Tananai sotto attacco, ma è stato ”fregato” «70 euro per 15 minuti di concerto»

Tananai, cosa è successo al conerto di Polesella: il cantante si è montato la testa? La verità è ben distante da quanto dichiarato...

In queste ore una polemica inaspettata si è abbattuta su Tananai. Sabato 2 settembre, il cantante si è esibito al Palazzo Rosso a Polesella. Alcuni spettatori si sono lamentati perché lo show sarebbe dovuto iniziare alle 23:30 e invece pare sia cominciato all’una di notte e inoltre sarebbe durato solamente 15 minuti.

Il pubblico e i commenti sul web hanno iniziato a pullulare. «Ho speso 70 euro di biglietti per accompagnare mio figlio a sentire il suo cantante preferito per pochi minuti di concerto. Una vergogna!» – sono alcune delle lamentele pubblicate da Novella 2000 – e ancora: «Domani devo andare a lavorare, se avessi saputo che prima dell’una non si sarebbe visto mi sarei organizzata diversamente. È stata una mancanza di rispetto nei confronti di chi ha pagato il biglietto e si è presentato puntuale rispettando l’orario indicato dagli organizzatori».

Anche gli organizzatori sono intervenuti contro il cantante: «Chiediamo ufficialmente scusa per il comportamento del cantante, il suo ritardo e la mancanza di rispetto nei confronti dei partecipanti e dell’organizzazione che ha speso molto in tutto per regalare un evento unico; un enorme dispiacere a cui mai si avrebbe pensato. Condividiamo con voi il massimo dispiacere».

Ma cosa è successo veramente e perché Tananai, che si è sempre dimostrato molto attento e affezionato ai suoi fan, è scivolato in questa inaspettata caduta di stile? L’ufficio stampa del cantante ha risposto prontamente alle accuse rivelando una verità alternativa.

Tananai concerto: cosa è successo?

Dopo la polemica che ha travolto il cantante, è intervenuto anche il team di Tananai. Ovviamente dietro alla bufera mediatica c’è una spiegazione, sembra infatti che ci siano stati dei problemi non dovuti all’artista.

L’evento pare sia stato venduto dall’agenzia al Palazzo Rosso, tramite contratto regolamentare, come ‘showcase’ e non come ‘Live’ o ‘concerto’ ovvero prevedendo un’esibizione dell’artista di 4-5 brani su base in una discoteca (che doveva essere Palazzo Rosso)».

«Una volta giunti in loco, però, l’artista si è trovato ad esibirsi su un palco non concordato. Era più da concerto che da dj set e richiedeva attrezzature che non erano state preventivate». 

Ma non solo, oltre l’inaspettata location si sono aggiunti anche dei problemi tecnici:

«L’artista, inoltre, non è stato messo nelle condizioni idonee per esibirsi. L’attrezzatura tecnica richiesta per tempo e precedentemente alla data dell’evento (bodypack per sentire la voce in cuffia) non era presente. E l’impianto audio presentava gravi problemi di rimbombo e fischi del microfono, creando disagio sia all’artista, sia al pubblico».

La scelta di Tananai

In quelle condizioni, dunque, Tananai avrebbe potuto scegliere di non prendere parte all’evento e rifiutare di esibirsi. Il cantante, però, ha scelto di proseguire comunque per rispetto nei confronti dei fan che si erano presentati al concerto:

«Nonostante tutti questi inconvenienti e tutte le mancanze che ci sono state da parte dell’organizzazione, l’Artista si è comunque esibito. Questo rispettando quanto concordato e il numero di brani stabiliti come da contratto stipulato. La comunicazione errata utilizzata per l’evento, sia prima sia dopo di esso, descritto come un vero e proprio concerto (con prezzi dei biglietti non da dj set ma da concerto) non ha rispettato né il pubblico pagante né l’artista stesso»

Tananai, dunque, oltre ad essere stato ”fregato” si sarebbe beccato anche degli insulti gratuiti: «Sia i gestori, sia le istituzioni comunali intervenute a mezzo stampa, dovrebbero far fronte alla loro disorganizzazione. Questo piuttosto che attaccare la professionalità di un artista che è salito sul palco per esibirsi malgrado tutto, nel solo rispetto del pubblico presente».

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