Cruciani critica Roma e i romani, ecco cosa ha detto «Uno è tollerabile, di più sono il terzo mondo»

Cosa ha detto Giuseppe Cruciani su Roma e i romani? La replica di Maurizio Battista e perché in realtà hanno torto entrambi

Maurizio Battista ha condiviso su Instagram una parte di un’intervista rilasciata da Giuseppe Cruciani al podcast “De Core”, condotto da Alessandro Pieravanti e Danilo da Fiumicino, accendendo la miccia della nuova polemica del giorno.

Nel video, uno dei conduttori chiede a Cruciani: «Roma è una città ‘de core’?». E il giornalista risponde senza mezzi termini: «È una città che non sopporto. La paragono a Nuova Delhi, a Bombay, Calcutta, queste città caotiche dove ogni volta che vado voglio scappare a gambe levate. Vedo auto in seconda, terza, quarta fila. Cose allucinanti. Io sono per le cose drastiche, proprio l’abbattimento di queste macchine».

Cosa ha detto Cruciani su Roma e i romani?

Fino a questo punto, le opinioni di Cruciani sulla sua città sembrano essere un’espressione personale. Tuttavia, le parole successive, più forti, coinvolgono anche i romani: «25 anni di Milano mi hanno abituato all’ordine più assoluto. Milano non è ‘de core’, è niente, ma l’anonimato mi piace più del ‘core’. Il fatto di essere in un posto che non ha un timbro, il dialetto, la romanità. Il concentrato di romanità l’ho sempre trovato insopportabile, è una cosa terribile. Il romano preso da solo è un romano, due o tre romani insieme ti danno l’idea di terzo mondo»

La reazione di Maurizio Battista alle parole di Cruciani

Nonostante l’irriverenza di Cruciani, i conduttori del podcast hanno reagito ridendo alle sue dichiarazioni. Maurizio Battista, invece, non si trattiene:

«Onestamente, a prescindere dal rispetto per tutto e tutti, l’intervista a Cruciani non mi ha entusiasmato, per il semplice fatto che dice delle cose terribili. Perché dovremmo accettarle? Una città ti può piacere o non piacere, ci puoi stare o non ci puoi stare, ma non mi sembra giusto dire quel tipo di cose su una città che è comunque la terza città d’Europa, è una capitale. Lui fa l’esempio di Milano, che in proporzione è molto più piccola. Magari avranno più senso civico di noi, chi lo nega, però sono anche molti di meno. Sentire quelle offese da Cruciani non mi piace, ma è un pensiero. Uno può dire quello che vuole nella vita, ma sempre con rispetto per gli altri. Caro Cruciani, noi ci viviamo a Roma».

E in questo caso è quasi impossibile prendere del buono sia da una parte che dall’altra. Cruciani con le sue dichiarazioni sui romani pecca di pressapochismo, superficialità e stereotipo facile. Mentre Maurizio Battista cerca il benaltrismo semplice, giustificando l’ingiustificabile gestione – appunto – della terza città d’Europa.

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