Emanuele Compagno è diventato avvocato di Filippo Turetta perché nominato d'ufficio dalla Procura. Cosa ha detto su Giulia Cecchettin?
Emanuele Compagno è l’avvocato di Filippo Turetta, il carnefice di Giulia Cecchettin. Venuto alla ribalta per alcune sue dichiarazioni sul femminicidi, sembra sia stato sostituito con un altro legale. Scopriamo di seguito cosa ha detto!
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Prima della dolorosa uccisione di Giulia Cecchettin, dell’avvocato Emanuele Compagno si conosceva ben poco. Nominato legale d’ufficio per la difesa dell’assassino della giovanissima ragazza Filippo Turetta, il ventiduenne che deve rispondere di omicidio volontario aggravato dal vincolo del legame affettivo e sequestro di persona di Giulia Cecchettin, immediatamente è finito al centro di polemiche per alcune sue dichiarazioni poco felici, in riferimento alla violenza di genere. La famiglia di Turetta ha quindi deciso di affiancargli un altro legale per la conduzione del processo.
Cosa ha detto di così eclatante un principe del foro che avrebbe dovuto difendere il suo assistito oltre ogni ragionevole dubbio? Di seguito chiariamo ogni dettaglio!
Età
Strettamente top secret ogni tipo di informazione personale riferita all’avvocato Emanuele Compagno di cui non sono note l’età, luogo e data di nascita precise.
Vita privata di Emanuele Compagno
La maggior parte delle informazioni sulla sua vita professionale sono reperibili nel suo sito web, dove si può apprendere che ha uno studio in provincia di Venezia, a Dolo, con sedi operative anche a Camponogara e Adria.
Sappiamo che si è diplomato nel giugno 1999 presso il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Dolo, con votazione complessiva di 94/100. Emanuele Compagno si è poi iscritto in Giurisprudenza presso l’Università di Padova, dove ha conseguito la laurea nel luglio 2005, con una tesi in diritto penale comparato su La procreazione medicalmente assistita nell’ordinamento italiano e francese.
Come avvocato si occupa di diversi settori del diritto, dalle materie riferite al diritto civile e amministrativo, a campi maggiormente specifici, come la tutela dei minori.
Perché è l’avvocato di Filippo Turetta?
Emanuele Compagno è diventato avvocato di Filippo Turetta non perché nominato di fiducia dalla famiglia Turetta ma come incaricato d’ufficio dalla Procura. Dopo aver frequentato la scuola di formazione, il legale si è iscritto nelle liste per la difesa penale d’ufficio, per cui non è stato scelto direttamente dall’assassino di Giulia Cecchettin.
Già nel corso delle prime interviste l’avvocato compagno ha dichiarato di non aver mai conosciuto Filippo Turetta ma di aver incontrato la sua famiglia, a seguito dell’assegnazione del caso. Mostrandosi aperto al confronto, ha spesso parlato alla stampa degli incontri con i genitori dell’assassino, rilasciando anche opinioni personali e dichiarazioni che lo hanno coinvolto in alcune ovvie polemiche.
Opinioni sulla violenza alle donne di Emanuele Compagno
“Ci dimentichiamo che cosa avviene all’interno del corpo e della mente di una persona nel momento in cui scatta l’eccitazione sessuale, nel momento in cui scatta questa ubriacatura”. Si tratta di una dichiarazione dell’avvocato Emanuele Compagno, contenuta in un video pubblicato sul suo canale Youtube nel 2021.
Oggi, nominato avvocato difensore di Filippo Turetta, tali parole, anche se dette in tempi non sospetti, sono state capaci di suscitare un incredibile scalpore. Scandagliando suoi social network dell’avvocato Emanuele Compagno, si colgono altre frasi generatrici di discussioni. Una in particolare “La violenza non riguarda solo le donne ma anche gli uomini” è quella maggiormente incriminata.
Ovviamente si tratta di vecchi post, risalenti a diversi anni fa. Tra questi, quello di ottobre 2015 “Non capisco cosa ci facciano delle ragazzine vestite da p****** in giro per il paese. E nemmeno perché i genitori accompagnino i figli a disturbare suonando i campanelli”.
Ancora, il 25 novembre 2020, giornata contro la violenza sulle donne, l’avvocato difensore di Filippo Turetta ha pubblicato un articolo sui cosiddetti maschicidi: “È giusto ricordare oggi che le vittime sono da entrambe le parti. È giusto ricordare tutti davanti alla violenza”. Infine, in un post del 2021, il legale ha scritto: “L’alcol è una scusante per una donna, ma non per un uomo. Una totale deresponsabilizzazione della donna, come fosse un oggetto incapace di autodeterminarsi».
Cosa ha detto sull’omicidio di Giulia Cecchettin?
Le dichiarazioni dell’avvocato Emanuele Compagno in merito al caso del ventiduenne arrestato in Germania dopo l’omicidio dell’ex fidanzata avevano già generato discussione. In riferimento a Filippo Turetta, poco prima del suo arresto in Germania, l’avvocato Compagno l’ha definito: “Un ragazzo buono che le voleva bene e le faceva i biscotti“.
Oggi che Emanuele Compagno si occupa della difesa di Filippo Turetta, queste parole, come le frasi precedenti visibili ancora nei suoi social, hanno suscitato e continuano a destare scalpore. Anche se il legale ha cercato di spiegare la natura delle sue parole, ritenendo di esser stato frainteso, l’opinione pubblica si è già fatta le sue idee non tanto in merito all’omicidio di Giulia Cecchettin ma più che altro riguardo alla sua generale concezione di temi più ampi e importanti come la violenza sulle donne.
La famiglia Turetta, quindi, ha scelto di affiancare a Compagno anche un altro legale, Giovanni Caruso, ordinario di Diritto Penale all’Università degli Studi di Padova.
Intanto, il legale di Filippo Turetta continua a dire: “Sono contro la violenza sulle donne. Sono stato interpretato male. Sarebbe assurdo credere che volessi esprimermi contro le donne che difendo quotidianamente per lavoro”.