Ylenia Carrisi figlia scomparsa di Albano: chi è Alexander Masakela e cosa c’entra con la sparizione?

Ylenia Carrisi è la figlia scomparsa di Albano che avrebbe conosciuto Alexander Masakela nel suo viaggio in America...

Alexander Masakela è l’uomo legato alla sparizione di Ylenia Carrisi, figlia primogenita di Albano Carrisi. Scopriamo di seguito tutti i dettagli riferiti alla scomparsa della ragazza!

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Ylenia Carrisi è la figlia di Albano Carrisi e Romina Power, scomparsa da trent’anni senza lasciare nessuna traccia di sè. Alla misteriosa sparizione, avvenuta a New Orleans, negli Stati Uniti, è legato il nome di Akexander Masakela. Era il 6 gennaio 1994.

Nata a Roma il 29 novembre 1970, al momento della scomparsa la figlia di Albano Carrisi aveva compiuto da poco 23 anni. Studentessa universitaria, a quel tempo Ylenia Carrisi era iscritta al King’s College di Londra e da settembre 1994 aveva deciso di prendersi una pausa, sia dallo studio sia dal lavoro, per intraprendere un viaggio in solitaria tra gli Stati Uniti e l’America Centrale.

Ylenia, essendo anche cittadina statunitense, poteva muoversi in tutta libertà negli stati americani. Sua madre Romina Power, infatti, era nata in America. Non solo, la figlia di Albano Carrisi discendeva anche da una famiglia di attori hollywoodiani leggendari. Suo nonno era l’indimenticabile Tyrone Power, uno tra gli attori americani più celebri degli anni Trenta e gli anni Cinquanta, come la nonna, Linda Christian, anche lei una famosa attrice del cinema internazionale.

Chi è Alexander Masakela?

Alexander Masakela trent’anni fa era conosciuto nell’ambiente di New Orleans come un personaggio ambiguo che spesso viveva di espedienti. Artista cinquantenne e trombettista di strada, era stato accusato di stupro da una delle donne con cui aveva avuto legami in passato. Il suo era un curriculum giudiziario colmo di piccoli reati, nonché risultava essere assiduo frequentatore di riti voodoo e messe nere.

Con certezza, l’uomo ha trascorso diversi giorni con Ylenia Carrisi, prima che la ragazza scomparisse nel nulla, in un misero albergo di New Orleans, nella zona francese. Secondo quanto deposto dai proprietari dell’albergo alle autorità investigative, Ylenia avrebbe lasciato la sua stanza nel pomeriggio del 6 gennaio 1994, senza portare con sé nulla. Alexander Masakela è rimasto lì ancora per una settimana. Al tentativo dell’uomo di pagare il soggiorno con gli assegni turistici della ragazza, l’albergo ha messo al corrente la polizia, che ha avviato le prime indagini sulla scomparsa della Carrisi. Nel frattempo, anche i genitori, Albano e Romina Power, hanno denunciato la sparizione della figlia, precipitandosi a New Orleans.

Alexander Masakelaarrestato il 31 gennaio successivo, è stato rilasciato appena il guardiano notturno dell’acquario di New Orleans ha identificato Ylenia come la ragazza che la sera del 6 gennaio aveva visto buttarsi nel fiume Mississippi.

Dal momento del rilascio, Alexander Masakela non è stato più rintracciabile. Il caso sulla scomparsa di Ylenia è stato chiuso, per cui si sono interrotte tutte le indagini curate dagli investigatori americani.

Cosa c’entra Alexander Masakela con la sparizione di Ylenia Carrisi?

Intervistato dal Times, Alexander Masakela ha affermato che la sera del 6 gennaio 1994 Ylenia Carrisi sarebbe rimasta ad ascoltarlo mentre suonava la tromba nel quartiere francese, a Royale Street, come sempre. Secondo la sua versione, la ragazza si è poi allontanata per passeggiare e lui non l’avrebbe più vista.

Dai racconti dei suoi genitori, in particolare di Albano, sembrerebbe che Ylenia Carrisi in quel periodo passasse un momento di incertezze e dubbi che, anche se comune a tanti ragazze della sua età, erano gravati da un uso generico di droghe. Il cantante di Cellino San Marco ha anche confessato che, sei mesi prima che la figlia partisse da sola, tutta la famiglia Carrisi era stata in vacanza nel Sud degli Stati Uniti.

Proprio a New Orleans, Ylenia aveva conosciuto il cinquantenne artista di strada Alexander Masakela. A quest’uomo la giovane ragazza si era legata, nonostante il parere del tutto contrario di entrambi i genitori. Secondo quanto Albano ha dichiarato, parrebbe che durante il loro soggiorno nella cittadina della Louisiana, Ylenia fosse spesso sotto l’effetto della marijuana. Un giorno, addirittura, avrebbe fatto preoccupare tutta la famiglia buttandosi nelle acque del fiume Mississippi, rischiando addirittura di annegare.

La scomparsa di Ylenia Carrisi

Ebbene, una volta in America da sola, Ylenia avrebbe detto al padre che a ottobre 1993 si sarebbe diretta verso il Belize, nel centro America, perché aveva in mente di scrivere un libro sugli artisti di strada e i senzatetto. Arrivata a destinazione, avrebbe abbandonato la prima tappa del suo viaggio in solitaria senza avvisare i genitori rimasti in Italia. Lo scopo della ragazza era raggiungere Alexander Masakela in Louisiana. Da prove certe, il 30 dicembre 1993 i due hanno preso alloggio al LeDale Hotel, un trasandato hotel nel quartiere francese di New Orleans. Da quella residenza Ylenia ha chiamato la sua famiglia per l’ultima volta, tra il 31 dicembre e il 1 gennaio 1994.

Alcuni anni fa, in una stazione della Florida si sono trovati i resti di una donna morta nel 1994. Le possibilità che si trattasse della figlia di Albano, Ylenia Carrisi, erano altissime poiché, una volta ricostruite le sembianze del cadavere, sembrava somigliarle tantissimo. Inoltre aveva con sè alcuni oggetti personali di Ylenia, tra cui una specifica collana, particolare che aveva fatto pensare di aver ritrovato proprio il corpo della giovane scomparsa.

Dai campioni di DNA prelevati dalla squadra investigativa americana, arrivata per l’occasione in Italia, si scoprì che quella donna morta non era Ylenia. Il corpo ritrovato è stato identificato come appartenente a una certa Susanna che, sicuramente conosceva la ragazza, proprio perché aveva con sé le cose della figlia di Albano Carrisi.

Epilogo

Nel gennaio 2013 Albano ha presentato istanza di dichiarazione di morte presunta della figlia Ylenia al tribunale di Brindisi. Romina Power ha dichiarato di essere profondamente amareggiata dalla decisione presa dall’ex marito. Lo stesso organo giudiziario, con una sentenza del 1° dicembre 2014, ha dichiarato la morte presunta di Ylenia. La scomparsa di Ylenia Carrisi resta ancora oggi un giallo insoluto!

Albano, dal canto suo, ha sempre sostenuto che Ylenia era scappata da Alexander Masakela dopo due giorni che l’aveva incontrato, chiamandolo maestro. Ecco le parole del famoso cantante, ritrovate in un’intervista del tempo: «Nei suoi diari ha scritto che Alexander ed un altro uomo volevano costringerla a drogarsi. Quest’ uomo è uno spirito del male. Tanta gente con cui abbiamo parlato ci ha detto che soggiogava le donne con la droga per tenerle in suo potere come schiave».

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