Heather Barnett, chi era la donna uccisa da Restivo? A scoprire il corpo sono stati i figli: tutta la storia

Cosa c'entra Danilo Restivo con l'omicidio di Heather Barnett? E perché la Polizia italiana ha collaborato al caso?

Heather Barnett è la donna uccisa da Danilo Restivo in Inghilterra; la stessa che ha permesso il suo arresto. Ma cosa c’entra Elisa Claps? E cosa sappiamo di questi due terribili delitti?

Se oggi l’assassino della sedicenne di Potenza è in carcere, la ragione è strettamente legata alla morte di una 48enne inglese: stiamo parlando della sopracitata Heather, una sarta di Bournemouth. La donna è morta il 12 novembre del 2002 proprio per mano di Restivo, che abitava a pochi passi dalla sua abitazione. I due erano vicini di casa, ma non intrattenevano – pare – alcuna relazione. Oggi il caso è stato rispolverato dal giornalista Pablo Trincia nel suo ultimo podcast.

In Dove nessuno guarda – Il caso di Elisa Claps, il giornalista ripercorre le gesta, per nulla eroiche, di Danilo Restivo, l’assassino della ragazza e di Heather Barnett. In una sua dichiarazione pubblica ha dichiarato quanto segue: “È chiaro da subito che quello non è un tentativo di furto andato male”. Il cadavere della sarta inglese è stato ritrovato in casa sua, nel bagno, dai figli di lei, di 11 e 14 anni. I ragazzi erano rientrati a casa da scuola e hanno assistito alla terribile scena.

Purtroppo, “grazie” a questa morte si è risaliti anche al caso di Elisa Claps, potendolo finalmente risolvere. Ma che similitudini ci sono fra i due delitti? Cosa c’entra Restivo? E perché ha ucciso prima una e poi l’altra donna? Nel 2011, comunque, la Crown Court di Winchester ha deciso di condannare l’uomo alla pena dell’ergastolo per l’omicidio della 48enne Heather Barnett. Oggi si trova in carcere; in Italia, invece, è stato condannato a 30 anni.

Perché Danilo Restivo ha ucciso Heather Barnett?

Nel 2002 Danilo Restivo si è trasferito in Inghilterra; all’epoca dell’omicidio di Heather era nel Regno Unito da pochi mesi. L’assassino di Elisa Claps era sposato e viveva nella zona di Richmond Park, a Bournemouth; come accennato, la sua abitazione era a pochi passi da quella della signora Barnett. Dopo il ritrovamento del corpo, a destare i primi sospetti, furono due dettagli per niente trascurabili: Restivo, pochi giorni prima del delitto, era stato a casa della sarta inglese per commissionarle delle tende.

Dopo questa visita, però, la 48enne morta uccisa aveva dichiarato di non trovare più le chiavi di casa: immeditamente il suo sospetto fu che fosse stato proprio Danilo Restivo a prenderle. Il diretto interessato, però, smentì categoricamente. Il secondo dettaglio che allarmò i detective del Dorset fu il ritrovamento del corpo della vittima: Heather Barnett aveva fra le mani due ciocche di capelli. La Polizia immediatamente pensò all’uomo originario di Potenza come possibile artefice del delitto.

Il motivo? Restivo aveva un feticcio per i capelli delle donne: anni prima si era appostato negli autobus di Potenza, la sua città natale, per tagliare i capelli alle ragazze, seminando così il panico fra le giovani della cittadina. All’interno della sua abitazione, poi, gli agenti ritrovarono diverse ciocche di capelli e moltissimi articoli riguardanti casa di pedofilia. Anche a Elisa Claps erano stati tagliati i capelli, come è stato poi verificato.

Il ritrovamento del corpo e la condanna

Heather Barnett è stata trovata senza vita nel bagno della loro abitazione dai figli di 11 e 14 anni. La vittima presentava il reggiseno strappato, entrambi i seni mutilitati e la testa staccata dal collo. Nel 2011, poi, la Crown Court di Winchester ha deciso di condannare l’uomo alla pena dell’ergastolo per l’omicidio della 48enne Heather Barnett. Oggi si trova in carcere; in Italia, invece, è stato condannato a 30 anni.

Come si è arrivati a questo risultato? La scena del crimine in Inghilterra ha presentato da subito qualche indizio: l’asciugamano intriso di sangue è stato lasciato nel bagno dove è stato poi rinvenuto il cadavere della sarta. Grazie all’utilizzo del luminol, poi, gli inquirenti hanno verificato che l’assassino si sia pulito le scarpe prima di uscire di casa.

Nel 2004, sempre Danilo Restivo è sotto la strettissima sorveglianza della Polizia; durante un controllo in auto, poi, vengono ritrovate nella sua macchina diverse prove che lo hanno incastrato successivamente: gli agenti hanno rivenuto un cambio di vestiti identici a quelli che indossava, un coltello per sfilettare, delle forbici, un passamontagna e dei guanti.

L’abitazione di Restivo, dopo l’omicidio Barnett, è stata perquisita da cima a fondo e nonostante fosse stato fatto un meticoloso e certosino lavoro di pulizia, le scarpe da ginasstica dell’uomo potentino riportavano tracce di sangue, seppur piccolissime. Queste, tuttavia, non erano state identificate a dovere per via del lavaggio con candeggina.

Nel 2006, poi, Danilo Restivo è stato ufficialmente e formalmente arrestato per l’omicidio di Heather Barnett e quello di Elisa Claps. La Polizia inglese e quella italiana hanno collaborato a stretto contatto per chiudere finalmente il caso e donare pace alle famiglie delle due donne uccise. Nonostante tutto, comunque, Restivo – sotto processo – ha dichiarato: “Non ho mai ucciso nessuno”. Dopo due anni di azioni giudiziarie, il verdetto è stato poi chiaro. Attualmente si trova in carcere nel Regno Unito ed è probabile che proprio lì terminerà la sua pena.

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