Adamo Guerra, la moglie sapeva tutto ma a Chi l’ha visto ha mentito: perché? Ecco chi è l’uomo morto “per finta”

La moglie di Adamo Guerra sapeva tutto? Raffaella Borghi era stata messa a conoscenza dei fatti? I dettagli a seguire

Cosa è successo ad Adamo Guerra? Sua moglie sapeva tutto e ha mentito di fronte alle telecamere di Chi L’ha Visto? Questa storia è intricatissima e circondata dal mistero!

L’uomo ritrovato grazie all’aiuto del famoso programma Rai Tre si sarebbe cacciato in un grosso guaio: Adamo Guerra, infatti, avrebbe finto il suo suicidio, lasciando la sua auto incustodita ad Ancona e cambiando totalmente vita. Sua moglie, alla notizia del ritrovamento, si era detta incredula e sotto shock, ma a quanto pare era informata dei fatti almeno dal 2016! Ma cosa è succsso?

Adamo Guerra aveva lasciato l’Italia – precisamente Lugo di Romagna – per stabilirsi in Grecia, a Creta, per sfuggire alle incombenze della sua vita. Sull’isola aveva ricominciato poi da zero, lontano dai suoi familiari e dai debiti con alcuni strozzini che, però, non sono mai stati identificati. 

Tuttavia, nonostante il colpo grosso di Guerra, la vera protagonista di questo caso sembra la sua ex moglie, Raffaella Borghi. Secondo un’informativa di Carabinieri e Polizia – messi in moto dalla Procura di Imola – la donna sarebbe stata pacificamente informata della nuova vita del marito Adamo, senza però comunicare alle Forze dell’Ordine che fosse vivo e in salute.

La moglie di Adamo Guerra sapeva tutto?

Ecco cosa è successo: nel 2016 le Forze dell’Ordine rintracciano un cittadino italiano che ha lasciato alle sue spalle drammatici messaggi e due figlie adolescenti. Si trova nel Villaggio di Paleochora, a Creta: è Amedeo Guerra che – parlando con gli agenti – spiega le ragioni del suo suicidio inscenato ad hoc. Non vuole saperne più nulla della sua famiglia, né tantomeno di tornare in Italia.

A quanto pare, oggi l’uomo un tempo scomparso sente di appartenere alla Grecia; così il tempo scorre e i PM di Imola archiviano la scomparsa. La sua sparizione, dunque, comporta anche un atteggiamento inadempiente: nessun mantenimento per le sue figlie, né alimenti per la sua ex moglie Raffaella Borghi.

Quest’ultima, messa di fronte al fatto compiuto, continua con la sua vita, di per sé molto complicata. Trova un lavoro e accudisce e cresce le sue figlie. Arrivando fino al 2022, quando Adamo Guerra decide di chiedere l’iscrizione all’anagrafe degli italiani all’estero. L’uomo viene accontentato, ma questo significa essere rimbalzato in Italia.

L’avvocato che segue la causa di divorzio di Raffaella, ex moglie di Guerra, avvisa la cliente della novità: il suo ex marito gode di ottima salute e non è annegato come molti della sua famiglia pensano dal giorno della sua scomparsa. La donna, dunque, segnala il curioso fatto all’Associazione Penelope che – simultaneamente – avvisa Chi L’ha Visto.

Il passo falso

A guardare bene il caso, però, la scomparsa di Amedeo Guerra non risulta attendibile: il suo nome figura fra gli italiani all’estero e ben 7 anni prima era arrivata la prova che da tempo si cercava. A quanto pare, Raffaella Borghi era stata avvisata già da tempo delle acrobazie del suo ex marito a Creta, tanto che – secondo le ricostruzioni – non avrebbe dovuto sconvolgerla più di tanto la notizia che proprio lui è il dipendente di un autonoleggio di Patrasso.

Marisa Degli Angeli dell’Associazione Penelope si schiera dalla parte della donna: «Senza le telecamere della Rai non avremmo saputo più nulla. Sono dalla parte di Raffaella che in questi anni ha vissuto dentro a un terribile incubo. Quell’uomo è stato particolarmente crudele, non mi sorprende la reazione di lei».

Cosa rischia oggi?

Sparire e non lasciare traccia di sé è un reato? Sì, se si hanno figli minori a cui badare e Adamo Guerra, all’epoca dei fatti, ne aveva addirittura due. Cosa rischia oggi quest’uomo? Al momento il Procuratore di Ravenna – Daniele Barberini – ha precisato che non c’è alcun fascicolo di indagine a nome del marito di Raffaella Borghi. 

Il reato di procurato allarme, che si configurerebbe nel caso di finto suicidio, va in prescrizione dopo quattro anni. A quanto pare, tutti i reati di cui si è macchiato Adamo Guerra potrebbero essere contestati, anche se dovrebbe comunque rispondere ai doveri di mantenimento nei confronti delle sue figlie.

Questo reato, infatti, va in prescrizione dopo sei anni dalla data in cui sono scaduti gli obblighi familiari, oggi le figlie di Guerra hanno 22 e 26 anni ed è probabile che il padre abbia nei loro confronti ancora dei doveri. Inoltre entrambe sarebbero diventato autosufficienti meno di sei anni fa. 

Le ragazze potrebbero dunque costituirsi parte civile e chiedere ad Adamo Guerra i danni morali, oltre a quelli economici. Anche la sua ex moglie Raffaella, comunque, potrebbe chiedere un risarcimento per aver cresciuto le due figlie da sola.

Chi sapeva dov’era?

Secondo alcuni, delle persone di Lugo erano a conoscenza del fatto che Guerra non fosse morto; la notizia era arrivata da qualche tempo. Pasqualina, madre di Adamo, ritrovò le lettere di suicidio e oggi al citofono risponde imbarazzata alle domande su suo figlio. Così la donna dichiara: «Sono solo contenta che è vivo, parlate con la moglie, ha fatto tutto lei…».

Piero Borghi, padre di Raffaella ed ex moglie di Adamo Guerra, invece dice: «Adamo sparì tutto di un colpo senza un perché… Mia nipote Rebecca nel frattempo ha avuto un bambino. Mia figlia è dieci anni che si sfoga, dobbiamo pensarci anche noi nonni. Non era successo niente, nessuna litigata che sappia io. Le figlie sono rimaste a bocca aperta. Arrabbiato? Ma cosa vuole, in un certo senso sì: ha lasciato moglie e figli, che altro devo dire…».

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