Andrea Maestrelli e il dramma del padre morto a soli 48 anni: ecco cosa è successo

Cosa è successo al padre di Andrea Maestrelli? L'ex concorrente del Grande Fratello ricorda il suo terribile lutto come fosse ieri

Andrea Maestrelli è conosciuto dal grande pubblico per essere un ex concorrente del Grande Fratello, nonché figlio e nipote d’arte. Suo padre e suo nonno sono entrambi morti; il primo dei due – inoltre – quando era ancora molto giovane. Cosa gli è successo?

Il padre di Andrea – Maurizio Maestrelli – è morto a soli 48 anni a causa di una brutta malattia. Durante la sua permanenza al Grande Fratello, il calciatore lo ha ricordato commuovendosi non poco. Maestrelli Senior era sposato con Monia Materazzi, il cui cognome ricorda due famosi personaggi: stiamo parlando di Marco e Matteo Materazzi.

 

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Maurizio Maestrelli, padre di Andrea, aveva realizzato finalmente il suo sogno di metter su famiglia con la nascita dei suoi figli: oltre all’ex gieffino, infatti, c’è anche suo fratello Alessio. Ma non è finita qui! Come dicevamo, oltre al padre, anche il nonno dell’ex concorrente del Grande Fratello era noto al grande pubblico!

Il nonno di Andrea Maestrelli era infatti Tommaso Maestrelli, un noto allenatore di calcio, precisamente della Lazio, squadra che ancora oggi tifa suo nipote. Il padre del ragazzo, invece, aveva un fratello gemello, Massimo: insieme i due bimbi erano diventati mascotte del team allenato dal loro padre.

Cosa è successo al padre di Andrea Maestrelli?

Cosa sappiamo del padre di Andrea Maestrelli? Maurizio ha lavorato per un breve periodo come procuratore sportivo e successivamente è divenuto poi un broker assicurativo. La sua vita, però, è finita il 28 novembre del 2011 a causa di un male incurabile diagnosticato solamente due anni prima.

 

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Durante il percorso al Grande Fratello, Andrea ha ricordato così suo padre: “Papà era un angelo sulla terra. Era una persona buona, generosa, non legato alle cose materiali. Certe cose che mi ha insegnato da piccolo mi si sono ramificate dentro. Come quando ero piccolo e tornavo da scuola e mi diceva: ‘da quant’è che non chiami i tuoi amici a pranzo? Chiamali, Devi coltivare i rapporti di amicizia, è importante’. Papà era un’anima pura”.

Sulla morte del padre, poi, l’ex gieffino ha aggiunto: “Volevo essere trattato come tutti gli altri. A me dispiaceva che io tornavo a casa, mio fratello aveva 8 anni. Lui non capiva la situazione. Mia mamma stava lì ed io non potevo mettermi a piangere con mia mamma per una perdita quando già lei stava male. Io ero così a 13 anni, ma sono dovuto diventare così da un giorno all’altro […] È una mancanza mia e ci sarà per sempre”.

Chi era il nonno?

Tommaso Arturo Renzo Maestrelli è stato un allenatore di calcio, dirigente sportivo e calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Fu il tecnico della Lazio che vinse il suo primo scudetto nella stagione 1973-1974. Morì a Roma il 2 dicembre 1976, in seguito alle complicanze di un tumore al fegato.

La moglie del nonno di Andrea Maestrelli si chiamava Angela Barberini. La donna è morta nel 2014. Assieme a Tommaso, l’ex allenatore della Lazio, ebbe quattro figli: Patrizia Maria (1949-1999), Tiziana (1953-2022) e i due gemelli Massimo (1963) e Maurizio (1963-2011). Questi ultimi due vennero ribattezzati simpaticamente dai tifosi laziali I due ragazzini terribili.

Prima di diventare allenatore, Tommaso Maestrelli era stato anche un buon giocatore nel ruolo da centrocampista. Da ragazzo, a seguito del padre impiegato alle Ferrovie dello Stato si spostò in varie città fino a quando, tredicenne, si stabilizzò con la famiglia a Bari. Il nonno di Andrea era un grande amante dello sport: questo lo portò a fare un provino con i Pulcini del Bari e  fu subito preso.

Nelle giovanili baresi lo soprannominarono il toscanino per via dell’accento. Finita la gavetta, poi, nell’estate 1938, all’età di 16 anni, entro in prima squadra grazie all’allenatore ungherese Giuseppe Ging che lo fece esordire con il Milan il 26 febbraio a Milano.

Nel campionato successivo, invece, Maestrelli giocò da titolare le ultime cinque partite, contribuendo al raggiungimento della salvezza per la sua squadra con il suo primo gol in massima serie, nell’ultima partita di campionato contro la Fiorentina. Tommaso Maestrelli restò al Bari fino al 1949, anche se nel frattempo fu chiamato a prestare servizio militare.

Dopo una carriera da calciatore nel 1953, Maestrelli ha iniziato ad allenare. La sua prima squadra Lucca, poi Bari, Reggina e Foggia. Il suo ricordo è legato indelebilmente alla Lazio, dove resterà fino al 1976, anno della sua morte, a soli 54 anni, dopo aver combattuto a lungo con un tumore.

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