Amadeus lascia davvero la Rai per Discovery? Ecco la risposta di Roberto Sergio «Stanno danneggiando la Rai: tutto questo è inaccettabile»
La situazione attorno al presunto passaggio di Amadeus da Rai a Discovery è stata al centro del dibattito mediatico negli ultimi giorni, con una serie di retroscena, indiscrezioni e dichiarazioni che hanno alimentato le speculazioni. Tuttavia, adesso, Roberto Sergio, l’Amministratore Delegato della Rai, ha rotto il silenzio e ha espresso il parere dell’Azienda di Servizio Pubblico sulla questione.
Secondo quanto riportato da AdnKronos, Sergio ha definito le notizie rilasciate negli ultimi giorni come false, sottolineando che tali speculazioni danneggiano l’immagine dell’azienda Rai e che questa situazione è del tutto inaccettabile. Le sue parole sono state chiare: «Una infinità di false notizie, riferite al contratto di Amadeus, anche attraverso autorevoli testate, stanno danneggiando l’Azienda Rai. Tutto questo è inaccettabile».
Amadeus lascia davvero la Rai e passa a Discovery?
Questa dichiarazione sembra indicare che, secondo la Rai, le voci su un possibile passaggio di Amadeus a Discovery non hanno fondamento. Tuttavia, il clima a Viale Mazzini è tutt’altro che sereno, con tensioni tra il conduttore di “Affari Tuoi” e i vertici aziendali. Inoltre, i dipendenti Rai hanno deciso di esprimere la propria posizione attraverso il sindacato, schierandosi contro Roberto Sergio e il Direttore Generale Giampaolo Rossi.
Il possibile addio di Amadeus potrebbe rappresentare un duro colpo per la Rai, con possibili ripercussioni sugli ascolti e sui conti dell’azienda. L’eventuale passaggio a una rete concorrente preoccupa i dipendenti Rai, che vedono questa mossa come una conseguenza delle decisioni dei vertici aziendali. La delusione di Amadeus per l’impossibilità di innovare e le pressioni per favorire personaggi vicini alla presidente del Consiglio sembrano essere tra le motivazioni dietro questa possibile decisione.
Il comunicato dei giornalisti Rai
Inoltre, l’attacco dei giornalisti Rai che definiscono l’azienda come “Megafono del Governo” è una conseguenza dell’approvazione di una norma che permette ai rappresentanti del governo di intervenire nei talk show senza vincoli di tempo e senza contraddittorio, un fatto che ha sollevato preoccupazioni sulla libertà di informazione e sul ruolo dell’azienda pubblica.
Ecco il comunicato integrale:
«La maggioranza di governo ha deciso di trasformare la Rai nel proprio megafono. Lo ha fatto attraverso la Commissione di Vigilanza che ha approvato una norma che consente ai rappresentanti del governo di parlare nei talk senza vincoli di tempo e senza contraddittorio. Non solo, Rainews24 potrà trasmettere integralmente i comizi politici, senza alcuna mediazione giornalistica, preceduti solamente da una sigla.
Questa non è la nostra idea di servizio pubblico, dove al centro c’è il lavoro delle giornaliste e dei giornalisti che fanno domande (anche scomode) verificano quanto viene detto, fanno notare incongruenze. Per questo gentili telespettatori vi informiamo che siamo pronti a mobilitarci per garantire a voi un’informazione indipendente, equilibrata e plurale.
Comunicato sindacale Usigrai»