J-Ax contro Paolo Meneguzzi, la lite più boomer della storia adesso in una canzone: cosa è successo, testo e video de L'invidia di Peneguzzi
J-Ax e Paolo Meneguzzi ci regalano una delle liti più noiose della storia delle liti. Meneguzzi dice che la canzone di J-Ax, Fedez e Annalisa non è altro che una marchetta. J-Ax risponde dicendo che Meneguzzi è solo una versione Wish di Tiziano Ferro. Paolo Meneguzzi replica dicendo che lui ha valore della famiglia, mentre J-Ax quello delle canne. J-Ax scrive una canzone in cui unisce la parola pene al cognome di Meneguzzi. Che dobbiamo aspettarci adesso? Le pernacchie? Meneguzzi dirà che lui ha i capelli e J-Ax no? J-Ax farà una foto con i suoi dischi d’oro scrivendo ”s*ca”?
Noia maledetta noia, avrebbe detto un paroliere decisamente più bravo di entrambi. Perché, diciamocelo, qui nessuno ha torto e nessuno ha ragione. Meneguzzi descrive la canzone Disco Paradise per quel che è: un PRODOTTO musicale. J-Ax si innervosisce come i bambini a cui fai notare esattamente quello in cui si sentono più deboli e lo attacca come fanno i pesci grossi con quelli piccoli. Da bullo.
E poi, vabbè. Meneguzzi se ne esce con la storia delle canne come un boomer frustrato di destra qualsiasi. Perché ci sta essere un po’ frustrati se sognavi il successo, lo tocchi e poi svanisce. Ma il successo è un gigolò ingrato innamorato della fortuna. Non sempre il talento basta e la colpa non è né di chi perde la popolarità, né del pubblico che non la sostiene. Ma anche J-Ax sa bene cosa significhi e quanti compromessi siano necessari per restare a galla.
Ognuno fa quel che riesce. La millantata teoria dell’uno su mille ce la fa, perché ci ha creduto più degli altri o perché era più bravo degli altri 999 è una bufala bella e buona. E sono certa che anche J-Ax sarebbe d’accordo se non fosse offuscato da questo richiamo della ”lotta tra maschi” in cui si affilano le lame del niente, in nome di un orgoglio artistico, di cui non interessa onestamente a nessuno.
Cosa ha detto Paolo Meneguzzi sulle canne?
Dopo il primo scambio di battute, a poche ore dalla risposta di J-Ax, Paolo Meneguzzi è tornato all’attacco replicando nuovamente: «Caro J-Ax, ma chi verrebbe dietro a te (voi) se non seguissi il sistema che hai sempre criticato? Fai il portavoce che il sistema è marcio, che rinneghi Sanremo, The Voice e poi fai le pubblicità del ‘panettone’. Parli di papponi ma fai il pappone che sta attaccato ai ragazzini per non cadere nell’oblio che probabilmente tanto ti spaventa e per fare i fighi ci urlate ancora ‘legalizzala’. Ma anche basta». Insomma, Meneguzzi si è sentito ispirato e si lanciato in una strana e un po’ ridicola risposta in rima. No, non me la sento di definirla una risposta ”rap”.
E poi continua: «Io ho una scuola artistica, produco film, dischi di ragazzi e ho una famiglia. Questa è la mia musica. Non ho il successo di prima? Pazienza. Io credo negli ideali e tu nelle canne. Io ero una realtà pop in America Latina nel 1996 (Tiziano credo avesse 16 anni…). Faccio un plauso alla tua ignoranza che si allinea a quello che proponete e a quella di molti superficiali che fuori dall’Italia non sanno andarci. Perché ti ricordo che a qualche chilometro dalla frontiera italiana tu musicalmente non sei nessuno».
Ok Paolo, forse sei fomentato dall’improvvisa ondata positiva di Facebook. Siamo felici della tua soddisfazione professionale. Ma, insomma, anche meno. Neanche tu sei Raffaella Carrà. Dovevi fermarti dove eri rimasto e sarebbe andata meglio. E comunque la legalizzazione è una cosa seria, mica slogan per comprare il consenso dei ragazzini.
«L’invida di Peneguzzi» il testo della canzone di J-Ax
Ma attenzione. J-Ax ci tiene a dimostrarsi più infantile di Paolo Meneguzzi. Come lo fa? Scrivendo una canzone. Interessante, direte. Il giusto modo in cui ogni artista dovrebbe sfogarsi. Sì, ma il titolo è «L’invida di Peneguzzi». E, onestamente, non me la sento di spiegarlo e commentarlo. Il testo avrebbe anche alcune parti divertenti. J-Ax sa fare quello che fa. Ma tutta questa energia non potevamo sfruttarla per tematiche più importanti di una lite tra boomer? Ecco il testo e il video:
Hola Pablo
E’ abbastanza America Latina questa base?
Va bene? Sai vorrei alzarmi al tuo livello
Vamos, chico
Mettiamo questa cosa in prospettiva eh
Per me questo non è un dissing, è beneficenza estiva oh
Con una story del cazzo ti ho ridato la vita
sapendo bene come sarebbe finita
ti sei attaccato come un naufrago
sali sulla barca e poi ti attacchi al cazzo come prima
Salmo e Luché che sfida epica
a me tocca Meneguzzi
è una vita che la sfiga mi perseguita
e tu mi fai la predica per una gloria breve come la tua fama in Sud America
e moh su Instagram ti insultano
su facebook ce l’hai fatta
nel regno dei co***oni, complottisti e terrapiatta
tra giornalisti iene cucchi
e chi tiene i gruppi
coi meme brutti
e poter dire cazzo Meneguzzi ti voglio bene pussy
ti auguro successo
così che poi che ti insulta chi ti dà ragione adesso
Ideali, famiglia e valori
io parlo di cannoni
e tu come Giorgia Meloni
hai detto che io ho i follower e non i fan
quando mai?
io sui social metto solo le foto dei live
tu quello di tuo figlio
per acchiappare due like
e poi vieni a farmi la morale per la Disco Paradise
dai!
Che al tuo confronto sembra scritta da Guccini
e dici che faccio il pappone con i ragazzini?
no, nini
io ho detto che gli streaming
sono meglio di quando il tuo produttore
faceva giochini da gioppini
e si comprava i tuoi dischi comprando truccando la classifica FIMI
che hai detto? Saresti diventato Justin Bieber
con il giusto investimento
e Madonna in Cile era al tuo livello
oh!
Ma in Italia eri Tiziano Ferro senza la voce e il talento!
non lo faresti un pezzo con Annalisa e Fedez?
o con Jannacci o Pino Daniele?
io non sono un grande ma li ho conosciuti i grandi
e una cosa che non fanno mai
è mortificare gli altri
Torna a Montevideo che qui ti hanno lasciato a piedi
pure Pio e Amedeo
è vero ho fatto tele come Cleme, Agnelli e pure Guè
anche Sanremo perché Amadeus ha fatto fuori quelli come te
e son felice per i soldi che hanno dato a Salmo
e ho goduto per i calci ai fiori che ha tirato Blanco
che ha fatto incazzare quelli che mo’ ti fanno l’applauso
che tra due giorni ti riscorderanno
È vero sono vecchio ma pure tu sei vecchio
e io ci sta che parlo d’erba come Willie Nelson
tu invece non puoi più vendere sesso nei pezzi d’amore
alle bambine che aspettano il primo mestruo
entrambi siamo escort
io quella d’alto bordo
tu quella cessa che uno dice: “non me la ricordo”
mettiamole ‘ste cose al loro posto
tu fai le marchette
io al limite ho gli sponsor
Intiende Pablo?
ok adesso non fare il piangina
io non sono un rapper non posso rispondere
invece se sei così bravo
sei un cantante pop così completo
piglia la penna e scrivimi un pezzo tipo l’Avvelenata
che poi c’hai pure provato a fare il rap
facevi ca**re ma ci hai provato
e comunque sei più bravo come rapper che come cantante
quindi la prossima volta togliti il mio nome dalla tua ca**o di bocca
e stai tranquillo che io ti lascio stare
adios Pablo
Beh, che dire. J-Ax è come quei bambini a cui la mamma dice ”Lasciali stare se ti dicono che non sei bravo. Tu sai di esserlo” e lui invece li insulta. Paolo Meneguzzi, invece, è uno di quei bambini a cui la mamma dice ‘‘Non è vero quello che ti dicono, tu sei il più bravo. Lasciali stare, loro non lo sanno” ma neanche lui li lascia stare. Peccato che abbiano 46 e 50 anni. E spoiler: non siete sti geni della musica nessuno dei due, tranquilli.