Roberto Saviano fuori dalla Rai, la risposta epica del giornalista: ecco perché hanno chiuso il programma Insider (VIDEO)

Roberto Saviano fuori dalla Rai, ecco perché hanno chiuso Insider: ecco cosa ha detto il giornalista e il video con la riposta

Roberto Saviano ha rotto il silenzio sulla chiusura del suo programma Insider che è stato fatto fuori dai palinsesti Rai, il giornalista ha risposto per le rime all’Ad Roberto Sergio che aveva giustificato la chiusura perché (secondo lui) il suo conduttore avrebbe utilizzato un linguaggio non compatibile con il codice etico del servizio pubblico.

L’amministratore delegato ha chiarito che la scelta è stata presa per ragioni aziendali e non politiche «Saviano non è in palinsesto». Inoltre, ha sottolineato che il codice etico è stato applicato anche nei confronti del giornalista Filippo Facci, che è stato precedentemente allontanato dalla Rai per delle affermazioni sessiste: «La scelta è aziendale, non politica».

Secondo quanto riportato, dalle dichiarazioni rilasciate a Il Messaggero, la motivazione dietro la decisione della Rai di escludere Roberto Saviano e il suo programma “Insider” dal palinsesto sarebbe legata al linguaggio utilizzato dal giornalista (quello della verità?). Pare che in diverse occasioni il linguaggio adoperato da Saviano non sia stato ritenuto compatibile con il codice etico del servizio pubblico, e questo avrebbe portato all’annullamento della trasmissione. Tale scelta, sostiene Sergio, sarebbe stata presa per mantenere gli standard di integrità e rispetto all’interno dell’emittente televisiva.

Cosa ha detto Saviano? La frase su Salvini

Il linguaggio a cui Sergio fa riferimento è una frase utilizzata da Saviano, nella quale ha descritto Matteo Salvini «Ministro della Mala Vita». Sarebbe stato questo appellativo a convincere l’azienda ad allontanare il giornalista, paragonandolo al caso di Facci. Peccato che sia evidente la distinzione tra i due: Facci ha utilizzato una serie di termini sessisti e frasi inequivocabilmente inammissibili nei confronti della giovane che ha denunciato Leonardo Apache La Russa per violenza sessuale, mentre Saviano ha semplicemente attaccato una persona al potere, che ha tutte le capacità e le possibilità di difendersi e non si trova certo in una situazione di debolezza come quella della giovane 22enne.

«L’Italia è un paese che mette paura, è una decisione politica che si inserisce nella strategia più ampia di usare le azioni giudiziarie come grimaldello per impedirti di lavorare», così Saviano entra a gamba tesa nella questione che lo riguarda. Ma non finisce così, se c’è una cosa che il giornalista ha dimostrato con la sua carriera è quella di non avere paura di esporsi: «Quindi voi giornalisti ora sarete attenti a tutte le dichiarazioni rese negli anni da chiunque abbia avuto una trasmissione in Rai, verificandone l’aderenza a un Codice etico fatto per compiacere chi, nel 2015, scrisse: “Cedo due Mattarella per mezzo Putin” (Matteo Salvini, ndr). La possibilità che in Rai resti solo Peppa Pig è alta»

Saviano è entrato in merito anche al paragone fatto con Facci e ha chiarito in maniera esaustiva le evidenti differenze: «Facci ha attaccato una persona inerme per difendere il potere. Io ho attaccato il potere. In realtà l’equiparazione è una strategia politica dei media di destra che sono nelle mani di un parlamentare della Lega».

Insider era un programma scomodo

Il programma di Saviano, Insider, è stato cancellato, nonostante sia già pronto. Ma di che cosa trattato? Il protagonista sarebbe stato su Don Peppe Diana (sacerdote ammazzato dal clan dei casalesi), sui collaboratori di giustizia che hanno permesso di portare a galla importanti rapporti tra mafia e politica e tra mafia e imprenditoria. Ci sarebbe stato spazio, inoltre, sui giornalisti perseguitati tra cui Rosaria Capacchione ed Enzo Palmesano. 

Nonostante il programma sia stato fatto saltare, dichiaratamente per le frasi di Saviano e non per il suo contenuto, risulta impossibile non chiedersi se sia stato ritenuto scomodo. E anche a tal proposito Saviano non ha paura di esporsi:

«Insider avrebbe raccontato, tra le altre storie, quella di Don Peppe Diana. Ho intervistato l’uomo che denunciò il suo killer. Non solo, protagonista di un’altra puntata è Enzo Palmesano, giornalista minacciato dai clan, licenziato per volontà del boss Lubrano. Palmesano fu parte della storia di AN, allontanato poi col nuovo corso per il suo impegno antimafia. Ricapitoliamo: Salvini attacca don Ciotti e nello stesso giorno ottiene la chiusura della mia trasmissione in Rai. Immagino sia chiaro a tutti da che parte sta questo governo».

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