Soumahoro: perché la moglie e la suocera sono state arrestate? Tutta la storia

Aboubakar Soumahoro: perché la moglie Liliane Murekatete e la suocera Marie Therese Mukamitsindo sono state arrestate? I fatti

Nuova svolta nel caso che coinvolge la moglie e la suocera di Aboubakar Soumahoro: Liliane Murekatete e la madre Marie Therese Mukamitsindo sono state arrestate.

Il deputato del gruppo Misto ha rilasciato una dichiarazione in seguito alla decisione del giudice, per le indagini preliminari di Latina, di applicare gli arresti domiciliari alla moglie e alla suocera.

Nel suo comunicato, Soumahoro ha preso atto della misura applicata ai membri della sua famiglia, esprimendo la sua fiducia nella giustizia. Ha anche ribadito la sua totale estraneità ai fatti oggetto dell’indagine e ha chiesto il rispetto della privacy di suo figlio.

Ecco le sue parole: «Null’altro ho da aggiungere o commentare, se non che continuo a confidare nella giustizia. Ribadisco, come è agli atti, la mia totale estraneità a tutto e chiedo nuovamente di rispettare la privacy di mio figlio».

Liliane Murekatete e Marie Therese Mukamitsindo arrestate

La Procura di Latina ha emesso l’ordinanza di arresti domiciliari e obbligo di dimora per i membri del Consiglio di Amministrazione della cooperativa sociale integrata “Karibu”, tra cui Liliane Murekatete e Marie Therese Mukamitsindo, che sono rispettivamente moglie e suocera del deputato Aboubakar Soumahoro.

Queste misure sono state adottate nell’ambito di un’indagine sulla gestione delle cooperative Karibu e Consorzio Aid, che si occupano dell’assistenza ai richiedenti asilo e ai minori non accompagnati.

Cosa è successo?

Le accuse contestate includono frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale (per distrazione) e autoriciclaggio. In particolare, le cooperative Karibu e Consorzio Aid hanno ricevuto ingenti fondi pubblici dalla Prefettura e dalla Regione per progetti riguardanti richiedenti asilo e minori non accompagnati.

Tuttavia, si è riscontrato che i servizi forniti erano inadeguati, con numerose criticità nelle strutture gestite da queste cooperative. Le irregolarità includevano sovrannumero di ospiti, condizioni igieniche precarie, mancanza di servizi di base come riscaldamento e acqua calda, cattiva qualità del cibo e carenze nei servizi di pulizia.

L’indagine ha inoltre rivelato che i fondi destinati al benessere degli stranieri erano stati utilizzati per spese personali. Inoltre, una parte significativa delle somme è stata trasferita all’estero, in particolare in Ruanda, Belgio e Portogallo.

Questo caso mette in evidenza le presunte irregolarità nella gestione dei fondi pubblici destinati all’assistenza ai richiedenti asilo e ai minori non accompagnati, oltre alle implicazioni legali per i membri della famiglia del deputato Soumahoro. Bisognerà attendere per capire quale sarà la risposta della giustizia in merito a questa vicenda.

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