1° novembre è una festa religiosa, giorno di vacanza dal lavoro e dalla scuola, riconosciuta dallo Stato italiano!
Il 1° novembre, oltre a essere una festa, è una giornata di preghiera e riflessione, in cui si ricorda la vita e la testimonianza dei santi come esempi da seguire nella fede cristiana. Scopriamo in questo articolo perchè si festeggia il giorno di Tutti i Santi, in Italia e nel mondo!
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Conosciuta come Ognissanti o Tutti i Santi, la festa del 1° novembre è una festività cristiana che commemora tutti i santi conosciuti e non conosciuti. Nel calendario liturgico cattolico, questa celebrazione è stata istituita per onorare coloro che, nel corso della storia, hanno vissuto una vita virtuosa e sono arrivati alla santità.
1° novembre perché è festa?
Il 1° novembre è una festa chiamata Ognissanti o Tutti i Santi, celebrata da diversi paesi e religioni. Questa ricorrenza commemora e onora tutti i santi, cioè coloro che sono morti e sono stati riconosciuti come santi dalla Chiesa Cattolica, come anche quelli non conosciuti. È anche un giorno in cui le persone rendono omaggio ai loro santi patroni, visitando le tombe dei propri cari defunti e partecipando alle celebrazioni religiose.
Durante la festa del 1° novembre, molti cattolici visitano i cimiteri per adornare le tombe dei loro cari defunti con fiori e candele. Questa tradizione nasce fondamentalmente dal concetto di comunione dei santi, che sottolinea la connessione tra i vivi, i morti e i santi in cielo.
In molti paesi, come l’Italia, è anche un giorno di vacanza dalle attività lavorative e scolastiche. Il 1° novembre è anche caratterizzato anche dalla preparazione di dolci tradizionali come le ossa dei morti, dei biscotti a forma di ossa, consumati durante la festa, tipici delle regioni centrali della penisola. In quelle meridionali, in Sicilia e in Calabria particolarmente, sono invece realizzati dei dolci in frutta Martorana. Queste tradizioni culinarie rappresentano una connessione simbolica con la vita eterna e con i ricordi dei defunti.
Perché si festeggia il giorno di Tutti i Santi?
La celebrazione di Tutti i Santi ha le sue radici nei primi secoli del cristianesimo, quando la Chiesa ha riconosciuto il valore e la santità di molti credendi che erano morti per la fede. Inizialmente, la festa era celebrata in diverse date, nelle varie parti del mondo, ma nel IX secolo è stata stabilita la data comune del 1° novembre.
Durante questa ricorrenza, i fedeli cattolici si riuniscono nelle chiese per partecipare alla messa, nel corso della quale sono recitate le letture delle beatitudini di Gesù, sottolineando l’importanza della santità e del vivere secondo gli insegnamenti di Cristo. La liturgia è il momento centrale della celebrazione, in cui i fedeli si uniscono nella preghiera e nell’adorazione, onorando tutti i santi e chiedendo la loro guida e sostegno nelle loro preghiere.
La celebrazione di Tutti i Santi è una festa di grande significato spirituale e culturale per i fedeli cattolici in tutto il mondo. È un momento per riflettere sulla vita eterna, sulla speranza e sulla santità, e per onorare coloro che ci hanno preceduto nella fede.
Quali tradizioni ci sono il 1° novembre?
In molte culture, è comune anche celebrare il giorno successivo a Tutti i Santi, il 2 novembre, come il Giorno dei Morti. Durante questa giornata, molte persone visitano i cimiteri per adornare le tombe dei loro cari con fiori e candele, come segno di rispetto e amore. In alcune località, c’è anche l’abitudine di offrire loro cibo e bevande che amavano in vita.
In alcune città italiane, da oltre cento anni, è tradizione anche partecipare alla Fiera dei morti, una sorta di grande mercato, con stand e bancarelle, ricche di prodotti artigianali e novità. Tra le maggiori, ricordiamo quella di Perugia, dal 1°novembre per cinque giorni, l’appuntamento annuale per gli amanti dello shopping a cielo aperto, a cui accorrono migliaia di visitaori. Oltre a tantissimi prodotti manufatturieri, è possibile assaggiare prelibatezze della stagione, castagne caldarroste e panini con la porchetta.
La tradizione di decorare le tombe durante la festa di Ognissanti è un modo per onorare i defunti e rendere omaggio ai loro spiriti. Le origini possono essere attribuite alla pratica romana di adornare le tombe con fiori e alle credenze celtiche che collegavano la festa di Samhain ai defunti.
Oggi, questa tradizione è particolarmente diffusa in Francia, ma può essere trovata anche in altri paesi cattolici. È un gesto di affetto e ricordo, che può essere fatto in qualsiasi momento dell’anno. Deporre fiori sulle tombe mostra rispetto e amore per i defunti e aiuta a mantenere viva la loro memoria.
Durante la festa di Ognissanti, è comune anche pulire le tombe e rimuovere le erbacce, oltre a deporre i fiori, come segno di attenzione e cura per i propri cari. Questa tradizione, influenzata da varie culture e radicata nella storia antica, continua a essere praticata e apprezzata oggi.