Chiara Ferragni a Sanremo 2023: quali vestiti indosserà e quali sono i brand selezionati? La scelta della co-conduttrice è audace (FOTO)
La scelta dei vestiti che ruotano intorno alle serate di Sanremo è da sempre motivo di grande interesse sia per il fashion system che per il pubblico generalista di Rai 1; ma quest’anno, la presenza di Chiara Ferragni, influencer italiana più famosa al mondo, come co-conduttrice della prima e ultima serata del Festival, ha di certo alzato le aspettative e le curiosità intorno ai suoi outfit e ai brand che la vestiranno.
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Molte sono state le ipotesi circolate sulle grandi firme che avrebbero potuto vestire Chiara Ferragni al Festival di Sanremo. Tanti avevano ipotizzato che l’imprenditrice digitale si sarebbe affidata a brand esclusivamente italiani. Tra le più papabili c’era, di certo, Donatella Versace, grande amica di Chiara Ferragni e Fedez, con cui ha collaborato in diverse occasioni. Negli ultimi giorni, l’imprenditrice ha deciso di svelare le sue scelte e di accontentare la curiosità dei più.
Quali brand ha scelto?
Chiara Ferragni ha svelato i nomi degli stilisti con cui ha collaborato per la nuova avventura come co-conduttrice di Sanremo 2023. La scelta dell’imprenditrice è ricaduta su due brand molto diversi.
Uno è Dior, sotto la direzione artistica di Maria Grazia Chiuri, a cui Chiara Ferragni aveva già affidato la realizzazione del suo abito da sposa.
L’altro è Schiaparelli, il brand di alta moda che, negli ultimi anni, è tornato a vivere di grande successo e fama mondiale sotto la guida di Daniel Roseberry.
Ecco l’annuncio fatto da Chiara Ferragni:
In una Stories postata su Instagram Chiara ha dichiarato: “Vi confermo che uno dei due designer è Maria Grazia Chiuri per Dior. L’altro brand sarà Schiaparelli con degli abiti disegnati apposta da Daniel Roseberry per Sanremo.
Io ho un rapporto pazzesco con entrambi i designer e non vedo l’ora di farvi vedere quello che abbiamo creato insieme. Sanremo arriviamo!
La scelta di Chiara Ferragni racconta la sua doppia natura pop e concettuale allo stesso tempo, che l’ha resa regina di un mercato inesistente prima del suo approdo. I due brand scelti hanno una storia e un immaginario potentissimo, basano la loro realtà sulla qualità e sulla sartoria più studiata e attenta, ma arrivano al pubblico in modo molto diverso.
Mentre Dior ha fatto della sua estetica lineare e complessa un tramite per grandi tematiche e spunti di discussione, Schiaparelli gioca con un’estetica ”maximalista” che fa spettacolo e fa parlar di sé.
C’è anche una coincidenza molto curiosa: mentre Dior è un brand francese gestito e curato da un’italiana (Maria Grazia Chiuri, ndr), Schiaparelli ha origini italiane ma sviluppo francese, la sua fondatrice infatti era Elsa Luisa Maria Schiaparelli era una sarta e stilista italiana nata a Roma e naturalizzata in Francia. Oggi il brand, invece, è guidato artisticamente dall’americano Daniel Roseberry.
Chiara Ferragni, insomma, ha colto e messo insieme le parti del mondo in cui la moda si sviluppa, cresce, si evolve, cambia, influenza e trasforma. Un po’ come lei e il suo lavoro.
Quante serate e quanti vestiti?
Le serate che prevedono la presenza di Chiara Ferragni a Sanremo 2023 sono soltanto due, ma le più importanti: la prima puntata martedì 7 febbraio e quella finale sabato 11 febbraio.
Non sappiamo quanti cambi di vestito farà l’imprenditrice digitale, ma crediamo che la moda sarà un focus imprescindibile per la co conduttrice alla sua prima esperienza tv. Le aspettative sono altissime e Chiara Ferragni non ha mai sbagliato un colpo. Noi tifiamo per lei.