Enrico Mentana contro gli attivisti di Extintion Rebellion e Ultima Generazione, cosa ha detto e perché ha fatto una figuraccia (FOTO)
Enrico Mentana questa volta ha sbagliato la sponda giusta della storia in cui sostare e da cui parlare, il giornalista e direttore del Tg de La7 ha attaccato con un post, senza fonti e approfondimenti, gli attivisti di Extinction Rebellion e Ultima Generazione, garantendosi una figuraccia evitabile e portando avanti una narrazione scorretta del movimento e del suo operato: scopriamo cosa ha detto e perché questa volta l’ha pestata grossa.
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Il direttore del Tg di La7 si è lasciato andare ad una considerazione qualunquista sugli attivisti e ha ricevuto una risposta immediata che smentiva quanto sostenuto. Il post, insieme a tutte le risposte degli utenti, non solo è rimasto ben visibile, ma non ha subìto alcuna rettifica da parte di Mentana. Che poi, dopo il blitz di Ultima Generazione alla Fontana di Trevi, ha rincarato la dose con un nuovo commento sarcastico. Quindi non una, ma ben due figuracce evitabilissime.
Enrico Mentana contro Ultima Generazione: cosa è successo? Il post su Facebook
A poche ore dall’alluvione in Emilia Romagna, Enrico Mentana, rendendosi spalla dell’attuale narrazione giornalistica sulla crisi climatica, ha spostato l’attenzione dalle cause reali che stanno determinato i problemi in corso ai movimenti che stanno cercando di rendere viva l’attenzione sui reali problemi del collasso climatico.
Una reazione inaspettata per un giornalista dal calibro di Mentana che si è imbattuto in uno scivolone non di poco conto. Ecco cosa ha detto:
«Che occasione avevano i militanti di Ultima Generazione e di Extinction Rebellion, che lezione avrebbero dato se avessero fatto come gli Angeli del fango che quasi sessant’anni fa, senza social né uffici stampa, si ritrovarono in poche ore a Firenze, venendo da tutta Italia, per dare una mano a spalare fango, a aiutare chi ne aveva bisogno, a salvare mille opere d’arte e oggetti e libri di inestimabile valore subito dopo l’alluvione del 1966. Dai ragazzi che siete ancora in tempo, meno tangenziali occupate, meno monumenti imbrattati, meno comparsate tv e più sana, ma faticosa, militanza».
Come leggete in questa immagine, a poche ore dall'alluvione in Emilia Romagna, Enrico Mentana, in perfetta linea con la narrativa di moltɜ altrɜ colleghɜ, ha spostato l’attenzione dal dramma delle popolazioni coinvolte e dalle cause che hanno determinato quelle morti…
1/11 pic.twitter.com/ov5How10ME— Extinction Rebellion Italia (@XrItaly) May 19, 2023
Peccato che, Mentana ignorava totalmente che Ultima Generazione, Extinction Rebellion e altre organizzazioni di attivisti climatici come i Fridays for Future hanno sezioni sui vari territori d’Italia. Emilia-Romagna compresa. E a ripulire il fango dalle strade e dalle case c’erano proprio giovani attivisti climatici.
La risposta degli attivisti
Gli stessi abitanti delle zone colpite dall’alluvione hanno difeso gli attivisti precisando «Il gruppo di XR Faenza si è organizzato fin da subito per aiutare e dare una mano. La questione è che a differenza di altri non chiamano la stampa per fare l’intervista e farsi vedere con la palo in mano sorridenti». Trovate il lavoro svolto dagli attivisti e le immagini cliccando QUI.
Esemplare anche un altro commento di un utente sotto il post di Enrico Mentana, che racchiude perfettamente quanto sia stato poco lungimirante e attenta la dichiarazione del giornalista:
«Che occasione avevano i giornalisti con enorme visibilità di non aizzare le persone contro Ultima Generazione e XR amplificando, piuttosto, il loro messaggio. E invece.»
Ed ecco, invece, la risposta diretta degli attivisti al post di Enrico Mentana:
«La ringraziamo per il suo interesse, per chiedersi di noi, ma come può immaginare siamo travoltə e impegnatə ad affrontare un’alluvione causata dalla crisi climatica. Ed è l’ultimo dei nostri pensieri fotografarci mentre supportiamo le nostre concittadine e concittadini.
È superfluo risponderle che ci siamo da subito attivitə e autorganizzatə insieme ad altre organizzazioni, ma il nostro interesse non è portare l’attenzione sulle nostre singole persone, non è innalzare il nostro ego. Vogliamo portare l’attenzione sulla crisi eco climatica. Chiediamo alle istituzioni di agire, quelle che oggi piangono lacrime di coccodrillo ma che hanno la responsabilità di questi disastri ampiamente preannunciati.
La ringraziamo di cuore perché ci offre la possibilità di ricordare a tutte e tutti che è proprio contro queste tragedie che noi combattiamo. Agiamo con proteste nonviolente che hanno l’intento di suonare l’allarme per prevenire l’aggravarsi di questi disastri, ormai sempre più frequenti.
Data la sua sensibilità la invitiamo ad unirsi a noi, fuori dai social network e dagli studi televisivi, il 10 e 11 giugno a Bologna, per chiedere alla Regione Emilia-Romagna uno stop all’abbattimento di aree verdi, alla cementificazione e all’inquinamento dell’aria. Non è mai troppo tardi per impegnarsi a favore del pianeta e delle future generazioni!»
Insomma, a volte tacere sarebbe auspicabile. Ancora meglio sarebbe informarsi. Dai Enrico, sei ancora in tempo.