Valeria Fonte chi è? I suoi genitori, il libro d’esordio e il rapporto con Serena Doe Mazzini: scopriamo tutto

Siamo a conoscenza di che tipo di impegno attivista porta avanti Valeria Fonte da anni? Da dove trova tanta forza e coraggio?

Valeria Fonte è la giovanissima divulgatrice impegnata in prima linea da anni a combattere contro la violenza di genere. Cosa sappiamo di lei? Scopriamo di seguito tutto ciò che la riguarda!

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Prima ancora di essere una campagna morale e politica contro la violenza di genere, quella di Valeria Fonte è anche una battaglia personale. Nel 2019, infatti, qualcuno ha condiviso senza il suo permesso materiale sessuale che la riguardava. Tale grave episodio, oltre che farla sentire vittima nel vero senso della parola, ha alimentato una certa rabbia capace di fomentare il suo attivismo femminista, ampliando di conseguenza il suo seguito di follower sui social.

Dal quel suo “dolore atroce che nemmeno la denuncia, finita in archiviazione, è riuscita a lenire”, Valeria Fonte ha deciso di narrare in maniera quel fatto grave, spiegando quanto la gogna mediatica sia pericolosa. E così è iniziata quell’esperienza formativa che la porta a divulgare contenuti sulla parità tra donne e uomini e contro gli stereotipi che ingabbiano piuttosto che rendere liberi. Sicuri di conoscere tutto su questa giovane ragazza siciliana? Di seguito tutto ciò che la riguarda!

Età

Valeria Fonte ha 26 anni: è nata a Trapani nel 1998.

Vita privata

Laureata in Lettere, Valeria Fonte studia per la la laurea magistrale di Italianistica a Bologna. Sui social è seguitissima sui social ed l’ospite tra le più attese negli eventi femministi. Lavora spesso nelle scuole e nelle università per divulgare contenuti riferiti al suo impegno sociale.

Chi sono i genitori di Valeria Fonte?

Valeria Fonte tiene moltissimo alla sua riservatezza, per cui difficilmente parla della sua famiglia e della sfera intima. Come abbiamo detto, è impegnata in prima persona a tutelare la privacy. In merito a quanto le è accaduto ha confessato: “Prova ad immaginare la delusione del paese nei confronti della mia famiglia, della loro figlia ‘disgraziata’. Quando poi ho spiegato che le cose che facevo nel video eran cose che a me piacevano, che ero in una situazione in cui mi sentivo totalmente a mio agio e che l’unico vero problema era stata la condivisione senza consenso, apriti cielo! Ormai avevo disonorato la mia famiglia. Qui si considerano i figli prolungamento dei genitori, uno specchio della loro educazione e di quella delle generazioni precedenti. Se tu fallisci, falliscono loro. E questo è un pensiero che va assolutamente cambiato”.

Serena Doe Mazzini

Serena Doe Mazzini è una giornalista impegnata da sempre impegnata nelle battaglie contro fenomeni come l’utilizzo dei minori sui social (sharenting) e promotrice per quanto riguarda la difesa della privacy. La Mazzini, inoltre, nei suoi corsi da docente racconta “il lato oscuro dei social network” per mettere in guardia i fruitori di contenuti digitali dai pericoli della rete.

Ebbene, Valeria Fonte, insieme all’altra attivista Carlotta Vagnoli e al fotografo Giuseppe Flavio Pagano, hanno accusato Serena Doe Mazzini di aver preso parte alla diffusione di contenuti sessisti e violenti tramite un gruppo Telegram. Di tali insinuazioni, al momento, non è stata dimostrata nessuna prova oggettiva né dell’esistenza delle chat incriminate né dei contenuti attribuiti alla Mazzini.

Selvaggia Lucarelli

La famosa giornalista ha spesso collaborato professionalmente con Serena Doe Mazzini che è anche autrice della prefazione del libro Il Vaso di Pandoro di Selvaggia Lucarelli. Inoltre è co-autrice del podcast daily per Chora Media, Il Sottosopra.

Selvaggia Lucarelli, inoltre, ha preso le difese della collega giornalista nel caso delle presunte accuse di sessismo e diffusione di contenuti violenti a opera delle attiviste Valeria Fonte e Carlotta Vagnoli con una serie di storie su Instagram: “A chi mi chiede ‘un’opinione’ rispondo che non esistono opinioni su fatti che al momento sono accuse infamanti, le cui prove solide e inequivocabili sono delle storie Instagram. Storie Instagram dei gente che ‘sa’ ma non mostra alcuna prova a supporto di ciò che dice. Mi spiace, ma il mio modo di lavorare e la mia professione. Mi fanno provare orrore e raccapriccio per queste modalità cialtrone e pericolose di accusare qualcuno. Anche perché quando si parla di ‘dossieraggio’ vorrei capire di cosa si tratta”. 

E ancora: “Qualcuno ha scritto ‘oh quello nella vita faceva l’impiegato alle poste e ora fa l’attivista’ o ‘guarda che quello ha i conti all’estero, sua madre è massona e il padre ha un’amante russa’? Per foto intime si intende ‘foto pubblicate nelle storie Instagram di qualcuna’ o foto intime trafugate dal telefono di qualcuna? Se io dovessi ritenere attendibili tutte le storie che girano sulle stesse persone che oggi linciano Serena, altro che Oppenheimer.”

Libro di Valeria Fonte

Valeria Fonte ha scritto due libri: Ne uccide più la lingua. Smontare e contestare la discriminazione di genere che passa per le parole (2022) e Vittime mai (2024). Entrambi i testi sono pubblicati dalle Edizioni De Agostini, 2024.

Instagram

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