Cosa ha detto Francesca Pascale su Marta Fascina? L'ex compagna di Berlusconi ha parlato della donna che è rimasta con lui fino alla fine
Francesca Pascale ha avuto una lunga relazione con Silvio Berlusconi: ma cosa pensa dell’ultima compagna del leader di Forza Italia? L’attuale moglie di Paola Turci lancia una frecciatina a Marta Fascina…
Francesca Pascale e Silvio Berlusconi sono stati insieme circa 10 anni; la loro storia d’amore è iniziata nel 2010 ed è andata avanti serenamente, fino a che – di comune accordo – entrambi hanno deciso di prendere strade diverse. Alla fine della relazione con il noto leader politico, poi, la sua ex compagna era stata paparazzata con quella che poi è diventata sua moglie.
Dopo Berlusconi, infatti, Francesca Pascale ha iniziato una storia d’amore con la cantante Paola Turci. Il matrimonio è stato celebrato il 2 luglio del 2022; dopo la fine della relazione con Berlusconi, alcuni paparazzi hanno raggiunto l’ex compagna di lui con la nota artista, fotografandole insieme in barca.
Su quanto successo, Francesca ha le idee chiare: “Quelle foto sono state fatte da una persona di Forza Italia vicina all’area sovranista, che mi ha sempre particolarmente odiata”. Ma cosa c’entra Marta Fascina? L’ex compagna di Silvio Berlusconi ha lanciato una pesante frecciatina all’ultima fidanzata del leader di Forza Italia. Cosa ha detto?
Francesca Pascale lancia una frecciatina a Marta Fascina
Nello studio di Belve, chiacchierando con Francesca Fagnani, la Pascale ha lanciato una frecciatina a Marta Fascina, ultima compagna di Silvio Berlusconi. Parlando di lei e del rapporto con il premier, infatti, l’ex fidanzata di lui ha detto: ”Con me Berlusconi era lucido, certe sciocchezze non le ha mai fatte”.
A quali sciocchezze fa riferimento l’ex compagna del politico? Incalzata dalla conduttrice di Belve, poi, Francesca Pascale ha spiegato che non si sarebbe sposata con Berlusconi. Perché? Le sue parole: “Non ho mai sentito la voglia di sposarmi, anche perché poi magari mi sposava ed era finto e francamente piuttosto che finto, meglio niente”.