In che senso Giulia De Lellis insegnerà alla Bocconi? «Io che arrivo dal niente ce l’ho fatta »

Giulia De Lellis cosa e quando insegnerà alla Bocconi? Ecco cosa ha dichiarato l'influencer e come è diventata così famosa

Recentemente, Giulia De Lellis ha intrapreso un nuovo percorso imprenditoriale lanciando il brand di prodotti per la pelle, dal nome Audrer, che ha riscosso un notevole successo sul mercato; questo successo ha attirato l’attenzione della SDA Bocconi School of Management, che ha deciso di invitarla come ospite speciale al master in Fashion, Experience & Design Management previsto per il prossimo marzo.

In occasione di questo evento, Giulia De Lellis ha concesso un’intervista approfondita al Corriere della Sera, in cui ha condiviso dettagli sulla sua vita, il suo lavoro e i segreti del successo nel mondo dell’influencer marketing.

Durante l’intervista, Giulia ha riflettuto sul suo percorso personale e professionale, condividendo le sfide e le gioie che ha affrontato nel costruire la sua carriera di influencer e imprenditrice. Ha parlato dell’importanza di essere autentici e genuini nel rapporto con i propri follower, sottolineando l’importanza di trasmettere fiducia e credibilità attraverso i propri contenuti.

Giulia De Lellis come ha fatto a diventare famosa?

Giulia De Lellis ha discusso dei pilastri del successo nel mondo dell’influencer marketing, evidenziando l’importanza di avere una visione chiara, una strategia di branding solida e una costante ricerca di innovazione e qualità nei propri prodotti o servizi. Ha sottolineato l’importanza di mantenere un rapporto autentico con il proprio pubblico, ascoltando i feedback e adattandosi alle esigenze dei propri follower.

Inoltre, Giulia ha condiviso la sua esperienza nel lancio del marchio Audrer, raccontando i retroscena del processo creativo e le sfide incontrate lungo il percorso. Ha evidenziato l’importanza di perseverare e credere nel proprio progetto, nonostante le difficoltà incontrate lungo il cammino.

Nell’intervista, Giulia ha trasmesso un messaggio di determinazione e passione, ispirando i lettori a perseguire i propri sogni con impegno e dedizione. La sua esperienza di successo nel mondo dell’influencer marketing e dell’imprenditoria ha dimostrato il potere della determinazione e della creatività nel raggiungere obiettivi ambiziosi.

«Servono preparazione, fantasia, un pizzico di fortuna – dice Giulia De Lellis. Io ho un mio modo di comunicare: diretto, schietto. Non è che faccio un post e guadagno: penso ai claim, al set, decido come fare le foto, la musica. I dettagli fanno parecchio. Gli account li seguo io. Al di là del mio ruolo in prima persona, oggi ho allargato l’attività a una piccola agenzia di comunicazione: ci sono aziende a cui faccio consulenza, ad esempio brand storici che però faticano ad arrivare ai più giovani. Preparo con loro una strategia, consiglio come secondo me il messaggio va svecchiato».

Cosa insegnerà alla Bocconi?

Parlando della sua esperienza universitaria e di ciò che intende portare alla Bocconi, Giulia De Lellis ha espresso il desiderio di completare la sua laurea, una meta che si propone di raggiungere. Con determinazione, ha dichiarato di essere consapevole del proprio obiettivo e intenzionata a perseguirlo.

Nonostante non sia un’insegnante accademica, Giulia ha chiarito che il suo ruolo sarà quello di condividere la sua esperienza imprenditoriale e aziendale con gli studenti. Vorrebbe essere una fonte di ispirazione e motivazione per coloro che incontrerà durante il master, incoraggiandoli a credere nelle proprie capacità e a perseguire i propri obiettivi. Giulia ha sottolineato che, nonostante il successo raggiunto, riconosce l’importanza continua di imparare e crescere, evidenziando che nel percorso verso il successo ci sono sempre nuove lezioni da apprendere.

«La laurea mi manca e vorrei tornare a studiare per prenderla. Ho 28 anni: so che lo farò. Non sono ovviamente una prof, sarò lì per raccontare un’azienda. E, perché no, anche per motivare chi ho davanti: io che arrivo dal niente ce l’ho fatta. Chiaramente c’è sempre da imparare».

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