Federica Sciarelli come Serena Bortone, ecco cosa ha detto a Chi l'ha visto sul 25 aprile e perché non andrà in onda la prossima puntata
Federica Sciarelli si schiera come Serena Bortone. Quest’anno in televisione il dibattito sul 25 aprile è stato particolarmente acceso, tutto a seguito dello stop al monologo di Antonio Scurati proprio sulla festa della liberazione. Serena Bortone ha preso posizione su quanto accaduto e ha anche letto ciò che lo scrittore aveva preparato per la sua trasmissione Che Sarà, ma che non ha avuto l’opportunità di esporre.
Ieri sera un’altra celebre conduttrice di Rai Tre, Federica Sciarelli, ha aperto l’ultima puntata di Chi L’Ha Visto con un discorso significativo: «Buonasera a tutti voi e benvenuti a Chi L’Ha Visto. Noi anche stasera vi accompagniamo come sempre al giorno che verrà e oggi il giorno che verrà è davvero importantissimo. Domani infatti sarà la giornata della liberazione dal nazismo e dal fascismo. Allora rimanete qui con noi, perché poi alla fine di questa puntata vi potrò dare una buona liberazione».
Con queste parole, Sciarelli ha voluto evidenziare l’importanza del 25 aprile come giornata di liberazione dal nazismo e dal fascismo, invitando il pubblico a rimanere sintonizzato per seguire i contenuti della puntata. Il suo intervento ha aggiunto un ulteriore elemento di riflessione e consapevolezza sul significato storico e simbolico di questa ricorrenza, sottolineando l’importanza di commemorare e ricordare gli eventi che hanno segnato il passato per costruire un futuro migliore.
Federica Sciarelli: ecco cosa ha detto e perché salta la prossima puntata di Chi l’ha visto
Federica Sciarelli ha concluso la puntata di Chi l’ha visto del 24 aprile augurando la buona notte al suo pubblico e ricordando ancora una volta l’importanza della festa della liberazione: «Vi voglio dire prima di tutto che mercoledì prossimo non saremo in onda, perché è il primo maggio. Lo sapete che c’è il concertone che come sempre viene trasmesso su Rai Tre, ci vedremo la settimana dopo. Vi auguro una buona serata con Linea Notte, a presto e come promesso, buona liberazione a tutti voi che ci seguite».
Queste parole, intrise di buon senso e semplicità, non sembrano nulla di straordinario o degno di particolare attenzione, eppure, viste le tensioni che si respirano in alcuni ambienti televisivi, anche una semplice conduttrice che ricorda l’importanza del 25 aprile può suscitare discussioni. Frasi che in passato sarebbero state considerate ovvie, adesso sembrano persino coraggiose nel contesto attuale.
Il fatto che un gesto così semplice come ricordare una data storica importante come il 25 aprile possa essere oggetto di discussione e considerato coraggioso evidenzia la sensibilità del momento e la necessità di riflettere sul rispetto delle istituzioni e dei valori fondamentali della democrazia e della libertà di espressione. In un contesto mediatico dove certi argomenti possono diventare oggetto di controversia, l’affermazione di principi condivisi come la commemorazione della liberazione assume un significato ancora più rilevante.
Serena Bortone «Sono antifascista»
Serena Bortone, intanto, ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair in cui ha sottolineato e ribadito a gran voce di essere antifascista. Ecco le sue parole: «La mia formazione è stata molto legata ai valori della Resistenza, e quindi a quelli della Costituzione. L’antifascismo è fondamentale per qualunque cittadino italiano, è nel dna del nostro comune sentire».