Giovanna Pedretti, chi è la ristoratrice della recensione? Cosa è successo? Tutta la storia completa

Cosa è successo a Giovanna Pedretti? Perché la donna era famosa? La sua storia ha scosso profondamente l'Italia nelle ultime ore.

La vicenda di Giovanna Pedretti ha dell’incredibile e purtroppo in accezione negativa: la donna era una ristoratrice, titolare della pizzeria Le Vignole a Sant’Angelo Lodigiano, nella provincia di Lodi. Negli ultimi giorni è diventata famosa per due eventi che hanno scosso l’Italia.

Qualche giorno fa il nome di Giovanna Pedretti è diventato noto per una presunta recensione fatta da un cliente del ristorante; quest’ultimo lamentava il fatto di aver dovuto consumare la sua pizza vicino a un tavolo di due ragazzi gay e alla presenza di un ragazzo con disabilità che mangiava con difficoltà.

La recensione, tuttavia, si complimentava anche con la pizzeria della signora Pedretti in quanto la pizza fosse “eccellente” e il dolce “ottimo”. A far scalpore – oltre all’atroce e becero commento del presunto cliente – era stata la risposta di Giovanna stessa, che non aveva ovviamente gradito le parole del consumatore.

La ristoratrice, infatti, alla presunta recensione aveva risposto con toni perentori e decisi, allontanando anche in futuro il cliente dalla sua pizzeria. Con queste parole, infatti, lo aveva congedato sperando di non vederlo più nel suo locale: “A fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto, credo che il nostro locale non faccia per lei. Noi non selezioniamo i clienti in base ai loro gusti sessuali, men che meno sulla disabilità”.

Cosa è successo a Giovanna Pedretti?

Ora però la storia si ribalta: la risposta di Giovanna Pedretti alla recensione del suo cliente ha fatto rapidamente il giro del web, venendo osannata da molti, ma anche discussa da altrettanti. Perché? Secondo alcuni – fra cui Selvaggia Lucarelli e il suo compagno Lorenzo Biagiarelli – la recensione in questione sarebbe stata del tutto fasulla.

La giornalista ha avviato un’inchiesta per capire se le parole usate dal presunto cliente di Giovanna fossero state realmente scritte oppure no; a seguire, poi, anche giornali come Repubblica, il Corriere della Sera e persino Rai Tre sono intervenuti sulla questione, additando la ristoratrice come finta eroina del popolo.

Il commento apparso per recensire il ristorante, in effetti, presentava qualche incongruenza nella grandezza del testo, nella sua nitidezza e via dicendo. Un giornalista della Rai ha raggiunto Giovanna Pedretti per interrogarla su quanto successo con la presunta recensione e la donna ha negato categoricamente di essere coinvolta direttamente, raccontando – piuttosto – di essere forse finita in un tranello. Di seguito il servizio:

La morte della ristoratrice

Dopo il boom mediatico del caso di Giovanna Pedretti e del suo ristorante Le Vignole, ieri sera – 14 gennaio 2024 – una terribile notizia è tornata a scuotere l’Italia: il corpo della donna è stato ritrovato nel fiume Lambro, recuperato dai Carabinieri e dai Vigili del Fuoco. La vicenda è passata ora nelle mani della Procura di Lodi. La ristoratrice – 59 anni – lascia un marito e una figlia. Insieme al compagno gestiva il ristorante divenuto pietra dello scandalo di questa triste storia.

Al momento, tuttavia, non c’è alcuna ipotesi di reato: il gesto di Giovanna sembrerebbe essere volontario, come spiegato da alcuni fonti investigative raggiunte da FanPage.it. Nonostante tutto, però, nessuna ipotesi resta esclusa. Il marito della ristoratrice si sarebbe accorto della sua assenza durante la mattinata di ieri, appunto il 14 gennaio 2024, notando dalle telecamere di sicurezza che la titolare de Le Vignole si era allontanata da casa alle 4:00 del mattino, senza aver più dato notizie.

Dopo aver allertato i Carabinieri, dalle 14:00 circa sono scattate le ricerche e il corpo senza vita di Giovanna Pedretti è stato ritrovato, come accennato, nel fiume Lambro. Dopo la tragica notizia, diverse personalità del mondo dello spettacolo e tantissimi utenti dei social si sono espressi in merito, non nascondendo un certo dolore nell’apprendere della scomparsa.

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