Natasha Stefanenko e il marito Luca Sabbioni, la scommessa di portarla a letto in meno di 48 ore in cambio di una pizza... contenta lei!
Natasha Stefanenko e il marito Luca Sabbioni ci regalano un aneddoto che non fa affatto ridere sul loro primo incontro: l’uomo avrebbe scommesso con gli amici che sarebbe riuscito a portarsi a letto la donna in meno di 48 ore. Il premio? Una pizza. Sì, è successo davvero. E a raccontarlo, divertita e soddisfatta, è proprio la showgirl.
Da quasi trent’anni, i due hanno costruito una relazione stabile, coronata dal matrimonio nel 1995 e dalla nascita della loro unica figlia, Sasha, nel 2000. Nonostante la notorietà e l’esposizione mediatica, la coppia è stata immune da pettegolezzi. Tuttavia, come ha recentemente rivelato la donna in un’intervista al Corriere della Sera, il loro percorso amoroso non è di certo iniziato nel migliore dei modi. Anzi.
La scommessa di Luca Sabbioni che non fa ridere nessuno
Il primo incontro tra Natasha Stefanenko e il marito Luca Sabbioni risale al 1993, quando entrambi lavoravano come modelli. Si incontrarono in occasione di una sfilata di Marta Marzotto.
È in quel momento che Luca fece una scommessa: avrebbe conquistato Natasha e sarebbe riuscito ad andarci a letto entro 48 ore. Ma preparatevi, la precisazione della donna è quasi peggio dell’aneddoto: «Fece una scommessa. Mi avrebbe portato a letto nel giro di 48 ore. Anche lui aveva il pregiudizio: russa e anche seria non era possibile».
Ma la donna ci tiene a precisare come un vanto che Luca fu onesto e le confessò il suo intento prima che la situazione si evolvesse. Le rivelò che aveva scommesso una pizza, ma dopo averla vista in costume da bagno, decise di aggiungere una bottiglia di spumante. (Ah beh, se ha aggiunto anche lo spumante è un uomo che sa dare il giusto valore alle donne. Chissà cosa mancava per aggiungerci anche un dolce).
Contenta tu, contente tutte (o quasi)
La storia d’amore di Natasha Stefanenko e suo marito dura da più di 30nni, hanno vissuto una crisi solo dopo la nascita della figlia ma sono riusciti a rimettere insieme i pezzi. L’aneddoto del loro incontro è un concentrato tossico di razzismo e maschilismo. Si sarà fatto perdonare con gli anni.
Ma è difficile perdonare a lei questo racconto riportato come un aneddoto innocuo, senza coglierne minimamente le sfumature e prenderne le distanze. Ma contenta lei, contenta tutte. Almeno l’ha tolto dalla circolazione e se l’è tenuto per sé.