Cosa è successo a Gianluca Monni? Il suo giallo è tristemente collegato alla vicenda di Stefano Masala: scopri perché
Cosa è successo a Gianluca Monni? E cosa c’entra la sua fidanzata dell’epoca? Il suo giallo è tristemente collegato a quello di Stefano Masala.
Tutto comincia da una lite: un gruppo di amici di Nule si reca a Orune per la festa Cortes Apertas; fra questi ci sono Paolo Enrico Pinna – 17 anni – e suo cugino Alberto Cubeddu, di anni 21. A un certo punto, durante la serata, una ragazza passa accanto al gruppo: è la fidanzata di Gianluca Monni.
Alla giovane vengono fatti pesanti apprezzamenti e da qui nasce un tremendo litigio: Pinna tira fuori la pistola, ma viene disarmato. Un gruppo di ragazzi originari di Orune picchia dunque quello di Nule, che è costretto a fuggire. La schermaglia verrà poi vendicata nel peggiore dei modi.
Sei mesi dopo – è l’8 maggio del 2015 – Gianluca Monni attende l’autobus che lo porta da Orune, alla scuola che frequentava a Nuoro. Poco distante da lui c’è Eleonora, la fidanzata a cui gli amici di Stefano Masala avevano rivolto pesanti apprezzamenti. Una macchina sfreccia loro accanto e un omicida, con il volto coperto, si affaccia e spara senza pietà. Chi è?
Cosa c’entra Stefano Masala?
La macchina da cui il killer di Gianluca Monni ha sparato viene ripresa dalle telecamere del Comune e per questo è possibile risalire al proprietario: è Marco Masala, padre di Stefano, oggi scomparso nel nulla. Da quel momento, né l’auto, né il ragazzo risultano rintracciabili: il mezzo era stato preso dal giovane per recarsi a una festa con i suoi amici.
Il 9 maggio, giorno successivo all’uccisione di Gianluca, qualcuno segnala una fitta colonna di fumo nero a una ventina di chilometri da Nule: a bruciare è proprio l’auto di Marco Masala; la macchina è stata data alle fiamme per cancellare prove compromettenti. Ma da quel momento, di Stefano non si sa più nulla.
Cosa è successo a Gianluca Monni? Parla la fidanzata Eleonora
Eleonora è la fidanzata di Gianluca Monni all’epoca del suo omicidio; la giovane – parlando di quel giorno – ricorda quanto segue: “La mattina dell’8 maggio 2015 avevo preso il pullman per andare a scuola. Due fermate dopo, dove di solito saliva Gianluca, il pullman si è fermato. Ho visto trambusto e molti ragazzi agitati, mi è stato spiegato che avevano sparato a Gianluca. Sono scesa e ho visto un lenzuolo bianco sopra un corpo”.
A questa testimonianza, poi, si aggiunge quella di Rita Gaddeo, madre di Gianluca. Unitamente alla fidanzata di suo figlio, la donna – in lacrime – ha riferito: “Mio figlio non ha mai avuto problemi con nessuno, solo con Paolo Enrico Pinna che nella sala da ballo, il giorno della festa, ha importunato la sua fidanzata e altre ragazze presenti. Gianluca ha difeso Eleonora. È lì che è iniziato tutto. Paolo Pinna è poi tornato con una pistola e l’ha puntata alla tempia di mio figlio”.
E ancora, la madre del giovane ucciso dice: “I suoi amici sono intervenuti, hanno disarmato Pinna e lo hanno buttato a terra, ma non conosco altri dettagli”. La donna, poi, ha spiegato che nei giorni successivi alla lite, Paolo e suo padre Roberto, si sono recati nella sua abitazione per chiarire le dinamiche del fatto.
Le parole di Rita Gaddeo: “Roberto Pinna è venuto a casa mia con suo figlio, ha cercato di fargli chiedere scusa, ma il suo obiettivo era un altro: riavere indietro la pistola di Paolo che gli amici di Gianluca gli avevano portato via”.