Rocco Siffredi parla della sua dipendenza dal sesso e del rapporto con la moglie Rosa Caracciolo e Moana Pozzi
Rocco Siffredi, icona del mondo dell’intrattenimento per adulti e reduce dal successo straordinario della serie Supersex, ha affrontato apertamente il tema della sua dipendenza sessuale, sottolineando il ruolo cruciale giocato da sua moglie nel superare questa sfida. In un’intervista, ha rivelato di aver imparato a controllare i suoi impulsi grazie al sostegno e alla saggezza della sua compagna.
Siffredi ha spiegato che la sua dipendenza sessuale è perdurata per ben 15 anni, durante i quali l’incapacità di trattenersi era una costante presenza nella sua vita. Questa dipendenza, ha confessato, non faceva distinzione di genere o orientamento sessuale: qualsiasi individuo incontrato nel corso della giornata poteva scatenare in lui il desiderio incontrollabile di fare sesso. Ha descritto questa lotta interna come un conflitto tra due personalità, una delle quali desiderava autolesionarsi.
Il sostegno determinante è giunto dalla moglie di Siffredi che ha riconosciuto la gravità della situazione e ha incoraggiato il marito a cercare aiuto. Il suo semplice ma potente monito – «Rocco, hai bisogno di aiuto» – ha segnato l’inizio del percorso di guarigione di Siffredi. Il riconoscimento della dipendenza e l’intervento tempestivo della moglie hanno svolto un ruolo fondamentale nel permettere a Siffredi di affrontare il suo problema e superarlo.
Il rapporto con la moglie Rózsa Tassic
Rocco Siffredi riflette apertamente sul rapporto intimo e profondo con la moglie, Rosa Caracciolo, con cui sta insieme da ben 30 anni e da cui ha avuto due figli, Lorenzo e Leonardo. Descrive il loro legame come autentico e solidale, lontano dalle dinamiche superficiali di molte famiglie nel mondo dello spettacolo. Il loro legame, intessuto attraverso tre decenni di alti e bassi, si è rivelato un pilastro fondamentale nella sua vita.
«Siamo molto uniti, non siamo famiglia fake ma una famiglia vera. Se mia moglie dovesse improvvisamente guardarmi con occhi diversi e decidere di non amarmi più per un altro uomo penso che morirei, sono 30 anni che stiamo insieme».
Dopo aver abbandonato l’industria cinematografica per adulti il loro rapporto (soprattutto sessuale) è molto migliorato. Ecco cosa dichiara Rocco:
«Da quando ho abbandonato il set il sesso tra di noi è molto più bello. Rozsa mi dice sempre: ‘Rocco come sei diverso da quando hai smesso di recitare. Stare tutto il giorno su un set di un film porno, tornare a casa e fare il marito era mentalmente molto difficile. Non è facile per una donna aspettare a casa un marito che fa il pornoattore, mia moglie è stata davvero unica».
Con Moana Pozzi nessuna intesa sessuale
Parlando di Moana Pozzi, una figura iconica del mondo del cinema per adulti, Siffredi offre una visione intima e complessa della loro relazione. La descrive come una donna di grande forza e classe, sottolineando che non la considerava solo una pornostar, ma una persona con profonde emozioni e segreti. Rivela che entrambi condividevano un senso di tristezza interiore: lui per la perdita della madre e lei per un mistero non specificato.
«Era una donna fortissima e di gran classe, ma non l’ho mai vista come una pornostar. Aveva la melanconia di una ragazza triste dentro, io ero infelice per la perdita di mia madre mentre lei nascondeva un altro segreto».
L’attore smentisce categoricamente eventuali approcci sessuali al di fuori del set con Moana Pozzi, sottolineando che la loro relazione era più simile a quella tra fratelli. Trascorrevano molto tempo a parlare e confidarsi, piuttosto che a impegnarsi in attività sessuali non professionali.
«Non ci siamo mai presi sessualmente. So che sembrerà strano ma la vedevo come una sorella, passavamo molto tempo a parlare e a confidarci».
Attraverso questa narrazione, emerge un ritratto più complesso e umano di Rocco Siffredi, lontano dagli stereotipi e dai giudizi superficiali. La sua testimonianza rivela la profondità delle sue relazioni e la complessità della sua esperienza nel mondo del cinema per adulti, offrendo una prospettiva unica sulle persone e gli eventi che hanno plasmato la sua vita.