Giulia Tramontano femminicidio, l'amante del fidanzato Alessandro Impagnatiello poteva diventare una vittima anche lei? La testimonianza
Nella tragica vicenda del femminicidio di Giulia Tramontano, la ragazza italo-inglese di 23 anni, con cui Alessandro Impagnatiello aveva una relazione parallela è diventata una figura cruciale nelle indagini sul caso e dalla sua ricostruzione emergono nuovi dettagli. L’uomo ha tentato di incontrarla, insistentemente, dopo aver ucciso la compagna. Di seguito tutti i dettagli.
La giovane donna, chiamata C., è diventata nota come “l’altra fidanzata” di Impagnatiello o più erroneamente come la sua “amante”. Le due donne non sapevano dell’esistenza l’una dell’altra: il fidanzato viveva da circa un anno una storia parallela. A scoprire tutto per prima è stata la 23enne ed è stata anche lei la prima a preoccuparsi della scomparsa di Giulia: aveva paura che le fosse successo qualcosa, che fosse vittima del 30enne. Nel suo secondo verbale rilasciato ai carabinieri, C. racconta i giorni di paura vissuti e rivela nuovi particolari sconvolgenti sulla personalità e le azioni di Impagnatiello. Poteva diventare anche lei una vittima dell’uomo?
Giulia Tramontano femminicidio: la testimonianza dell’altra fidanzata di Impagnatiello
La testimonianza di C. inizia la sera tra il sabato e la domenica, quando ha notato un Impagnatiello apparentemente agitato e sudato. In quel momento, ignara di quanto fosse accaduto tra le 20 e le 21:30, non poteva immaginare che Impagnatiello avesse già ucciso Giulia Tramontano a coltellate e avesse tentato di bruciare il suo corpo nella vasca da bagno.
Nel corso della testimonianza, emergono i dettagli della tattica di Impagnatiello per mantenere entrambe le relazioni, compresi il falso test del DNA e i suoi tentativi di far credere a C. che il figlio di Giulia non fosse suo.
La videochiamata e la richiesta di incontro all’altra fidanzata
C. inizia a sospettare di Impagnatiello e decide di registrare segretamente una videochiamata tra loro. Durante la chiamata, Impagnatiello cerca di convincerla che Giulia sia solo assente da casa e che il bambino sia al sicuro. Ma C., che non si fida più di lui, chiede ripetutamente dove sia Giulia, ottenendo risposte contraddittorie.
«Ho iniziato a scrivere ad Alessandro chiedendo dove fosse Giulia. Lui di contro ha iniziato a chiedermi di vederci perché voleva parlarmi da solo, senza di lei. Per mettere un punto a questa vicenda».
Alla fine, C. rifiuta l’invito di Impagnatiello a incontrarsi, poiché ha paura e non sa cosa sia in grado di fare Impagnatiello.
«Arrivata a casa ho notato Alessandro alla fermata del tram che mi aspettava. Poi ha iniziato a citofonare. Alla fine è salito. Ma gli ho parlato attraverso le sbarre della finestra del ballatoio. Lui insisteva per entrare. Ma io non ho voluto perché avevo paura».
La relazione di Impagnatiello e C: da quanto stavano insieme?
C. rivela ai magistrati che la sua relazione con Impagnatiello è iniziata nel giugno 2022, quando lui le aveva detto che la storia con Giulia era finita. Tuttavia, C. scopre di essere incinta a dicembre e decide, d’accordo con Impagnatiello, di interrompere la gravidanza.
Durante la testimonianza, C. riferisce di aver notato l’assenza di tracce della presenza di Giulia nella casa di Impagnatiello e della bugia riguardante un test del DNA. A un certo punto, trova persino un rossetto nell’auto di Impagnatiello e decide di contattare Giulia per incontrarsi e discutere della situazione.
Le indagini su Alessandro Impagnatiello
Le indagini coordinate dal pubblico ministero Alessia Menegazzo e dall’aggiunto Letizia Mannella, condotte dai carabinieri, si concentrano sulla ricostruzione precisa degli eventi, cercando prove di premeditazione e crudeltà. Nel frattempo, C. ha lasciato la casa che frequentava con Impagnatiello e si è allontanata. Gli inquirenti cercheranno di interpellarla in settimana per ulteriori informazioni sul caso.
Femminicidio, poteva succedere anche a lei?
La testimonianza di C. offre un’ulteriore prospettiva sulla vicenda del femminicidio di Giulia Tramontano e getta luce sui comportamenti di Alessandro Impagnatiello. La sua testimonianza mette in evidenza il clima di paura e sospetto in cui la ragazza è vissuta e contribuisce alle indagini per fare luce su ogni aspetto dell’omicidio.
Il femminicidio è un fenomeno sistemico e, purtroppo, non possiamo fare a meno di chiederci cosa sarebbe successo se Impagnatiello avesse incontrato anche C. E per fortuna, possiamo solo immaginarlo.