Violenza ostetrica: cos’è e perché se ne parla tanto (ma mai abbastanza)

Cos'è la violenza ostetrica e perché ne sentiamo parlare sempre più spesso? In questo articolo tutti i dettagli in merito.

Si sente sempre più spesso parlare di violenza ostetrica, ma cosa vuol dire questo termine?

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Si fa riferimento per la mancanza di rispetto in determinati contesti sanitari.

Cos’è la violenza ostetrica?

Per violenza ostetrica si intendono tutti quei comportamenti che hanno a che fare con il mancato rispetto per la salute riproduttiva e sessuale delle donne. Sono contemplati in questa forma di tirannia l’eccesso di interventi medici, la prestazione di cure e medicine senza consenso o l’assenza di pudore per il corpo femminile. In particolare si fa riferimento alla violenza ostetrica quando si parla di gravidanza, parto e puerperio.

Dove avviene?

In Italia si parla di questo tipo di violenza soprattutto in relazione all’habitat sanitario; in questi ambienti, dunque, viene salvaguardata la procedura di sistema anche a discapito della paziente.

Esempi di violenza ostetrica

Alcuni esempi di violenza ostetrica si possono ritrovare nell’approccio dei medici con donne che manifestano il proprio disagio, le proprie incertezze, i propri dolori fisici e i sentimenti. In poche parole, quindi, tutto ciò che concerne il parto prima, durante e dopo l’effettiva nascita del bimbo. Ovviamente, questo tipo di tirannia riguarda il funzionamento del sistema tutto e non i singoli sanitari. Purtroppo, nonostante tutto e nonostante il cambio generazionale, ancora oggi (e sempre più spesso) si parla di violenza nei confronti di moltissime donne che non vengono trattate adeguatamente in ospedale.

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