Sessismo in diretta su Sky, le frasi di Valsecchi e Bobbi sono specchio di tutto ciò che non va (VIDEO)

Matteo Bobbi e Davide Valsecchi, due giornalisti di Formula 1 sospesi da Sky per il siparietto sessista in onda durante il GP di Spagna: VIDEO

Si è consumato in diretta tv su Sky, durante il GP di Spagna, l’ennesimo siparietto sessista da parte di due uomini; stiamo parlando di Matteo Bobbi e Davide Valsecchi, che hanno mostrato tutto quello che sta alla base della piramide della violenza sulle donne: stereotipi, oggettivazione del corpo, battute da spogliatoio e maschilismo. In una sola parola: patriarcato (sì, sempre di questo si parla). Tutto questo come se fosse lecito, previsto, normale. Perché lo è. Quando parliamo di società che va educata, ci riferiamo proprio a questo. A scardinare la sicurezza, l’abitudine e gli automatismi con cui si parla, si descrivono, si considerano e si trattano le donne. Ma scopriamo cosa hanno detto. Lo sapete già, come sempre c’è da inca**arsi.

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L’episodio sessista tra Matteo Bobbi e Davide Valsecchi, i due commentatori sportivi di Sky per la Formula 1, ha suscitato l’indignazione di tutti gli spettatori consapevoli. Durante la trasmissione televisiva del Gran Premio di Spagna della scorsa domenica, i due cronisti si sono scambiati una serie di battute sessiste. Questo ennesimo esempio ha sollevato interrogativi sul ruolo dei media e sulla responsabilità dei giornalisti nell’attenzione a non perseverare con una cultura sessista e maschilista.

Formula 1 Sky: cosa è successo? Cosa hanno detto?

Durante la diretta del Gran Premio di Spagna, Matteo Bobbi ha rivolto una battuta sessista a Davide Valsecchi, invitandolo a girarsi per osservare una ragazza di spalle e sottolineando la presenza di un “pacchetto di aggiornamenti” dietro di lui.

«Volevo dire a Davide che dietro di lui c’è un bel “pacchetto di aggiornamenti” se si gira».

Valsecchi ha colto l’invito e ha volto lo sguardo verso la ragazza, aggiungendo il commento che conosceva tali aggiornamenti ma non gli era permesso ”testarli”.

«Li conosco, purtroppo mi hanno detto che non si può testarli».

Il tutto contornato dall’iniziale imbarazzo della collega Federica Masolin che ha tentato, senza risultati, di frenare i due uomini. Per poi finire con ”assecondarli”, assistendo passivamente e gestendo il tutto con gli strumenti sbagliati (con una domanda sulle consorti potenzialmente offese), nella seconda parte della diretta.

Dopo la conclusione del servizio, i due commentatori sono tornati in studio e Valsecchi ha continuato sulla stessa linea, aumentando ulteriormente il tono sessista con l’ennesima ”battuta”:

«Ho già fatto due volte l’operazione per gli occhi perché ho perso la vista fin da bambino a guardare quelle cose».

Tenetevi le scuse

Successivamente all’accaduto, sia Valsecchi che Bobbi hanno espresso le loro scuse attraverso i social media. Valsecchi ha pubblicato una storia su Instagram in cui ha ammesso il proprio errore, chiedendo scusa a chi si fosse sentito offeso, alle donne e a Sky.

«Mi dispiace tanto. Sono caduto in uno scambio di battute di cattivo gusto e ho usato parole non adatte e irrispettose. Per questo vorrei chiedere scusa a chi si fosse sentito offeso, alle donne e a Sky».

Non è la mancanza di buon gusto il problema. Non si ”cade” in uno scambio di battute come si inciampa per caso per strada.  E no, non si chiede scusa solo a chi ”si è sentito offeso” come se ci si possa anche non sentire offesi. Come se esistesse un gruppo di sensibili esagerati e suscettibili spettatori, mentre tutti gli altri possono aver capito. No, qui non c’è niente da capire. C’è da smantellare dinamiche e rieducare tutti da zero.

Bobbi ha seguito l’esempio di Valsecchi, riconoscendo che, ”anche se non era sua intenzione”, ha generato un momento sgradevole (no, non è semplicemente sgradevole. E’ sessista, che è diverso), che ha ferito la sensibilità di alcune persone (e vai di nuovo con sta storia della sensibilità). Si è scusato sottolineando il suo rispetto per tutte le donne (che ha chiaramente mostrato di non avere).

«Nonostante non fosse nelle mie intenzioni, ho generato un momento sgradevole che ha reso sofferenza alla sensibilità di alcune persone. Chiedo sinceramente scusa a chi si fosse sentito offeso ribadendo il mio totale e profondo rispetto verso tutti e tutte le donne».

Il rispetto nei confronti delle donne non si ribadisce a parole dopo non averlo applicato. Il rispetto non si ha se i fatti mostrano il contrario. Il minimo sarebbe scusarsi, mortificarsi e non proferire giustificazioni. Ammettere di essere ignoranti. Il massimo della consapevolezza non crediamo di poterlo neanche considerare visto il fondo da cui si parte.

La risposta di Sky: Valsecchi e Bobbi sospesi

Sky ha accettato le scuse presentate dai due commentatori, ma ha ritenuto necessario prendere provvedimenti disciplinari. Pertanto, ha deciso di sospendere Bobbi e Valsecchi per un Gran Premio.

In un momento in cui si discute intensamente delle donne uccise, è preoccupante che si verifichino incidenti di questo genere in diretta televisiva. Viene quindi sollecitata un’azione da parte dell’Ordine dei Giornalisti affinché vengano adottate misure concrete e si richieda l’applicazione del Manifesto di Venezia, che rischia di perdere la sua efficacia e diventare poco più che carta straccia.

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