Cosa vuol dire "cumbia", il termine utilizzato da Angelina Mango nella sua canzone La Noia? Il significato a seguire!
Angelina Mango ha vinto il Festival di Sanremo 2024 con il brano La Noia; la canzone è finita al centro dell’attenzione anche per una parola contenuta nel testo. Cosa vuol dire cumbia?
Nella sua canzone, Angelina Mango canta “È la cumbia della noia”. Ma cosa significa questo termine? Per saperne il significato bisogna volare fino in Colombia. Il brano di cui stiamo parlando è stato scritto da Madame, altra nota e giovane cantante italiana, ed è stato prodotto da Dardust.
A un certo punto del brano, la cantante de La Noia nomina questa fantomatica “cumbia”, ma cosa vuol dire? Questo termine ha persino una pagina interamente dedicata su Wikipedia. L’enciclopedia online ha dato spazio alla parola raccontandone le origini e le evoluzioni: si tratta di una musica popolare colombiana. QUI il link diretto.
Le radici della cumbia affondano nella metà del 500; potremmo quasi definirla una disciplina a sé, che unisce la danza al canto e alla musica in generale. Le origini sono trietniche, ovvero un agglomerato di comunità che si fondono per raggiungere un unico risultato. All’interno della cumbia, infatti, troviamo diverse influenze. Quali?
Cosa vuol dire cumbia?
La cumbia nominata da Angelina Mango nella canzone La Noia presenta diverse influenze di varie comunità: troviamo al suo interno le percussioni, tipiche della comunità nera, i flauti degli indigeni e le melodie e le coreografie degli spagnoli. Ma da dove arriva invece il nome? In questo senso c’è forse un po’ di confusione.
Secondo Narciso Garay, musicologo di Panama, cumbia deriva dal ballo africano cumbè; secondo Guillermo Abadia Morales – sempre musicologo – definisce il termine cumbia come una crasi della parola cumbacha. Ancora, poi, Fernando Ortiz Fernàned spiega che sostituendo la C con la K si ottiene la parola “tamburo”.
Ma quindi, cosa vuol dire cumbia? Il termine usato da Angelina Mango nel brano che ha trionfato a Sanremo ha raggiunto una sua ultima definizione nel 2006. Guillermo Carbó Ronderos ha riconosciuto che l’origine della parola derivi effettivamente dalla danza cumbè, che a sua volta arriva dalla lingua bantù.
Questo termine indica il ritmo e la danza tipica della Guinea Equatoriale. La certezza, comunque, a oggi è certamente una: il legame con la cumbiamba, ovvero una danza eseguita da uomini e donne nere in circolo, a piedi nudi, sulla sabbia, attorno a un falò. Quindi le origini sono indubbiamente africane.
Oggi, comunque, la cumbiamba è arrivata anche in altre zone, come il Perù, l’Argentina e il Cile. Da questa danza si arrivò alla cumbia – citata da Angelina Mango ne La Noia – quando venne superata la schiavitù con gruppi di neri, mulatti e zambos che si insediarono sulla costa dell’Atlantico.
Citazioni nella musica italiana
Angelina Mango, comunque, non è stata l’unica a citare la cumbia nella sua musica; i Tre Allegri Ragazzi Morti, ad esempio, hanno scritto una canzone dal titolo In questa grande città – La prima cumbia, dedicata proprio all’esotico ballo. Insieme a loro, nel brano, anche Jovanotti. Quest’ultimo, poi, per Celentano ha scritto il pezzo La cumbia che ti cambia.
Ma cosa c’entra la cumbia con la noia? Angelina Mango ci ha tenuto a spiegarlo; ecco le sue parole: “La noia non va combattuta: è tempo prezioso da dedicare a noi stessi. E nei momenti difficili, bisogna ballarci sopra”. Di seguito tutto il testo della sua canzone: