Fedez e la beneficenza a Taranto, ecco cosa non torna: Michele Rondino precisa «Prima non era mai voluto venire»
Recentemente, la città di Taranto è stata il palcoscenico di un evento che ha destato notevole attenzione mediatica e suscitato diverse polemiche: al centro di questa vicenda c’è Fedez che ha deciso di fare tappa nella città pugliese per annunciare una significativa donazione al reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale locale.
L’occasione ha segnato anche la fine delle ostilità tra Fedez e il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, dopo anni di controversie. Tuttavia, questa iniziativa non è stata priva di critiche e dubbi, sollevati soprattutto da Michele Riondino, attore e regista tarantino impegnato da anni nelle battaglie per la tutela della salute e dei diritti dei lavoratori locali.
Fedez a Taranto: beneficenza o pubblicità?
Il 21 giugno è stato un giorno particolare per la città di Taranto, quando Fedez ha incontrato Carlo Rienzi per siglare una pace storica e annunciare una donazione al reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale locale. «La nostra idea è di cercare di utilizzare come veicolo l’onda mediatica del nostro incontro facendo una battaglia comune» ha dichiarato il rapper durante l’incontro, sottolineando l’importanza di mantenere alta l’attenzione su temi cruciali come la salute e l’ambiente. «Vita natural durante cercheremo di portare il tema più in alto possibile per far sì che ne parli», ha assicurato.
Tuttavia, l’iniziativa ha sollevato diversi interrogativi. Michele Riondino, attore e regista tarantino, ha espresso dubbi sull’autenticità dell’azione di Fedez. In un’intervista al Corriere del Mezzogiorno, ha dichiarato: «Il rapper ha annunciato una donazione per l’oncoematologia pediatrica. Vera beneficenza o pubblicità?». Questa domanda riflette una preoccupazione diffusa: si tratta di un gesto sincero per aiutare la comunità tarantina o di una mossa per guadagnare visibilità e migliorare l’immagine pubblica del rapper?
Riondino ha evidenziato come l’arrivo di Fedez a Taranto sia avvenuto senza consultare chi da anni è impegnato sul campo. «Non vogliamo togliere attenzione a Taranto, è bene che se ne parli. Non so però cosa sia venuto Fedez a fare e come la farà. Fa strano che sia arrivato senza avvisarci, senza rivolgersi a chi si occupa del problema da decenni, come noi che organizziamo l’Uno Maggio Taranto», ha affermato. Secondo Riondino, infatti, Fedez era stato invitato più volte a partecipare al concertone dell’Uno maggio di Taranto, evento che mira proprio ad accendere i riflettori sui problemi della città, senza mai ricevere risposta.
La replica di Michele Riondino: non aveva mai accettato di venire
Michele Riondino non ha mancato di far sentire la propria voce su quanto accaduto. Nato e cresciuto a Taranto, Riondino conosce bene la delicata situazione che riguarda i lavoratori dell’Ilva, avendo dedicato anni al Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti, e dal 2012 è direttore artistico dell’Uno maggio Taranto. La sua critica non è rivolta tanto al gesto in sé, quanto alle modalità con cui è stato realizzato. «Sono contento che ora si esponga con una donazione laddove ci sono medici e infermieri che andrebbero santificati perché combattono in prima linea una guerra», ha dichiarato Riondino, evidenziando l’importanza di mantenere alta l’attenzione su Taranto.
Riondino ha poi espresso scetticismo sulla recente pace tra Fedez e il Codacons. «Quanto all’alleanza con il Codacons, avremmo potuto organizzare un incontro di wrestling in piazza a Taranto e avremmo potuto raccogliere molto di più», ha ironizzato. Questo commento sottolinea un certo cinismo riguardo alla spettacolarizzazione della beneficenza e alle possibili motivazioni dietro certe iniziative.
L’attore e regista tarantino ha concluso ribadendo l’importanza di continuare a lottare per Taranto e per i suoi abitanti, senza perdere di vista l’obiettivo principale: migliorare le condizioni di vita e di lavoro nella città.