Per Stefano Tacconi operazione di 5 ore, parlano i medici: ecco come sta

Stefano Tacconi operato di nuovo, cosa ha avuto e come sta? La malattia che lo aveva colpito nel 2022 e le novità: parlano i medici

L’ex portiere della Juventus, Stefano Tacconi, ha recentemente subito un’importante operazione chirurgica presso l’ospedale Molinette di Torino. Il 67enne, celebre per le sue prestazioni in campo negli anni ’80 e ’90, ha dovuto affrontare un intervento di ricanalizzazione endovascolare aorto-iliaca e ricostruzione chirurgica dell’arteria femorale, resosi necessario a causa di un grave quadro di ischemia arteriosa dell’arto inferiore destro.

L’operazione, durata ben cinque ore, è stata condotta con successo e i medici hanno espresso un cauto ottimismo riguardo al suo recupero. Questo evento segna un ulteriore capitolo nella battaglia di Tacconi contro le complicazioni di salute, che lo hanno colpito negli ultimi anni, compresa un’emorragia cerebrale nel 2022.

Stefano Tacconi, oltre ad essere una leggenda del calcio italiano, è una figura pubblica molto amata, il cui percorso di recupero è seguito con attenzione da tifosi e appassionati di sport. La sua resilienza e determinazione sono stati fonte di ispirazione per molti, e l’ultimo aggiornamento sulla sua salute ha suscitato grande interesse. Di seguito, esploreremo in dettaglio le circostanze che hanno portato a questa operazione e le prospettive di recupero delineate dai medici.

Stefano Tacconi è di nuovo malato? L’operazione e la situazione clinica attuale

Stefano Tacconi è stato operato presso l’ospedale Molinette di Torino per affrontare una seria condizione di ischemia arteriosa dell’arto inferiore destro. L’intervento, tecnicamente noto come ricanalizzazione endovascolare aorto-iliaca e ricostruzione chirurgica dell’arteria femorale, si è reso necessario per risolvere una ostruzione arteriosa che si estendeva dalla aorta fino al femore. Questa condizione, nota come arteriopatia diffusa aorto-iliaco-femorale, può causare gravi complicazioni se non trattata tempestivamente.

Secondo la nota ufficiale rilasciata dall’ospedale, l’operazione è stata «tecnicamente riuscita con attuale buon esito clinico». Questo successo è stato un sollievo per Tacconi e la sua famiglia, considerando che la patologia trattata non era connessa alla precedente emorragia cerebrale che lo aveva colpito nel 2022. Allora, Tacconi era stato trasferito d’urgenza dall’ospedale di Asti a quello di Alessandria, dove aveva iniziato un lungo percorso di riabilitazione.

Dopo l’operazione, i medici hanno riportato che Tacconi è «sveglio, lucido e asintomatico» e che verrà trasferito nella Rianimazione ospedaliera per il monitoraggio post-operatorio. Andrea Tacconi, uno dei figli di Stefano, aveva precedentemente annunciato la necessità di questo intervento a causa della presenza di coaguli di sangue, o “trombi”, nelle gambe e nella vena aorta. Questi coaguli rappresentavano una minaccia significativa per la salute di Tacconi, rendendo indispensabile l’operazione appena eseguita.

Il percorso di recupero e il supporto familiare: cosa ha avuto?

Il percorso di recupero di Stefano Tacconi, iniziato dopo l’ischemia cerebrale dell’aprile 2022, è stato lungo e complesso. Dopo il primo intervento e la fase acuta della malattia, Tacconi è stato trasferito dall’ospedale di Asti a quello di Alessandria, dove ha proseguito la riabilitazione fino a marzo 2023. Successivamente, ha continuato il suo recupero in diverse strutture specializzate in altre regioni italiane. A testimonianza dei suoi progressi, Tacconi è apparso a maggio 2023 nella trasmissione “Verissimo” di Silvia Toffanin, camminando senza l’ausilio di stampelle.

In una recente intervista a “DiPiù”, Tacconi aveva parlato delle sue condizioni di salute, rivelando che, nonostante i miglioramenti, il suo calvario non era ancora finito: «Ora anche se sto meglio e sono tornato a camminare, il mio calvario non è ancora finito. Le ultime visite che ho fatto hanno evidenziato dei coaguli di sangue, dei ‘trombi’, nelle gambe e nella vena aorta. Devono ‘aprirmi’ e darmi una sistemata». Queste parole riflettono la consapevolezza e la determinazione di Tacconi nel fronteggiare le sfide di salute con cui deve convivere.

Il sostegno della famiglia è stato fondamentale in questo percorso. Stefano Tacconi, sposato da oltre trent’anni con Laura Speranza, ha sempre potuto contare sulla vicinanza della moglie e dei loro quattro figli: Andrea, Alberto, Vittoria Maria e Virginia. La loro presenza costante è stata un elemento cruciale nel processo di recupero dell’ex portiere, offrendo non solo supporto emotivo ma anche assistenza pratica nelle varie fasi della riabilitazione.

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