Rocco Siffredi famiglia d’origine: chi sono i suoi genitori e i suoi fratelli? Chi è il fratellastro che in Supersex è Adriano Giannini

Il pornodivo Rocco Siffredi racconta in Supersex chi è il fratello Tommaso, interpretato da Adriano Giannini

Rocco Siffredi, pornodivo a livello internazionale, è originario da una cittadina abruzzese. Sapete chi sono i suoi genitori e i suoi fratelli? Chi è il fratellastro che in Supersex è interpretato da Adriano Giannini? Scopriamo di seguito tutti i dettagli sulla famiglia della star del porno!

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Nato a Ortona, nella provincia di Chieti, il 4 maggio 1964, sotto il segno zodiacale del Toro, Rocco Siffredi ha 60 anni. Registrato all’anagrafe con il cognome Tano, Rocco è famoso come pornodivo a livello internazionale. Originario da una cittadina abruzzese, Rocco Siffredi proviene da una famiglia numerosa e, dopo aver raggiunto il fratello a Parigi, per lui si sono aperte le porte del mondo dello spettacolo a luci rosse. Scopriamo di seguito tutto ciò che riguarda la famiglia d’origine di Rocco Siffredi!

Famiglia d’origine di Rocco Siffredi

Cresciuto fino all’età di sedici anni con la sua famiglia a Ortona, la cittadina abruzzese che gli ha dato i natali, Rocco Siffredi ha deciso di raggiungere nel 1982 il fratello Tommaso a Parigi. Tommaso Tano, maggiore di lui di alcuni anni, aveva avviato un ristorante nella capitale francese, per cui Rocco ha iniziato a lavorare con lui.

Due anni dopo, nel 1984, Rocco ha conosciuto il mondo che gli avrebbe cambiato la vita per sempre, facendolo diventare famoso in tutto il mondo. In un locale a luci rosse parigino, infatti, Siffredi ha incontrato Gabriel Pontello, protagonista e produttore porno celebre negli anni Ottanta che gli ha presentato la possibilità di entrare nel cast del suo primo film pornografico: Belle d’amour.

Chi sono i genitori di Rocco Siffredi?

Rocco Siffredi è il penultimogenito di sei figli, una femmina e cinque maschi. Il papà di Rocco, Gennaro Tano, lavorava come carpentiere, mentre la madre Carmela era casalinga e si occupava della famiglia. Sia papà Gennaro sia mamma Carmela hanno fin da subito accettato la carriera da pornodivo del figlio, incuranti dei moltissimi pregiudigi sorti nel contesto cittadino in cui vivevano.

Entrambi i genitori del pornodivo sono morti, la mamma a causa di cirrosi epatica, come Rocco stesso ha svelato nel corso di un’intervista al Corriere della Sera.

Chi sono i fratelli di Rocco Siffredi?

Come dicevamo, Rocco Siffredi è il quinto figlio della famiglia Tano. Mirella Tano e Antonio Tano vivono ancora a Ortona, mentre Giorgio Tano e Tommaso Tano si sono trasferiti a Parigi, dove ancora abitano. Il sesto fratello, Claudio, è morto quando aveva dodici anni a causa di una crisi epilettica. Proprio a causa di questa scomparsa improvvisa, la mamma di Rocco ha vissuto un periodo di depressione, da cui non si è più ripresa.

Tutti i quattro fratelli rimasti di Rocco Siffredi vivono una vita piuttosto riservata, molto lontani dai riflettori. I rapporti familiari dell’attore con loro, negli anni, hanno avuto alti e bassi, poichè sembrerebbe che uno di loro avrebbe disapprovato la sua professione nel mondo del porno, anche se Rocco ha sempre dichiarato di rimanere indifferente al loro parere, avendo avuto l’approvazione dei suoi genitori.

Chi è il fratellastro che in Supersex è interpretato da Adriano Giannini?

Con il fratello maggiore Tommaso, invece, presente come personaggio nella serie Netflix Supersex, Rocco Siffredi è rimasto particolarmente legato. A Interpretare Tommaso in Supersex, la serie televisiva firmata Netflix, è Adriano Giannini.

Figlio d’arte degli attori Giancarlo Giannini e Livia Giampalmo, Adriano Giannini è nato a Roma nel 1971. Nonostante vanti di una ricca carriera nel mondo del cinema, Adriano ha definito l’interpretazione di Tommaso in Superserx come una delle più difficili della sua carriera, confessando: “Interpretare Tommaso mi intimidiva: è un “senza pelle” che annusa il precipizio e si lascia cadere”. 

Giannini ha poi proseguito: “Non esagero: questo è il ruolo più difficile e complesso della mia carriera”. E ancora: “All’inizio ero intimidito da Tommaso, uno che sta all’incrocio tra Macbeth e Amleto. Un selvaggio “senza pelle” con picchi bipolari. Un figlio di nessuno segnato dal dramma dell’abbandono. Uno che annusa il precipizio in cui sta per cadere e si lascia andare, un debole che sa come far soffrire gli altri e ha messo il silenziatore alla morale. La sua instabilità nasce dal non-amore. Per questo in fondo è un personaggio interessante”.

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