Maurizio Costanzo e Maria De Filippi, l’attentato della Mafia: cosa è successo e chi ha tentato di ucciderli?

Sapevate che Maurizio Costanzo e Maria De Filippi sono stati vittime di un attentato da parte della Mafia? I dettagli a seguire

Maurizio Costanzo e Maria De Filippi sono stati vittime di un attentato da parte della Mafia che avrebbe potuto avere delle conseguenze davvero gravi e irrimediabili. Ma cosa è successo?

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I fatti risalgono agli anni Novanta, quando Cosa Nostra entrò in conflitto diretto con lo Stato: il giornalista, con i suoi mezzi, si schierò sempre contro le organizzazioni mafiose e questo gli costò delle attenzioni poco gradite da parte dei boss più pericolosi in Italia.

Maurizio Costanzo e Maria De Filippi: l’attentato da parte della Mafia

Come abbiamo detto, negli anni Novanta, Totò Riina e le sue organizzazioni mafiose di Cosa Nostra entrarono in conflitto con lo Stato. Fra il 1992 e il 1993, infatti, furono diversi gli attentati che colpirono il nostro Paese; due dei più famosi, come ricordiamo, sono stati quelli in cui hanno perso la vita Falcone e Borsellino. Anche la televisione, comunque, ebbe il suo ruolo fondamentale nella questione: Maurizio Costanzo, infatti, fu fautore della lotta a Cosa Nostra, con i suoi mezzi.

Insieme a Michele Santoro il conduttore organizzò una maratona a seguito dell’omicidio di Libero Grassi. Così facendo, però, il marito di Maria De Filippi attirò l’attenzione dei boss mafiosi, in particolare quella di Totò Riina che non gradì affatto l’intervento del giornalista. Nel febbraio del 1992, infatti, il boss organizzò un attentato per uccidere Costanzo. In quell’occasione, tuttavia, gli attentatori furono richiamati in Sicilia e venne organizzato un secondo tentativo nel 1993.

I dettagli della tentata strage

La seconda volta, purtroppo, l’attentato arrivò fino in fondo: venne rubata una macchina che, dopo esser stata imbottita di esplosivo, fu parcheggiata in Via Fauro, a Roma. Il piano era quello di aspettare Maurizio Costanzo per ucciderlo, facendo esplodere la sua autovettura al suo transito. Quel giorno, nella macchina del conduttore c’era anche una giovane Maria De Filippi, all’epoca fidanzata con il giornalista da pochi anni.

Il 14 maggio del 1993 alle 21:35, il mafioso Salvatore Benigno attente il passaggio dell’auto su cui siede Maurizio Costanzo in compagnia della giovane Maria. Il criminale, però, aspettava un’Alfa Romeo 164 che però non arrivò mai: a transitare in Via Fauro in quel momento ci fu invece una Mercedes blu, non blindata, che aveva a bordo il conduttore e la De Filippi. Quando l’attentatore si accorse dello scambio era ormai troppo tardi: la macchina intrisa di esplosivo esplose ferendo ben 24 persone, fra cui le guardie del corpo Aldo Re e Fabio De Palo. Fortunatamente non si contò alcuna vittima. 

La reazione della conduttrice

Dopo quell’orrendo fatto, Maria De Filippi pregò Maurizio Costanzo di non toccare più pubblicamente determinate tematiche, ma l’amore per la verità portò il conduttore a non ascoltare sua moglie che da quel giorno viaggiò in una macchina separata rispetto a quella del suo compagno.

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