OnlyFans: è tutto oro quel che luccica? Star della piattaforma piange disperata: «Mi vergogno di me stessa»

OnlyFans non risparmia nessuno: star della piattaforma per adulti piange disperata e si vergogna di se stessa. Cosa è successo?

OnlyFans ha aperto un mondo, suggerendo a chi cerca guadagni facili un modo per far soldi senza fatica. O almeno questa è la promessa della piattaforma per adulti.

Questa era nata per permettere a professionisti di ogni settore di condividere contenuti esclusivi sul proprio canale, fidelizzando il cliente tramite un abbonamento, mensile o annuale, che avrebbe permesso agli iscritti di ricevere notizie, immagini e video in ogni momento.

Ovviamente ci è voluto poco prima che diventasse l’ennesima piattaforma dove condividere materiale pornografico, anche estremo. OnlyFans ha aperto le porte a chiunque volesse cimentarsi in questa attività, senza imporre limiti e – ovviamente – senza fare sconti a nessuno.

I guadagni di OnlyFans devono essere dichiarati e questo permette una certa trasparenza sulle cifre percepite dagli account che promettono contenuti esclusivi.

OnlyFans: è tutto oro quel che luccica?

Non sono poche le star che hanno deciso di sbarcare su OnlyFans: fra tutti ricordiamo Fedez, novellino della piattaforma, e ancora Davide Marra, co-conduttore di Muschio Selvaggio, con la sua fidanzata Alex Mucci; Er Brasiliano con Michelle Comi e tanti altri. Ognuno può approdare sul sito per abbonati per condividere ciò che vuole e negli ultimi tempi abbiamo assistito alla mitizzazione del fenomeno.

In tanti hanno iniziato a usare la piattaforma per condividere contenuti esclusivi che, senza girarci troppo attorno, sono sfociati nel porno. Fra questi anche showgirl famose come Sonia Grey, Ainette Stephens e Antonella Mosetti, che non hanno mai rinnegato il loro coinvolgimento con OnlyFans.

E allora, “se lo fanno tutti” il problema dove sta? Nessun problema: ognuno agisce secondo la propria coscienza e la propria libertà. Se non fosse altro che piattaforme come questa, la libertà, te la tolgono. È quello che è successo a Sofia Carboni, star di OnlyFans che su TikTok si è sfogata proprio in merito a questo tema.

Cosa è successo a Sofia Carboni?

Sofia Carboni diffonde contenuti per adulti su OnlyFans e ha deciso in totale autonomia di farlo. Fin qui tutto bene, ma quella che sembrava essere una svolta liberale e matura, una decisione presa per guadagnare soldi “facili” con poco sforzo, si è rivelata ben presto una morsa dalla quale è difficile tirarsi fuori.

Su TikTok, infatti, la giovane star di OnlyFans ha pubblicato una sua foto in lacrime, disperata, in cui – citando terze persone che si complimentavano con lei per il lavoro sulla piattaforma – smentiva la grandiosità della piattaforma stessa. Nel seguente frame del video, poi, mostrava una chat in cui dichiarava di vergognarsi di se stessa.

“Io nemmeno li guardo i miei video, li mando e basta”, scrive Sofia Carboni nei messaggi. A leggerla fa tanta tenerezza, a coloro che hanno sviluppato un minimo di senso di empatia, ma scatena rabbia in chi invece la giudica “una prostituta che fa soldi con il porno”. Ma sarà che l’assoluta libertà – o meglio l’idea che abbiamo di libertà – ci sta mandando in malora tutti?

Sporcarsi le mani non va più di moda, ma l’esigenza di una vita pregna di benessere fa gola a tutti. Tanto da andare contro se stessi, tanto da vergognarsi. E nonostante tutto, continuare a farlo; perché questo mondo, oggi, ti mette di fronte alla sola scelta di essere sempre al passo con i tempi. E se non vuoi il problema sei soltanto tu.

Chiariamoci, il problema non nasce certamente nel tardo Duemila con OnlyFans: esisteva quando io – classe ’92 – ero alle scuole medie e le mie coetanee si appartavano nel bagno a ricreazione per ricariche telefoniche da 5 euro. Esisteva quando la baby squillo dei Parioli, minorenni, con l’aiuto di adulti mettevano in piedi un vero e proprio bordello alla luce del sole.

Dunque non è da demonizzare il mezzo; non prendiamoci in giro, chi oggi non fa uso di tecnologia e siti internet di ogni genere? Non è da demonizzare nemmeno chi decide in autonomia di guadagnare esibendo il corpo. Ma forse, solo forse, si potrebbe riflettere di più sul significato di libertà e di cosa questa voglia dire.

Io Sofia Carboni non la conosco, ma le sue parole e le sue lacrime mi hanno fatto male. Dove può spingersi un essere umano per arrivare al suo fine ultimo? E se il fine ultimo è quello di fare tanti soldi da non doversi preoccupare di quanti se ne spendono, siamo sicuri che sia proprio questa l’emancipazione di cui tanto si è parlato? 

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