Un testimone si espone sul pestaggio a Cristiano Iovino «Ho visto Fedez», ora vive nel terrore che possa succedere anche a lui VIDEO
Nella notte tra il 21 e il 22 aprile, Milano è stata teatro di un evento che ha scosso il mondo dello spettacolo e dell’opinione pubblica. Cristiano Iovino, noto personal trainer, è stato vittima di un’aggressione nei pressi della sua abitazione, situata in via Marco Ulpio Traiano.
Questo episodio ha sollevato un polverone mediatico, non solo per la violenza subita da Iovino, ma soprattutto per il coinvolgimento di Fedez, uno dei rapper più famosi e influenti in Italia. Le indagini sono tuttora in corso, ma emergono dettagli inquietanti e testimonianze che fanno luce su una vicenda complessa e piena di ombre.
Un testimone chiave, che ha assistito alla scena, ha recentemente parlato del suo terrore e delle minacce ricevute, rivelando una realtà preoccupante che va oltre il semplice circuito del gossip. Ecco i retroscena dell’aggressione, le motivazioni dietro il gesto e la situazione attuale, offrendo una panoramica completa su un caso che ha lasciato molti senza parole.
Perché Fedez ha fatto picchiare Iovino: ecco cosa è successo
La notte dell’aggressione, Cristiano Iovino è stato avvicinato da un SUV da cui sono scese diverse persone. Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente ha avuto origine in una discoteca, il The Club di Milano, dove una lite tra Iovino e Fedez sarebbe degenerata.
La situazione è poi sfociata in quella che è stata subito etichettata come una “spedizione punitiva” fuori dalla casa di Iovino. Il vigilante del palazzo, uno dei primi ad intervenire in difesa del personal trainer, ha riferito ai carabinieri di aver visto Fedez tra gli aggressori. Nonostante ciò, i testimoni oculari dell’aggressione hanno mostrato riluttanza a parlare, temendo per la propria sicurezza.
Salvo Sottile, nella trasmissione Farwest, ha affrontato la vicenda, portando alla luce nuovi dettagli. Candida Morvillo, giornalista del programma, ha ipotizzato l’esistenza di un accordo tra Iovino e Fedez, suggerendo che il personal trainer avrebbe ricevuto un compenso per non procedere legalmente contro il rapper.
Rebecca Pecori, giornalista di Farwest, ha letto alcune risposte di Iovino ai suoi follower su Instagram. Alla domanda «Cosa fai di bello con i soldi di Fedez che ti ha pagato per non querelarlo?», Iovino ha risposto in modo provocatorio: «Forse pago un avvocato più bravo per averne altri». Quando un altro utente ha chiesto se Fedez avesse pagato molto, Iovino ha risposto: «Non è finita qui».
Selvaggia Lucarelli, intervenuta durante la trasmissione, ha criticato apertamente Fedez, mettendo in evidenza l’incoerenza tra l’immagine pubblica del rapper e il suo comportamento in questa vicenda. «Fedez è sempre stato un campione nel campo degli insegnamenti di moralità, però si è comportato come uno che, invece di rispondere alla legge, dall’alto delle sue possibilità economiche paga una persona picchiata per evitare di rispondere delle sue presunte azioni. Questo è buffo e direi molto incoerente».
Un testimone ha paura: «Ho visto Fedez»
Uno dei testimoni chiave dell’aggressione, intervistato da Rebecca Pecori, ha raccontato con dettagli agghiaccianti la notte dell’attacco. «Fedez l’ho visto uscire dal cancello, ma non so se ha partecipato al pestaggio». Il testimone, visibilmente scosso, ha descritto la scena con precisione, ricordando come gli aggressori avessero minacciato di ricordarsi della sua faccia. «Se vedo un van nero simile a questo mi cedono le gambe».
Il testimone ha fornito una descrizione dettagliata degli aggressori: «Tutti grossi, tutti tatuati». Nonostante abbia visto Fedez uscire dal cancello, il testimone non ha potuto confermare se il rapper abbia partecipato attivamente all’aggressione. «Ha provato a scappare dentro al cancello. Ma lo hanno raggiunto, ho sentito le urla».
Le minacce ricevute quella notte hanno lasciato un segno indelebile nel testimone, che vive ora nel terrore. «Mi hanno chiesto i documenti e mi hanno minacciato. Volevano il cellulare per vedere chi avevo chiamato, le foto, l’indirizzo. Mi hanno detto ‘tanto la tua faccia me la ricordo, sappiamo dove venirti a prendere’. Ero paralizzato dalla cosa, erano dieci persone». La paura di ritorsioni ha reso il testimone estremamente cauto nelle sue dichiarazioni, alimentando un clima di tensione e incertezza.
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Nel frattempo, Fedez ha sempre negato di essere stato coinvolto direttamente nell’aggressione. Ai microfoni de La Stampa, il rapper ha assicurato di non essere mai stato sotto casa di Iovino quella notte. Tuttavia, il trauma subito dai testimoni, come ha riportato Rebecca Pecori, è evidente. «Ci sono persone che sono sotto psicofarmaci perché è stato diagnosticato loro un disturbo post traumatico da stress, perché hanno visto delle persone minacciarli quella notte. Ma perché ridi Fedez?»
Salvo Sottile ha concluso il servizio riportando il messaggio ricevuto dall’avvocato di Fedez: «Questa persona adesso ha paura a girare a Milano, dopo quello che è successo quella sera di aprile sotto casa di Cristiano Iovino. Oggi avremmo avuto con noi l’avvocato di Fedez. Però purtroppo ci dice che non può partecipare per motivi di lavoro. Ci ha detto che all’inchiesta sulla presunta rissa lui non dispone di alcune evidenze ufficiali ed essendo le indagini in corso preferisce non commentare».
Questo caso, ancora avvolto nel mistero, continua a sollevare domande sulla verità dei fatti e sulla giustizia. Mentre le indagini proseguono, la vicenda rimane un capitolo aperto che pone seri interrogativi sulla trasparenza e sull’integrità delle figure coinvolte.