Danilo Restivo è adottato? La storia piena di ombre dell’assassino di Elisa Claps

Cosa sappiamo di Danilo Restivo, l'uomo che oggi si trova in carcere per l'uccisione di Elisa Claps e di un'altra donna in Inghilterra?

Danilo Restivo è l’uomo arrestato per l’omicidio di Elisa Claps e Heather Barnett, ma cosa sappiamo di lui? La sua vita è piena di punti oscuri: oggi sta scontando la pena dell’ergastolo in Inghilterra, mentre in Italia è stato condannato a 30 anni di carcere.

I resti di Elisa sono stati ritrovati nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità il 17 marzo del 2010, oltre 17 anni dopo la scomparsa della giovane. Anna Restivo, sorella di Danilo, al telefono con sua cognata Fiamma diceva: «Mi va bene tutto, ma non che le persone scoprano un cadavere nel sottotetto e non denuncino la cosa. Ma che c’è sotto?». Immediatamente dopo, poi, gli investigatori della DIA di Salerno annotavano quanto segue: «Anna Restivo si augura che la verità venga finalmente fuori, per liberarsi definitivamente di questa faccenda».

Gli inquirenti, per incastrare Danilo Restivo, hanno ascoltato a lungo le dichiarazioni di Agostino Superbo – Vescovo di Potenza e Vicepresidente della Cei, Don Ambrogio Atakpa, parroco della chiesa e di Don Wagno, viceparroco. Insieme a loro, poi, sono state ascoltate anche le signore delle pulizie che hanno sempre dichiarato di non aver mai rilevato niente di strano durante i loro turni lavorativi in chiesa. La Polizia, inoltre, ha registrato le telefonate del sacerdote Don Pierluigi Vignola. 

Quest’ultimo intratteneva legami con diversi esponenti della massoneria e di una loggia segnalata per violazione della legge Anselmi, la stessa che vieta la creazione di società segrete. Ora anche la famiglia di Danilo Restivo, però, lancia ombre sul luogo sacro in cui è stata ritrovata Elisa Claps. Ma cosa sappiamo dei familiari dell’assassino della ragazza? Alcuni sostengono che sia stato adottato: è vero?

Chi sono i genitori di Danilo Restivo?

Danilo è figlio del direttore della Biblioteca Nazionale di Potenza; è un ragazzo problematico, ma innocuo. La sua famiglia vive a pochi passi dalla Chiesa della Santissima Trinità frequentata da Elisa Claps, in un alloggio del comprensorio del seminario: il padre di Restivo e il parroco – un certo Don Mimì – erano molto amici. Proprio per questo motivo, anche il giovane era ben visto. Il 12 settembre del 1992, con la scusa di consegnarle un regalo, Danilo Restivo incontra Elisa.

Qualche ora dopo la denuncia di scomparsa della ragazzina, quello che poi si rivelò essere il suo aguzzino arriva in ospedale con un taglio sulla mano e i vestiti intrisi di sangue. Sostenendo di essere caduto, però, non viene ritenuto sospetto di alcun crimine. Purtroppo, come poi si scoprirà in seguito, è proprio lui ad aver ucciso Elisa Claps e verrà scoperto solamente 17 anni dopo l’orrendo crimine. Secondo alcune ricostruzioni l’avrebbe accoltellata almeno 13 volte nella soffitta della chiesa, dopo aver tentato di violentarla. Ancora oggi, però, non è chiaro se sia riuscito ad abusare di lei oppure no.

L’assassino di Elisa Claps è stato adottato?

Anna Restivo, la sorella di Danilo, dopo il ritrovamento del cadavere della ragazza, parlando con i suoi familiari ha detto: «Noi amici non ne abbiamo mai avuti. Poniamo il caso che loro abbiano anche ragione… mi va bene tutto ma non che le persone scoprano un cadavere e non denuncino la cosa…». Anche per la donna, dunque, sembrerebbe strano che i sacerdoti della Chiesa della Santissima Trinità abbiano tenuto per loro il ritrovamento del cadavere. Ancora, in chiamata con sua cognata Fiamma, Anna dice: «Cosa c’è sotto?». 

Fu proprio Anna ad accompagnare Danilo Restivo in ospedale per la ferita alla mano che si era procurato il giorno della scomparsa di Elisa Claps; la donna ricorda che suo fratello, sulla giacca, aveva tutti i bottoni. Di chi sarebbe, dunque, il bottone rosso ritrovato sotto i resti della ragazzina di potenza ormai defunta? Qui, allora, ritorna a echeggiare il nome di Don Mimì, il parroco della chiesa morto a più di 80 anni due anni prima del ritrovamento del cadavere.

Anche il padre di Danilo, Maurizio Restivo, ha gettato ombre su chi potesse sapere qualcosa circa la sparizione – e l’uccisione – di Elisa Claps: secondo l’uomo, infatti, ci potrebbero essere altre persone coinvolte, ma di chi parla? Chi ha aiutato l’assassino ad occultare il corpo nel sottotetto del luogo sacro? Secondo i Magistrati della Procura di Salerno, Rosa Volpe e Luigi D’Alessio, si tratterebbe di un caso di profonda omertà. 

Ma non è finita qui! Il padre di Danilo Restivo mancò di consegnare alla Polizia i vestiti indossati da suo figlio il giorno del delitto; nonostante questo, comunque, il Signor Maurizio ha sempre sostenuto di non avere alcuna colpa. Sua figlia Anna, però, la pensa in un altro modo: «Consegnare i vestiti sarebbe stata la cosa migliore da fare, perché erano solo infangati, sopra non c’era nulla». Danilo, comunque, non sembra essere stato adottato: appartiene ai Restivo dalla sua nascita.

(Clicca su una delle 2 foto)
Seguici su Instagram