Angelina Mango dà voce a tutte le donne «Paura a camminare per strada»

Angelina Mango si fa portavoce di un problema sociale che riguarda tutte le donne: ecco cosa è successo e cosa ha detto

Angelina Mango, una delle protagoniste dell’estate musicale ha recentemente condiviso un tweet che ha suscitato un ampio dibattito su una realtà che coinvolge tutte le donne. Nel suo messaggio, ha raccontato della sua paura nel camminare da sola per strada di sera. Il commento arriva puntuale, soprattutto considerando i recenti casi di femminicidio che hanno scosso l’opinione pubblica, portando alla luce una discussione sempre più costante sulle molestie e le difficoltà che le donne affrontano quotidianamente.

Il dibattito in questione, purtroppo, talvolta rischia di cadere nella trappola del “victim blaming”, ossia incolpare le vittime anziché affrontare le radici del problema. Tuttavia, sta emergendo sempre più chiaramente anche un’altra prospettiva, che mette l’accento sull’educazione dei persecutori anziché solo sulla protezione delle vittime.

Questo è proprio il percorso intrapreso da Angelina Mango, che ha iniziato a riflettere sulla sua paura di camminare da sola per strada e sulla necessità di vestirsi in modo meno visibile e pericoloso, pur di sentirsi più al sicuro. Anche se sappiamo bene che non sono i vestiti a creare un’attenuante, una tutela o una colpa.

Cosa ha detto Angelina Mango?

Il tweet di Angelina recitava: «Sto andando in farmacia a piedi alle 22:30, volevo mettere i leggings, ma ho messo un tutone largo. è possibile che debba avere così paura è che chiami gente a caso per non stare sola nel tragitto?». Questo semplice messaggio ha scatenato migliaia di risposte da parte dei suoi fan e di colleghe, tra cui Paola Turci, che ha commentato amaramente: «Di generazione in generazione».

Un problema sociale

Questo episodio dimostra purtroppo come il timore delle donne nel camminare da sole per strada sia un problema persistente e diffuso, radicato nel tempo. Le testimonianze di ragazze e donne che condividono queste paure sono molte, evidenziando la necessità di affrontare la questione in modo più profondo e responsabile, affinché un cambiamento reale possa avvenire.

Le donne devono poter tornare ad appropriarsi delle strade senza paura. Ma deve essere lo Stato a tutelarle e a rieducare il sistema.

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