A quanto ammonta il patrimonio di Silvio Berlusconi? Oggi le sue meravigliose ville sono in vendita: ecco cosa c'è da sapere
Silvio Berlusconi è morto nel giugno del 2023 a 86 anni; ancora oggi si parla della sua eredità e del suo patrimonio stellare. Proprio di recente i familiari hanno potuto mettere le mani sul tesoro del loro compianto e oggi in vendita ci sono le sue meravigliose ville…
Silvio Berlusconi – nato a Milano il 29 settembre del 1936 e morto nello stesso luogo il 12 giugno del 2023 – è stato Presidente del Consiglio per ben quattro volte. La sua carriera politica è arrivata a seguito della sua fortunatissima carriera da imprenditore. Era conosciuto come il Cavaliere, poiché – nel 1977 – ha ricevuto l’ordine al merito del lavoro a cui ha dovuto poi rinunciare per via di una condanna penale risalente al 2014.
Nel luglio del 2023 è stato aperto il suo testamento, che comprende ovviamente tutte le ultime volontà del famoso Cavaliere. Come è stata spartita l’eredità miliardaria di Berlusconi? Anche Marta Fascina, la sua ultima compagna, è stata inserita nel documento ufficiale. Oltre ai beni materiali, poi, ai figli spetteranno anche le quote delle azioni che Silvio ha comprato negli anni. Il testamento dell’ex Premier era in una busta datata Arcore, 19 gennaio 2022.
Il documento ufficiale inizia così: “Cari Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue. Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà”. Dalle ultime indiscrezioi è emerso che il lascito di Silvio Berlusconi alla sua ultima compagna Marta verrà saldato in tre o quattro tranche. La decisione – a quanto pare – è stata presa all’unanimità da tutti e cinque i figli del noto imprenditore.
Quanto vale il patrimonio di Silvio Berlusconi?
La morte di Silvio Berlusconi ha scatenato la curiosità del grande pubblico in merito alla sua cospicua eredità: come sappiamo, il testamento del leader di Forza Italia è attualmente nelle mani del notaio Arrigo Roveda, del famoso studio RLCD di Milano. Proprio in questo documento sono contenute tutte le ultime volontà di Silvio, morto il 12 giugno del 2023.
La liquidità totale – stando alle indiscrezioni del Corriere della Sera – dovrebbe aggirarsi intorno a circa 1,3 miliardi dei quattro totali posseduti da Berlusconi; il patrimonio infatti, verrà suddiviso fra i figli al 33% poiché questo prevede la legge per chi non ha coniuge, ma più di un erede. Il calcolo, ovviamente, viene fatto anche in base alle partecipazioni azionarie e agli immobili. Le opere d’arte e i beni non registrati sono ovviamente fuori da questa complessiva valutazione.
La spartizione fra gli eredi
Come sappiamo, Silvio Berlusconi ha destinato il 61% delle Holding Italiana Prima, Seconda, Terza e Ottava ai suoi cinque figli: Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi. Il controllo di Mediaset rimarrà invece dei due eredi maggiori, quelli nati dal matrimonio con Carla Elvira Dall’Oglio. Il noto politico, però, ha anche fatto in modo tale che il suo lascito non sia motivo di litigio o di spaccature in famiglia.
Secondo questa decisione, quindi, le decisioni straordinarie si potranno prendere solamente con la maggioranza qualificata dell’85%, anche se alcune fonti suggeriscono che Berlusconi – per ciò che riguarda la sua eredità – abbia chiesto addirittura l’unanimità. Questo vuol dire che, chiunque provi a comprare le aziende appartenute al compagno di Marta Fascina, dovrà per forza ottenere il benestare di tutti i figli.
Per le decisioni strategiche, invece, l’ex Premier potrebbe aver fissato un quorum molto alto: oltre alla televisione, infatti, fanno parte dell’eredità anche tutte le proprietà e le azioni appartenute a Silvio. Il Corriere della Sera ha rivelato i dettagli dei termini del testamento di Berlusconi: il fondatore deteneva il 61%. Il 40% sarà assegnato in automatico ai figli, che ne ricevono una quota dell’8% a testa. Marina e Pier Silvio hanno quindi il 16% ciascuno. Mentre gli altri tre – Barbara, Eleonora e Luigi – hanno il 46% e quindi la maggioranza relativa.
Quanto valgono le ville del leader di Forza Italia?
A sette mesi dalla morte di Silvio Berlusconi, i suoi cinque figli cominciano a parlare del destino degli immobili del leader di Forza Italia ormai scomparso. Secondo quanto emerso da Il Sole 24 Ore, il valore complessivo delle ville e delle abitazioni del defunto si aggira attorno ai 700-800 milioni di euro. Questa cifra – secondo il noto giornale – sarebbe da spartire in parti uguali fra tutti gli eredi di Berlusconi, che vogliono mettere in vendita quasi tutto il patrimonio immobiliare del padre.
Fra le ville in vendita troviamo Villa Certosa a Porto Rotondo, che varrebbe circa 300 milioni di euro. Ancora, poi, Villa Grande, l’ultima abitazione romana acquistata dal famoso regista Franco Zeffirelli. Dalle operazioni di vendita, però, sarebbe esclusa Villa San Martino ad Arcore e probabilmente anche Villa Belvedere a Macherio, dove per tanto tempo ha risieduto l’ex moglie di Silvio Berlusconi, Veronica Lario. Fra gli immobili troviamo anche Villa Gernetto a Lesmo, nella provincia di Monza e Brianza.
Proprio in questo luogo si sono tenute le finte nozze con Marta Fascina, nel marzo del 2022. Ancora, poi, sempre qui il Cavaliere avrebbe voluto istituire la sede de l’Università della Libertà, una scuola di pensiero liberale sognata appositamente per rilanciare la struttura. Questa villa, negli anni, è stata teatro di riunini di partito e campagne elettorali potentissime di Forza Italia, ma anche salotto per gli incontri con l’amico russo Vladimir Putin, Presidente della Russia, nonché ritrovo per i calciatori del Monza.
Gli spazi di Villa Gernetto sono immensi; l’abitazione – fra giardino, terrazzo e bosco – arriva a misurare 350mila metri quadrati: ha 60 camere da letto e addirittura un cinema a 80 posti. Il valore di questo meraviglioso luogo è di circa 44,8 milioni di euro. Questa cifra supera di gran lunga quella spesa da Berlusconi per acquistarla nel 2007. Nel tempo sono state altissime e tantissime le spese sostenute da Silvio per mantenere l’enorme magione: si parla di 17 milioni per la ristrutturazione, 1,4 milioni per gli arredi, 664 mila euro per opere d’arte e di antiquariato.