Chiara Colosimo eletta presidente della commissione parlamentare antimafia, i legami con Ciavardini e la lettera del figlio di Borsellino
Chiara Colosimo è stata eletta presidente della commissione parlamentare antimafia, nonostante l’opposizione netta da parte delle famiglie con vittime di mafia; scopriamo perché e cosa è successo.
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In una lettera aperta, scritta da numerose famiglie di vittime di mafia e terrorismo, in molti si erano schierati per esprimere la loro opposizione all’elezione di Chiara Colosimo. Esploriamo le ragioni dietro la protesta delle famiglie e le controversie che circondano l’elezione della deputata di Fratelli d’Italia.
La vicinanza con Ciavardini riportata da Report: chi è?
Numerose famiglie di vittime di mafia e terrorismo hanno scritto una lettera aperta per protestare contro l’elezione di Chiara Colosimo, come presidente della Commissione parlamentare antimafia. Questa elezione, ancora prima di essere resta ufficiale, aveva creato sgomento e incredulità. Soprattutto alla luce dei recenti rapporti svelati dal programma televisivo “Report” su Rai 3.
Secondo il servizio, Colosimo, cresciuta in ambienti politici di destra simili, avrebbe legami con Luigi Ciavardini. La lettera delle famiglie delle vittime, infatti, richiama l’attenzione sulle accuse di collegamenti di Colosimo con l’esponente dei Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR), gruppo eversivo neofascista.
Ciavardini è stato condannato per diversi omicidi. Tra cui quelli del poliziotto Francesco Evangelista e del magistrato Mario Amato, nonché per la strage della stazione di Bologna.
I firmatari della lettera: anche il figlio di Paolo Borsellino
La lettera contro l’elezione di Chiara Colosimo è stata firmata da diverse personalità rappresentative delle famiglie delle vittime di stragi e atti di violenza legati alla mafia e al terrorismo. Tra i firmatari ci sono Salvatore Borsellino, figlio del giudice Paolo Borsellino, nonché i presidenti delle associazioni dei familiari delle vittime delle stragi di Piazza della Loggia, Piazza Fontana e della stazione di Bologna: Manlio Milano, Federico Sinicato e Paolo Bologeni.
Altri firmatari importanti includono Stefano Mormile, presidente dell’associazione familiari delle vittime della Falange Armata, e Nunzia Agostino, figlia di Nino Agostino, agente assassinato da Cosa Nostra.
La difesa di Chiara Colosimo
Dopo la sua elezione, Chiara Colosimo ha cercato di respingere le accuse e fugare ogni sospetto riguardo alla sua presunta vicinanza a Luigi Ciavardini. Ha sottolineato di non avere amicizie e di aver semplicemente espletato le sue funzioni istituzionali, incontrando anche persone detenute coinvolte in attività di reinserimento sociale.