Caterina Balivo si espone «Per i figli non lascerei mai il lavoro» (come giusto che sia)

Caterina Balivo si espone su disparità di genere in tv e la difficoltà di essere una donna che lavora «Non lascerei per i miei figli»

Con la sua ultima intervista, rilasciata al Corriere, Caterina Balivo ha deciso di impegnarsi attivamente per i diritti delle donne, specialmente nel contesto dello spettacolo. Lei stessa solleva una domanda cruciale: «Perché ci sono così poche donne in posizioni di vertice nel nostro Paese?»

Un interrogativo che risuona con milioni di italiane che, nonostante le loro capacità, la competenza e la determinazione, spesso si trovano a essere superate dai loro colleghi maschi. Caterina riflette su questa disparità, notando che, sebbene sulla carta esista la parità salariale, nella pratica si scontra con ostacoli significativi, come le interruzioni di carriera legate alla maternità (una sfida che chiaramente non riguarda gli uomini).

«Qui ci sarebbe da lavorare molto. Un po’ come è stato fatto con le quote rosa a lungo osteggiate. Anche a me non piacevano: e invece meno male che ci sono perché ora nei Cda ci sono le consigliere ed è una cosa molto buona. Anche se poi mi chiedo: quanti amministratori delegati ci sono? E il campo si potrebbe allargare: quante direttrici ci sono nei quotidiani? E potrei andare avanti…».

«Non lascerei mai il lavoro per i figli»

Caterina Balivo ha condiviso la sua prospettiva sull’equilibrio tra lavoro e famiglia, sottolineando l’importanza di non dover sacrificare la propria carriera per prendersi cura dei figli. «Io non lascerei mai il lavoro per i figli, pur amandoli moltissimo. Durante il Covid ho fatto io un passo indietro, e sono rimasta a casa per tenere gli equilibri familiari e quando sono tornata al lavoro è stato complicato», ha rivelato.

La sua esperienza personale è stata influenzata dalle storie di donne vicine a lei. Caterina ha citato il caso di una sua amica, Margherita, madre single e fuori sede, che ha potuto continuare la sua carriera grazie alla presenza di un asilo all’interno dell’ospedale dove lavora. Questa soluzione le ha permesso di conciliare il lavoro con la genitorialità in modo efficace. Ma si tratta di un privilegio assai raro. Caterina ha sottolineato l’importanza di avere accesso a servizi di assistenza all’infanzia affidabili e accessibili, come gli asili nido e le scuole dell’infanzia.

Caterina Balivo e il rapporto con i suoi figli

Affrontare contemporaneamente le sfide del lavoro, della gestione della casa e della famiglia rappresenta una vera e propria impresa, soprattutto considerando che spesso il carico maggiore ricade (come se fosse dovuto) sulle spalle delle madri. Caterina Balivo, che ha due figli, un maschio di 12 anni e una femmina di 7, si trova ad affrontare questa realtà complessa.

La conduttrice non solo si confronta con le pressioni professionali quotidiane, ma si impegna anche nell’educazione dei suoi figli, ponendo una particolare attenzione alla questione di genere e al gender gap. In un contesto sociale in cui le differenze di genere possono influenzare profondamente le opportunità e le aspirazioni di vita delle persone, Caterina cerca di educare i suoi figli in modo aperto e inclusivo.

L’obiettivo di Caterina è quello di preparare i suoi figli a diventare individui consapevoli e inclusivi, capaci di affrontare le sfide del mondo moderno con una mentalità aperta e rispettosa delle differenze. In questo modo, spera di contribuire a un futuro più equo e inclusivo per tutti, indipendentemente dal genere.

«Io rompo molto le scatole perché diventino persone per bene e possano fare il lavoro che amano. I miei figli mi vivono come donna indipendente, e di questo sono contenta. La bimba piange perché non la vado a prendere a scuola e io – senza sensi di colpa – le dico “Mamma lavora”. Se lei replica: “Allora tu preferisce il lavoro a me?”, le spiego che la mamma ha semplicemente orari diversi e non riesce ad essere fuori da scuola. Però se ci penso bene mi rendo conto che a lei, e solo a lei non al maschio, dico spesso “stai composta, non alzare la voce” come se culturalmente le donne dovessero starsene zitte, senza dare fastidio. E questo è sbagliato. Come è sbagliato che spesso tra noi donne non parliamo di soldi: dobbiamo cominciare a leggere di più le pagine economiche, o non riusciamo neppure a chiedere un aumento».

La mancata parità in tv secondo Caterina Balivo

Nel contesto televisivo, Caterina Balivo ha notato che la disparità di genere persiste ancora in alcuni ambiti. Non riesce a comprendere il motivo per cui le donne debbano essere escluse dalla conduzione di quiz e programmi simili, sottolineando che le capacità professionali non dipendono dal genere.

Caterina ha espresso gratitudine verso Andrea Salerno, direttore de La7, per averle dato l’opportunità di condurre un quiz, un’esperienza che ha vissuto con grande entusiasmo e soddisfazione. Tuttavia, ha evidenziato che nel mondo televisivo c’è ancora molto lavoro da fare per garantire una vera parità di genere. Ad esempio, ha osservato che nel suo programma il gruppo autoriale è prevalentemente maschile e che desidererebbe una maggiore presenza femminile.

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