’amante pura di Pierre Gaspard-Huit, infatti, durante le riprese della pellicola, ha conosciuto Alain Delon e con lui ebbe inizio una lunga relazione sentimentale. Trasferitasi quindi a Parigi, la Schneider visse probabilmente il suo primo periodo di un amore tormentato.

La vera storia dell’attrice che fa Sissi

Dopo la definitiva rottura con Alain Delon nel 1964, la Schneider si sposò due volte e divenne madre. I due matrimoni furono caratterizzati da tormenti e angosce. La fragilità e l’equilibrio emotivo dell’attrice vennero ulteriormente compromessi dalla scomparsa del primo marito Harry Meyen, trovato impiccato nel 1979 nella sua casa di Amburgo.

Quello stesso anno Romy Schneider entrò nel cast di Fantasma d’amore (1981), un film inquietante e toccante, diretto da Dino Risi: contiene segni premonitori del tragico epilogo cui l’attrice andò incontro nella vita reale.

Ormai segnata dall’alcol, dall’asportazione di un rene a causa di un tumore e, soprattutto, dalla tragica scomparsa del quattordicenne figlio David, la Schneider venne trovata morta il 29 maggio 1982.

Figlio morto

La vita di Romy Scheneider è stata ulteriormente segnata dalla tragica scomparsa del figlio primogenito David. Il ragazzo quattordicenne, infatti, morì il 5 luglio 1981, dopo essere rimasto infilzato in un cancello che tentava di scavalcare a casa dei nonni.

Figlia Sarah Biasini

Sarah Biasini è figlia dell’attrice e del suo secondo marito ed ex segretario privato Daniel Biasini, di origini italiane. Nata nel 1977, ha studiato storia dell’arte alla Sorbona di Parigi e teatro al Lee Strasberg Institute di Los Angeles, e all’Actor’s Studio di New York. La Biasini ha seguito la carriera della madre, debuttando nel 2004 e recitando da protagonista nella miniserie francese nominata agli Emmy, Il mistero di Julie.

Carriera di Romy Schneider

Nata a Vienna, Romy Schneider era figlia di due attori di successo in Austria, la tedesca Magda Schneider e l’austriaco Wolf Albach-Retty. Influenzata quindi dai suoi genitori, soprattutto dalla madre, Romy ha intrapreso prestissimo la carriera cinematografica. Il suo debutto è avvenuto quando aveva appena quindi anni, con il film Fiori di lillà (1953) di Hans Deppe.

L’anno successivo ottenne il suo primo vero grande successo con L’amore di una grande regina (1954) di Ernst Marischka, un film sulla giovinezza della Regina Vittoria. Con questa pellicola l’attrice iniziò a usare il nome d’arte di Romy Schneider, prendendo quindi il cognome della madre, e non quello del padre, che era Albach-Retty.

Nel triennio 1955-1957, poi la Schneider è stata la protagonista dei film dedicati alla principessa Sissi. Tale trilogia regalò alla giovanissima attrice una grande popolarità. 

In seguito abbiamo visto l’attrice in: Eva. Confidenze di una minorenne (1958) di Rolf Thiele; L’amante pura (1958) di Pierre Gaspard-Huit; Il processo (1962) di Orson Welles; Il cardinale (1963) di Otto Preminger; Scusa, me lo presti tuo marito? (1964) di David Swift; Ciao Pussycat (1965) di Clive Donner; Alle 10:30 di una sera d’estate (1966) di Jules Dassin; La piscina (1968) di Jacques Deray; La Califfa (1970) di Alberto Bevilacqua; L’amante (1970) di Claude Sautet; L’assassinio di Trotsky (1972) di Joseph Losey; Ludwig (1973) di Luchino Visconti; Una donna alla finestra (1976) di Pierre Granier-Deferre; La morte in diretta (1980) di Bertrand Tavernier.

Curiosità

Due curiosità su Romy Schneider? Leggiamole di seguito!

  • Secondo un articolo del 21 dicembre 2009 del quotidiano tedesco Bild, dal 1976 sino alla morte la Schneider fu vittima di spionaggio da parte della Stasi, i servizi segreti della DDR, per il suo sostegno a un comitato d’opposizione.
  • Ha rifiutato di girare un quarto film sulla vita di Sissi, già in preparazione. Il motivo? Aveva confessato a Karlheinz Böhm, l’attore che interpretava il ruolo di Francesco Giuseppe e con cui rimase sempre in amicizia, di vergognarsi profondamente dei film girati in quel periodo.

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