Cos'è il Dalai Lama e cosa insegnano i suoi fondamenti? Ecco tutto quello che sappiamo su questa figura mistica tibetana.
Il Dalai Lama è un Maestro spirituale, come riporta letteralmente la parola “Lama” dalla lingua tibetana. “Dalai”, invece, significa “oceano” o, comunque, una vastissima distesa d’acqua; potremmo dire, quindi, che la sua figura rappresenta quella di un Maestro oceanico, come se fosse, quindi, un “oceano di saggezza”.
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Oggi il Dalail Lama è Tenzin Gyatso ed è l’attuale guida spirituale del Tibet (e non solo), anche se lui stesso preferisce essere definito un semplice monaco buddista. Lui è nato il 6 luglio del 1935 e oggi ha 88 anni. È originario di un villaggio vicino a Taktser, nella nota provincia dell’Amdo, e proviene da una umile famiglia di agricoltori. A due anni, quando ancora si chiamava Lhamo Dhondup è stato riconosciuto come la reincarnazione in terra del XIII Dalai Lama, Thubten Gyatso.
Cos’è il Dalai Lama? Cosa rappresenta per i buddisti?
Come abbiamo detto, il Dalai Lama è un Maestro spirituale e questo rappresenta per i seguaci del Buddismo. Questa è ancora oggi un’icona mondiale e la sua vita è un misto fra spiritualità, misticismo e politica in esilio; nonché – ovviamente – primo punto di riferimento per il popolo tibetano. La sua figura affascina persone in tutto il mondo e nonostante non rappresenti un vero e proprio politico, la sua agenda è organizzata secondo una serie di impegni e appuntamenti in cui necessariamente deve presenziare.
Come abbiamo detto, colui che alla nascita era chiamato Lhamo Dhondup, oggi è l’attuale Dalai Lama del mondo, ribattezzato Tenzin Gyatso, reincarnazione del precedente Lama Thubten Gyatso. Dall’età di soli 6 anni, dunque, la sua educazione è stata incentrata principalmente sulla vita monastica, dando la precedenza a studi come arte e cultura tibetana, sanscrito, medicina, logica e – ovviamente – filosofia buddista. A 23 anni, poi, gli viene conferito il titolo di Geshe Lharampa degree, che sarebbe il corrispettivo di un dottorato in Filosofia del Buddismo, conseguito al Jokhang Temple di Lhasa.
L’esilio
L’esilio per l’attuale Dalai Lama è arrivato nel 1959, dopo lo scoppio dei tesissimi rapporti fra il Governo Cinese e quello Tibetano. Seguiti, purtroppo, da una tremenda soppressione dei tibetani contro il Paese di Mao. Dal 1960, pertanto, vive a Dharamsala, in India. Qui, infatti, si trova la sede delle istituzioni tibetane in esilio.
Nel 2011, poi, il Maestro spirituale di cui stiamo parlando ha voluto porre fine a una secolare tradizione che lo vedeva leader religioso e politico-temporale del Tibet. Così facendo, dunque, ha trasferito i poteri temporali a un leader eletto democraticamente, chiedendo formalmente di essere sollevato dal suo ruolo mediante una lettera all’assemblea dei deputati del popolo tibetano.
Nel 1989, poi, ha conseguito il Premio Nobel per la Pace grazie al suo contributo alla liberazione del Tibet mediante la lotta non violenta. Nel corso della sua lunga “carriera”, il Dalai Lama ha visitato tutti i continenti, ricevendo ben oltre i 150 riconoscimenti in tutto il mondo, fra cui una medaglia d’oro al Congresso USA.
Cosa insegna il Buddismo? È una religione?
Il Buddismo viene classificata fra le religioni conosciute nel mondo, anche se in realtà rappresenta più che altro uno stile di vita e un pensiero filosofico. Per questo motivo, infatti, può essere anche affiancato ai credo di diverse religioni. Alla base di questo pensiero, comunque, vi è l’altruismo e il non-attaccamento ai beni materiali. Oltre a questi dogmi, poi, troviamo la compassione e la pace interiore che conducono, inevitabilmente, alla Via dell’Illuminazione secondo gli insegnamenti del noto Buddha.
Oggi il Dalai Lama è diventato social! Per stare al passo con i tempi, come i maggiori esponenti politici e religiosi di tutto il mondo, anche il Maestro spirituale tibetano ha istituito un profilo Instagram personale: lo trovate cliccando QUI! Oltre all’account, poi, è possibile tenersi aggiornati sulla sua figura anche sul sito ufficiale che trovate cliccando QUI!