Temptation Island 2023 maneggiare con cura, amore tossico e coppie disfunzionali

Temptation Island 2023 coppie, cosa non va in Gabriela e Giuseppe, Alessia e Davide, Vittoria e Daniele, Manu e Isabella, Manuel e Francesca?

Una nuova edizione di Temptation Island sta per avere inizio, a partire da lunedì 26 giugno 2023; le prime cinque coppie sono state presentate dai canali social del programma ed è già chiaro quali e quante dinamiche tossiche verranno sottoposte all’attenzione dei telespettatori. Per non rischiare di cadere nella trappola del ”in amore è tutto concesso”, scopriamo insieme quali sono gli ostacoli da evitare, a quali red flag fare attenzione, quali errori sono assolutamente da non fare e come prepararci alle storie di ogni coppia.

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Gli ingredienti per la classica ricetta a stampo patriarcale, miscelata per bene con un’alta dose di diseducazione sentimentale ed emotiva, ci sono tutti. La fidanzata che rinuncia alla sua vita per la gelosia del compagno, la pressione per la ricerca di un figlio, il tradimento e la conseguente ghigliottina a cui si sottopone chi ha tradito e chi è stato tradito, la differenza di provenienza sociale presentata come incompatibilità e la sindrome di Penelope in perenne attesa del ritorno del suo uomo che continua ad andarsene e poi tornare. Analizziamo insieme tutte le opzioni, aspettando le puntate per capire se la situazione migliorerà o – ahinoi – peggiorerà.

Gabriela e Giuseppe: perché una donna dovrebbe rinunciare alla sua vita per un uomo? 

La presentazione delle coppie di Temptation Island 2023 inizia con il botto e con un classicone presente in ogni edizione: la fidanzata che rinuncia a tutto a causa della gelosia del suo compagno, che puntualmente poi tenta di tradirla.

Si tratta di Gabriela e Giuseppe, insieme da 7 lunghi anni. Nonostante l’attenzione generale si sia concentrata sul tentativo maldestro di lui che, iscritto ad un sito di incontri, ha lasciato il recapito della sua fidanzata per comunicare con la potenziale amante, facendosi scoprire ancora prima di poter concretizzare il tradimento, il vero allarme rosso di questa storia ci viene fornito dalla descrizione della ragazza sulla gelosia invalidante del compagno. Ecco le sue parole:

«Per lui ho sacrificato tutto: amicizie, scuola, famiglia. Perché gli dava fastidio anche se andavo a comprare il pane da sola.»

Ed eccoci qui, di fronte alla segnaletica più limpida della mappatura delle relazioni tossiche: la privazione della libertà. Amore non è sottrazione, chi ti toglie qualcosa non ti ama. Non lo fa, senza ”se” e senza ”ma”. E se permetti che succeda è perché a tua volta non sai amarti.

La gelosia che limita, che non ti permette di esprimerti dai gesti più semplici a quelli più importanti, non è sintomo del famigerato ”troppo amore”. Non è altro che la conseguenza diretta di un rapporto compromesso con se stessi e con la persona che abbiamo al nostro fianco.

Per gelosia ti chiede di non fare qualcosa, di non vedere qualcuno, di non andare in certi posti, di non studiare e\o lavorare, di non uscire da sola o da solo? C’è solo un’opzione: scappare. Più in fretta che si può. In direzione opposta e il più lontano possibile.

 

Alessia e Davide: tradire è un peccato mortale? Restare può esserlo di più

La seconda coppia di Temptation Island 2023 è quella formata da Alessia e Davide. Si tratta della quota ”corna” di quest’anno: insieme da undici anni, lei lo ha tradito per circa due anni e mezzo. Quando lui l’ha scoperto, ha deciso di mantenere il silenzio e fingere di non saperne nulla:

«Ho tenuto nascosto ad Alessia che sapevo questa storia per un anno e mezzo, voglio capire se riesco a perdonare Alessia e soprattutto a dimenticare quello che mi è stato fatto, perché quando la guardo negli occhi c’è sempre una persona che ti ha tradito»

Una volta scoperchiato il vaso di pandora, lei ha mollato l’amante e adesso, tramite il programma, vuole far ricredere il compagno sulla sua fedeltà, sperando nel perdono definitivo:

«Ho fatto di tutto per riconquistarlo, ma credo di non esserci riuscita, quindi attualmente voglio capire se possiamo continuare a rimanere insieme oppure ci dobbiamo definitivamente allontanare.»

Sbagliare è umano, capire i motivi per cui si sbaglia è da supereroi. E anche perdonare è un atto eroico, nei confronti di noi stessi, prima che degli altri. Ma chiedersi perché si resta e a quale costo è la base per la salvezza. E no, se stai male, non lo stai facendo per amore ma per paura. 

E sebbene le seconde possibilità siano una strada percorribile sono per i sani e per chi ci crede davvero, è facile cadere nell’errore di passare da ”vittima” a ”carnefice”. Anche in questo caso: per se stessi e poi per gli altri. Si instaura così, la modalità tossica del tu mi hai tradito, quindi adesso devi convincermi a restare”ma nessuno dovrebbe convincere nessuno.

Gli elementi attualmente a disposizione su questa storia sono relativamente pochi per avere un quadro completo della situazione. Quel che è certo è che una persona che inizia una relazione clandestina così duratura, sta cercando al di fuori della coppia un benessere per se stessa che non trova nella coppia.

Altrettanto certo è che chi scopre un tradimento e decide di assistere in silenzio, in attesa che esca fuori, sta sottovalutando a sua volta il suo benessere, in attesa di poter presentare il conto e sentirsi in ”credito”.

Perché non dirlo subito se ci si scopre traditi? Perché non lasciarsi, se si cerca (e si trova) altrove qualcosa che non è presente nel rapporto in corso? 

La risposta temo sia: per non buttare 11 anni insiemeMa questo soltanto le puntate potranno confermarlo. E se così fosse, 11 anni non sono nulla di fronte ad una vita di rinunce, malessere e insoddisfazione.

Vittoria e Daniele: i figli non sono ultimatum 

La terza coppia di Temptation Island 2023, formata da Vittoria e Daniele, presenta uno dei sintomi più gravi dell’enciclopedia delle storie tossiche: la ricerca insistente di un figlio che il partner non è pronto ad avere.

Inizia con una discussione il video di presentazione della terza coppia, pubblicato sui canali social del reality. Un antipasto chiaro di quello che sarà il menù di dinamiche disfunzionali e nocive che ai telespettatori toccherà subire.

Vittoria e Daniele stanno insieme da quattro anni. Lei da due anni insiste per avere un figlio. Lui dal canto suo precisa che non ci sono i presupposti. A sconvolgere a primo ascolto, è la sicurezza di lei che sostiene di ”non stare pressando” il suo compagno. Ma lui rivela:

«Hai detto o a novembre (facciamo un figlio, ndr) o ti lascio, questo non vuol dire che mi pressi?». E la risposta di lei conferma le parole di Daniele e la poca lucidità di Vittoria: «Pressando? Intanto sono passati altri da due anni…».

La scelta di avere un figlio è personale, non giudicabile, non attaccabile, men che meno può essere limitata. Ma lo è altrettanto quella di non volerne, sia che si tratti di una scelta relativa al momento attuale o che sia definitiva. 

È giusto essere chiari dal principio. La scelta di volere o non volere figli, se risulta essere fondamentale nel proprio percorso di vita, dovrebbe essere alla base del patto di onestà che si instaura all’interno di una coppia.

Poi si può variare nel percorso prestabilito. Decidere di restare con chi non vuole figli, perché la storia in cui ci si trova completa le nostre aspettative sulla vita e trasforma la nostra idea di famiglia. Come può capitare di scoprire solo ad un certo punto della nostra esistenza di voler diventare genitori.

Ma se hai chiaro cosa vuoi, credere di poter far cambiare idea – con il tempo e l’insistenza – alla persona cha hai accanto è la strada dell’infelicità. Se va bene comunque vi lascerete ad un certo punto, se va male uno dei due cederà senza esserne realmente convinto. E cosa può esistere di peggio che mettere al mondo dei figli sulla base di un ultimatum? Al pari, solo aspettare che l’altro cambi idea, con la possibilità di non riuscire mai a soddisfare le proprie intenzioni. 

spoiler: la nascita di un figlio non salva le relazioni in crisi. Le peggiora. 

Manu e Isabella, periferia contro centro: credete sia davvero quello il problema?

Manu e Isabella, la quarta coppia di Temptation Island 2023, presentano due problemi differenti rispetto alla crisi che stanno attraversando come coppia. Mentre lui parla di evidenti differenze sociali «Veniamo da realtà diverse. Io provengo da un quartiere popolare, mentre lei ha sempre vissuto nel centro di Milano. Vorrei anche andare a convivere, ma non troviamo un punto d’incontro su dove andare», lei sostiene di riscontrare diverse incompatibilità caratteriali: «Il mio lamentarmi non deriva dal nostro mondo diverso o da modi di vivere differenti. Deriva proprio dalla sua persona, dai suoi atteggiamenti.»

Dov’è, dunque, la vera fonte della crisi di questa coppia? Forse proprio nel fatto di non avere inquadrato il problema. E la conferma arriva proprio dalle parole di Isabella:

«Se non fossi innamorata di Manu, nulla mi terrebbe legata a lui perché ci sono tante cose che non vanno»

E no, forse deluderemo qualcuno e spezzeremo il cuore di altri, ma l’amore non basta. E non è minimamente questione di soldi o di poca volontà di voler mantenere in piedi un rapporto. L’amore può crescere e ritenersi tale, solo se fertilizzato dalla verità verso noi stessi e quello che vogliamo per la nostra vita. Non sappiamo ancora quali siano le ”cose che non vanno” nominate da Isabella, ma il punto focale della storia andrebbe cercato lì. E ricordiamo che la dinamica comune del non sto bene, ma resto perché lo amo” è un paradosso e non è sano.

Francesca e Manuel e la sindrome di Penelope: ma che aspetti a fare?

Poi c’è la quinta coppia di Temptation Island 2023, formata da Francesca e Manuel. Insieme da due anni, si sono lasciati già cinque volte. O per essere precisi: lui ha lasciato lei, per tornare ogni volta sui suoi passi, e farsi ”riprendere”.

«Manuel ogni due per tre mi lascia e dopo un mesetto è lui che ritorna. Io sono sempre lì che aspetto e lui forse di questo se ne approfitta. Sono esausta e vorrei che Manuel avesse chiaro ciò che vuole, se stare con me o no». 

State pensando che la colpa sia tutta di lui? Che è un mascalzone che sta approfittando di una ragazza innamorata? Vi state concentrando sul problema sbagliato. 

La vera protagonista che dovrebbe adoperarsi per capire cosa vuole e perché lo vuole è Isabella. Dovrebbe essere lei a scegliere di non restare. E chiedersi perché sta continuando, invece, a farlo. E anche in questo caso, l‘amore non c’entra nulla. 

Accettiamo l’amore che crediamo di meritare” è una massima che funziona sempre e che fornisce le indicazioni chiare dei problemi di ogni storia tormentata. Meritare di esserci non di aspettare un ritorno: una volta, due, tre, quattro, cinque e chissà quante altre volte. Decidere di non restare e non farsi trovare solo per paura di perdersi. Perdere cosa poi? Non un amore onesto e risolto. Non un amore vero, quindi. Ma solo l’ennesima unione di due dinamiche tossiche che combaciano.

Ale e Federico, si sono già lasciati ma non lo sanno

La sesta coppia è formata da Ale e Federico, insieme da tre anni. Lei ha lanciato un ultimatum che il fidanzato pare non abbia alcuna intenzione di cogliere. La fatidica gabbia del «O ci sposiamo o ci lasciamo». 

«Il problema è che la mia visione del futuro è completamente diversa dalla sua, vogliamo cose differenti: io non mi voglio sposare!»

Già lo sanno. Lei lo sa, lui lo sa. Eppure sono a Temptation a risolvere chissà cosa. Lei piange quando lui ribadisce cosa non vuole, mentre lei pensa che quello che vorrebbe non coincide con le parole del fidanzato. Perché stare insieme, dunque? Per il solito ”sacrificio” dell’amore e la convinzione che i sentimenti possano cambiare le persone. Ma le persone non cambiano, se va male si adattano, se va bene ci si lascia. E Ale e Federico non stanno già insieme, pur standoci.

Perla e Mirko, se scelgo io rinunci tu e viceversa

Concludiamo in ”bellezza”, con la settima e ultima coppia di Temptation Island formata da Perla e Mirko. Insieme da cinque anni, lei ha cambiato vita e città per trasferirsi da lui. E indovinate un po’? Adesso è infelice.

«E nonostante i miei sacrifici (ho rinunciato alla famiglia, al lavoro e alle amiche) ad oggi Mirko non mi rende felice. Questo perché è diventato apatico e non dà stimoli alla relazione».

E no, non perché quello che ha trovato non era come se lo aspettava e neanche perché il suo fidanzato, improvvisamente, è diventato ”apatico”, come lei sostiene. Ma perché ogni scelta è una rinuncia, ma va fatta esclusivamente per se stessi.

«Io ci provo, ma vedo un muro davanti a me, come se qualsiasi cosa non è mai quella giusta».

Rinunciare a sé per scegliere l’altro non funziona e non funzionerà mai. E pretendere che l’altro riconosca lo sforzo è un mero compiacimento, che comunque non soddisfa mai realmente. Ancora peggio credere che l’altro debba trovare una soluzione. No, non è suo compito.

Temptation Island 2023, si lasceranno tutti? Ma magari

Dopo quest’analisi credete che tutte queste coppie siano destinate a lasciarsi? Credete che per alcune di loro ci sia una speranza autentica di risolvere, in maniera sana, il proprio rapporto? Potrebbero, per carità. Con tanto lavoro, autoanalisi e con la terapia possibilmente, e non di certo grazie ad 11 giorni su un’isola in tv. E altre potrebbero – ma magari, per loro- arrivare alla conclusione di doversi lasciare. La fine non è una sconfitta, la maggior parte delle volte è l’inizio della salvezza.

Ma molte potrebbero anche restare insieme e basta. E non sarebbe un lieto fine. 

Ah e comunque, dopo questa infinita serie di problemi relazionali non sembrerebbe ma, l’amore esiste. E le coppie sane anche. Dicono di averne avvistata qualcuna su una montagna e dentro un lago una volta.

No davvero. Esistono e arrivano da fatiche immense dopo aver costruito il singolo prima della coppia. Dopo aver fatto del proprio meglio per se stessi. Per mettere insieme la versione migliore di ognuno e fare poi del proprio meglio insieme. Perché amare se stessi è l’unica base per sapere amare anche gli altri. 

(Clicca su una delle 2 foto)
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